Notarile 1460
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Questo è un primo tentativo di traduzione (fatto dalla mia compaesana) con quel che abbiamo tirato fuori fino ad ora. Tra l'altro lei non aveva nemmeno sottomano le foto del documento, per cui sono inevitabili degli aggiustamenti futuri.
Big, se ti viene in mente qualcosa da ritoccare, fammi un fischio:
Nel nome di Dio amen. Nell’anno del Signore 1460 dalla dichiarazione della sua nascita, nel tempo del santissimo Gesù Cristo e del nostro signore Pio II papa per divina provvidenza e nel giorno 11 del mese di agosto, in presenza di me notaio e dei testimoni qui registrati, per questo scopo precipuo trovati, chiamati e interrogati, davanti al venerabile uomo signor Guliziano Andreucci Neri di Terni, canonico della chiesa cattedrale di santa Maria dell’episcopato di Terni nonché (canonico?) del reverendo padre in Cristo (nostro) reverendissimo signore Francesco Cuppini vescovo di Terni per grazia di Dio e dell’apostolica sede, vicario generale degli affari spirituali e temporali, (si sono ) presentati di persona Galasso Cristofani di fratello Tome? e Angelo Picuzi del castello di Rocca san Zenone della comunità di Terni in loro proprio nome e per loro interesse e in nome e per conto di tutti i massari e uomini di detto castello e inoltre (si sono presentati) due massari (?) del popolo di detto castello, sia per la conservazione che per il mantenimento dei diritti di detto castello e per la chiesa di san Giovanni di detto castello il cui diritto di patronato è di pertinenza di e spetta ai massari di detto castello (………….) dei privilegi (?) qui registrati con i detti nomi i citati Galasso Cristofani di fratello Tome e Angelo Picuzi (davanti) ai sopracitati commissari di detto comune del castello di Rocca san Zenone, davanti al detto signor Guliziano vicario generale del signor Francessco Cuppini vescovo di Terni (si sono) presentati nel luogo infrascritto, disposto e *latizato* con i detti nomi, hanno mostrato e presentato i privilegi qui registrati in primo luogo un privilegio del signor Ludovico Mazzancolli già vescovo di Terni con il sigillo visibile (?) dello stesso signor vescovo (apposto) per mano del già pubblico notaio Sermarini di Terni consultato (?). Nel quale privilegio per sua efficacia si trova che il predetto signor vescovo ha concesso a detti uomini e massari di detto castello di RSZ la piena facoltà e l’ampia libertà di edificare e ricostruire la chiesa di san Giovani di detto castello all’interno di detto castello *per dicto…..suprascipto de quibus (o universitatis plebem)* risulta pienamente per mano del citato Sermarini allora notaiio del collegio di Terni nonché dei predetti Galasso e Angelo Picuzi (che) mostrarono e presentarono ai commissari infradetti davanti al citato signor Guliziano vicario generale del citato signor Francesco Coppini un privilegio del citato signor Lodovico Mazzancolli con sigillo visibile dello stesso signor vescovo nel quale in effetto si legge che il citato vescovo signor Mazzancolli dichiarò che gli uomini di detto castello sono i veri patroni e signori della chiesa di SG di RSZ e che su di essa (?) hanno il diritto di patronato e piena facoltà (e che) assegnò agli accennati massari in detta chiesa di SG della RSZ un rettore (::::: e dei tutori quanti ogni volta ce ne fu bisogno (……) toccarono/giunsero da parte su (?) risultare pienamente (per mano?) di me notaio infrascritto (….) ancora mostrarono e presentarono per nome e per conto di detto massaro (….) e (?) per mandato di altri massari di detto castello di RSZ (…..) ai detti (?) massari attraverso il detto signor Ludovico allora vescovo di Terni agli uomini del detto castello di RSZ alla presenza di Angelo Cerroni e del capitano Paolo Lungarello (come vero) rettore di detta chiesa di SG di RSZ e (che) un privilegio del detto signor Paolo era stato creato per lui stesso dal detto signor Ludovico vescovo precedentemente citato per mano del pubblico notaio (di ciò) incaricato e (che) ancora hanno presentato al cospetto del detto signor vicario un privilegio del signor Domenico di Lungarello in quel momento rettore della chiesa citata, creato per lui stesso dal signor Pasquale già vicario del signor Francesco Cuppini e predecessore del signor Guliziano con il sigillo visibile del citato signor Francescu Cuppini ugualmente per mano di me notaio infrascritto e chiesero con la predetta istanza che i privilegi prodotti da loro nell’insieme e singolarmente per la conservazione dei diritti degli stessi *et adiucti et a (?) in suis roboris consuetam confirmatam (?)