
trascrizione atto di morte in latino del 1759
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trascrizione atto di morte in latino del 1759
Chiedo un aiuto per trascrivere in latino questo semplice atto di morte di un mio lontano parente, sacerdote, deceduto nel 1759. Alcune parole per me sono indecifrabili altre le ho qui trascritte. Grazie mille a chi mi aiuta.


Ultima modifica di cadria il martedì 16 ottobre 2018, 21:03, modificato 2 volte in totale.
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Die 28 septembris 1759
Reverendus Ascanius Glissenti a loco Vestoni diocesis brixiensis per aliqos annos Magasia curatus barbarie? ut .................................................................
canonicali interfectus ut iam................................. hodie sepultus fuit in ecclesia curata S. Antonii abatis dicta Magasia a me subscritto................... ac villa communitate munito ut............
Joannes Laurentius Viani
Rector Vallis Vestini
Reverendus Ascanius Glissenti a loco Vestoni diocesis brixiensis per aliqos annos Magasia curatus barbarie? ut .................................................................
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Joannes Laurentius Viani
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Non vorrei dire una castroneria ma questo sacerdote è stato ucciso...
Luca (1987)< Mauro (1955)< Mario (1928)< Giuseppe (1893)< Antonio (1858)< Pietro (1820)< Antonio (1774)< Francesco (1744)< Antonio (1707)< Giovanni Battista (1680)< Francesco (1645 c.)< Antonio (1602 c.)< Giovanni (ante 1563) < Giacomo (ante 1529)
- bigtortolo
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Fu accoppato 4 giorni prima:
Die 28 septembris 1759
Reverendus Ascanius Glissenti e loco Vestoni diocesis brixiensis per aliqos annos Magasiae curatus barbare et sceleste in illa (...) canonicali interfectus et iam quatriduorum hodie sepultus fuit in ecclesia curata S. Antonii abatis dictae Magasiae a me subscritto tanquam Parocho viciniore ab illa communitate munito et vocato
Die 28 septembris 1759
Reverendus Ascanius Glissenti e loco Vestoni diocesis brixiensis per aliqos annos Magasiae curatus barbare et sceleste in illa (...) canonicali interfectus et iam quatriduorum hodie sepultus fuit in ecclesia curata S. Antonii abatis dictae Magasiae a me subscritto tanquam Parocho viciniore ab illa communitate munito et vocato
Vittore
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Quando leggo queste informazioni inizio a farmi 1000 domande: chi lo ha ucciso? come? perchè? venne/ro preso/i? fu/rono condannato/i a morte? fu un evento che ebbe molta risonanza?
Ma temo che sarà praticamente impossibile avere anche una sola risposta...
(anche se credo, a occhio e visti i tempi, che l'assassino/i sia/no finito/i malissimo)
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... come non detto:
Per Magasa e in generale per tutti i paesi della Val Vestino il 1700 fu un secolo difficile non solo per il continuo alternarsi di guerre e conseguenti invasioni di truppe nemiche, ma anche per le frequenti carestie, infezioni epidemiche e soprattutto per la diffusa criminalità dovuta alla debolezza dei governi locali, veneziano e vescovile, incapaci di far rispettare le leggi.
Questo stato di generale insicurezza sociale spinse gli abitanti a fortificare l'abitato: alle entrate furono posti cancelli in legno ed in ferro, chiamati restei, sorvegliati da armati; mentre in ogni casa furono aperte delle feritoie ad imbuto, dette spiarole, al fine di poter sorvegliare in sicurezza il transito nelle strade di persone sospette ed eventualmente sparare contro malintenzionati rimanendo ben protetti oltre il muro.
Il fatto criminale avvenne nella notte fra il 24 e il 25 settembre del 1759, quando il parroco di Magasa, don Ascanio Glisenti di Vestone, fu barbaramente decapitato a scopo di rapina dal mugnaio locale, originario della Repubblica di Venezia e dalle generalità sconosciute.
L'omicidio suscitò una sincera commozione e un grande scalpore sia in paese che nei territori vicini. A memoria d'uomo, nella comunità di Magasa non si ricordava un crimine così efferato e rivolto poi contro un sacerdote. La testimonianza dell'accaduto fu raccolta da padre Cipriano Gnesotti[4], religioso presso il convento dei Cappuccini di Condino ed eminente figura di appassionato della storia delle Giudicarie.
Don Ascanio Glisenti fu sepolto nella chiesa curata di sant'Antonio abate di Magasa il 28 settembre dal rettore di Val Vestino don Lorenzo Giovanni Viani di Turano, mentre il nostro mugnaio assassino, processato a Lodrone nello stesso anno, fu a sua volta decapitato, previo taglio della mano destra!
Fonte: wikipedia (e c'è anche la foto del documento)
Per Magasa e in generale per tutti i paesi della Val Vestino il 1700 fu un secolo difficile non solo per il continuo alternarsi di guerre e conseguenti invasioni di truppe nemiche, ma anche per le frequenti carestie, infezioni epidemiche e soprattutto per la diffusa criminalità dovuta alla debolezza dei governi locali, veneziano e vescovile, incapaci di far rispettare le leggi.
Questo stato di generale insicurezza sociale spinse gli abitanti a fortificare l'abitato: alle entrate furono posti cancelli in legno ed in ferro, chiamati restei, sorvegliati da armati; mentre in ogni casa furono aperte delle feritoie ad imbuto, dette spiarole, al fine di poter sorvegliare in sicurezza il transito nelle strade di persone sospette ed eventualmente sparare contro malintenzionati rimanendo ben protetti oltre il muro.
Il fatto criminale avvenne nella notte fra il 24 e il 25 settembre del 1759, quando il parroco di Magasa, don Ascanio Glisenti di Vestone, fu barbaramente decapitato a scopo di rapina dal mugnaio locale, originario della Repubblica di Venezia e dalle generalità sconosciute.
L'omicidio suscitò una sincera commozione e un grande scalpore sia in paese che nei territori vicini. A memoria d'uomo, nella comunità di Magasa non si ricordava un crimine così efferato e rivolto poi contro un sacerdote. La testimonianza dell'accaduto fu raccolta da padre Cipriano Gnesotti[4], religioso presso il convento dei Cappuccini di Condino ed eminente figura di appassionato della storia delle Giudicarie.
Don Ascanio Glisenti fu sepolto nella chiesa curata di sant'Antonio abate di Magasa il 28 settembre dal rettore di Val Vestino don Lorenzo Giovanni Viani di Turano, mentre il nostro mugnaio assassino, processato a Lodrone nello stesso anno, fu a sua volta decapitato, previo taglio della mano destra!
Fonte: wikipedia (e c'è anche la foto del documento)
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Cadria, hai già visto questo libro con la storia della famiglia Glisenti dal 1300 fino a questo secolo?
Se di tuo interesse, dentro trovi commentata e raffigurata parte della loro genealogia (interessanti anche le didascalie) puoi scaricarlo qui:
http://www.ateneo.brescia.it/controlpan ... eFerro.pdf
Se di tuo interesse, dentro trovi commentata e raffigurata parte della loro genealogia (interessanti anche le didascalie) puoi scaricarlo qui:
http://www.ateneo.brescia.it/controlpan ... eFerro.pdf
- bigtortolo
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Lo uccise decapitandolo un mugnaio a scopo di rapinaStrategico8 ha scritto:Quando leggo queste informazioni inizio a farmi 1000 domande: chi lo ha ucciso? come? perchè? venne/ro preso/i? fu/rono condannato/i a morte? fu un evento che ebbe molta risonanza?
Ma temo che sarà praticamente impossibile avere anche una sola risposta...
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