Parla di cene e di mense, ma essendo un testo poetico per tradurlo ci vuole anche un po' di interpretazione.
In che occasione furono recitati questi versi?
La memoria è la porta indispensabile per entrare nel futuro!
K.
Parla di cene e di mense, ma essendo un testo poetico per tradurlo ci vuole anche un po' di interpretazione.
In che occasione furono recitati questi versi?
Speravo di evincerlo dal testo, dovrei indagare piú a fondo.
Enea e Lena (Milano) < Matteo (1983 - Roma) < Pietro (1944 - Roma) < Bruno Dino (1914 - Chitignano) < Pietro (1888 - Chitignano) < Pasquale (1853 - Chitignano) < Luigi (1795 Circa - Chitignano) < Niccoló (1762 Circa - Chitignano) < Paolino (?)
All'epoca si usavano fare le cosiddette accademie, in cui persone a vario titolo (dipendeva dal tipo di accademia) si succedevano nel declamare testi poetici o scritti di propria ideazione. Queste cose venivano fatto tanto in solenni eventi (come la creazione di nuovi cardinali), quanto per feste più facete, come il carnevale.
In questo caso immagino che anche i componimenti precedenti e successivi risalgano alla medesima accademia, ma non hanno molti punti in comune se non il richiamo alla Roma antica. Sarà stata un'accademia in memoria di Augusto?
L'inizio dice che "Augusto era frequente ai banchetti (faceva spesso/partecipava spesso)". Poi mi pare che dica che quando invitava un senatore furbescamente la mensa era sobria.
Il resto non riesco a interpretarlo con chiarezza.
La memoria è la porta indispensabile per entrare nel futuro!
K.
All'epoca si usavano fare le cosiddette accademie, in cui persone a vario titolo (dipendeva dal tipo di accademia) si succedevano nel declamare testi poetici o scritti di propria ideazione. Queste cose venivano fatto tanto in solenni eventi (come la creazione di nuovi cardinali), quanto per feste più facete, come il carnevale.
In questo caso immagino che anche i componimenti precedenti e successivi risalgano alla medesima accademia, ma non hanno molti punti in comune se non il richiamo alla Roma antica. Sarà stata un'accademia in memoria di Augusto?
L'inizio dice che "Augusto era frequente ai banchetti (faceva spesso/partecipava spesso)". Poi mi pare che dica che quando invitava un senatore furbescamente la mensa era sobria.
Il resto non riesco a interpretarlo con chiarezza.
Grazie Kaharot, é un'informazione importante.
L'estratto fa parte di una serie di manoscritti conservati alla biblioteca Angelica di Roma e di cui si trova descrizione interna al sefuente indirizzo:
L'stratto in esame sembra far parte si una raccolta di carmi accademici che contengono rispettivamente una prefazione di Antonio Bartolini e una prolusione di Giacomo Pantenani.
Forse varrebbe la pena recuperare la prefazione e la prolusione.
Enea e Lena (Milano) < Matteo (1983 - Roma) < Pietro (1944 - Roma) < Bruno Dino (1914 - Chitignano) < Pietro (1888 - Chitignano) < Pasquale (1853 - Chitignano) < Luigi (1795 Circa - Chitignano) < Niccoló (1762 Circa - Chitignano) < Paolino (?)