* e in tal modo……visto che……..nei detti privilegi……..appare e con miglior modo, via, diritto e forma con i quali di più e meglio può e deve accadere a coloro che fanno istanza (?) che io notaio infrascritto *ad plenum de dictis privilegiorum*…………*ad sensum sapientis* dei citati Galasso (e Angelo) Picozi massari predetti e commissari di detto castello……il signor Guliziano vicario degli affari generali del citato signor Francesco Cuppini vescovo di Terni……sedente presso il consueto banco (ufficio?) del diritto e …… del citato signor vescovo*gerens (?) visi* mostrati e presentati i citati privilegi come sopra davanti a lui e su di essi (privilegi) tenute approfondite e ragionevoli riflessioni, ha ammesso i predetti massari alla presentazione dei detti privilegi e ha accolto i detti privilegi, ha ratificato e approvato nonché autorizzato a nome del detto signor Francesco Cuppini vescovo di Terni con l’autorità a lui concessa dell’ufficio del suo vicariato i medesimi privilegi e in tutto li ha confermati e tutti li ha omologati nel miglior modo, via, diritto e forma con i quali più e meglio….può e deve su richiesta di me notaio…..*de …supradictis*. Portato a termine nel chiostro del vescovado di Terni presso il Banco/l’ufficio del diritto del detto episcopato……altri beni dell’episcopato, essendo presenti il signor Domenico Antonio Marcucci e il signor Zuccaro rettore della chiesa di san Filippo di Terni e Martino di Gerolamo Cuppini portati chiamati e interrogati come testimoni per i motivi sopradetti. E io Marco Marcucci Cerretani di Terni pubblico notaio per autorizzazione imperiale e giudice ordinario, ora notaio dell’episcopato di Terni……..con le citate esibizioni e presentazioni fatte come (detto) sopra dai detti Galasso Cristofani di fratello Tome e da Angelo Picuzi massari del detto castello di RSZ davanti al signor Guliziano vicario generale del signor Francescu Cuppini vescovo di Terni, riguardo ai citati privilegi della citata chiesa di SG di RSZ e fatte le dichiarazioni ad opera del citato signor vicario, ho partecipato e sono stato presente alla concessione dei citati privilegi e di ciò richiesto ho scritto di mia mano *in publicum* a tutela di tutti i predetti privilegi …….ho scritto e apposto il mio proprio sigillo come firma di me Marco Cerretani notaio sopradetto.
A me, una delle cose che mi convince di meno, è questo fratris Tome: possibile che non sia frater Toma?
Big, se ti viene in mente qualcosa da ritoccare, fammi un fischio:
Nel nome di Dio amen. Nell’anno del Signore 1460 dalla dichiarazione della sua nascita, nel tempo del santissimo Gesù Cristo e del nostro signore Pio II papa per divina provvidenza e nel giorno 11 del mese di agosto, in presenza di me notaio e dei testimoni qui registrati, per questo scopo precipuo trovati, chiamati e interrogati, davanti al venerabile uomo signor Guliziano Andreucci Neri di Terni, canonico della chiesa cattedrale di santa Maria dell’episcopato di Terni nonché (canonico?) del reverendo padre in Cristo (nostro) reverendissimo signore Francesco Cuppini vescovo di Terni per grazia di Dio e dell’apostolica sede, vicario generale degli affari spirituali e temporali, (si sono ) presentati di persona Galasso Cristofani di fratello Tome? e Angelo Picuzi del castello di Rocca san Zenone della comunità di Terni in loro proprio nome e per loro interesse e in nome e per conto di tutti i massari e uomini di detto castello e inoltre (si sono presentati) due massari (?) del popolo di detto castello, sia per la conservazione che per il mantenimento dei diritti di detto castello e per la chiesa di san Giovanni di detto castello il cui diritto di patronato è di pertinenza di e spetta ai massari di detto castello (………….) dei privilegi (?) qui registrati con i detti nomi i citati Galasso Cristofani di fratello Tome e Angelo Picuzi (davanti) ai sopracitati commissari di detto comune del castello di Rocca san Zenone, davanti al detto signor Guliziano vicario generale del signor Francessco Cuppini vescovo di Terni (si sono) presentati nel luogo infrascritto, disposto e *latizato* con i detti nomi, hanno mostrato e presentato i privilegi qui registrati in primo luogo un privilegio del signor Ludovico Mazzancolli già vescovo di Terni con il sigillo visibile (?) dello stesso signor vescovo (apposto) per mano del già pubblico notaio Sermarini di Terni consultato (?). Nel quale privilegio per sua efficacia si trova che il predetto signor vescovo ha concesso a detti uomini e massari di detto castello di RSZ la piena facoltà e l’ampia libertà di edificare e ricostruire la chiesa di san Giovani di detto castello all’interno di detto castello *per dicto…..suprascipto de quibus (o universitatis plebem)* risulta pienamente per mano del citato Sermarini allora notaiio del collegio di Terni nonché dei predetti Galasso e Angelo Picuzi (che) mostrarono e presentarono ai commissari infradetti davanti al citato signor Guliziano vicario generale del citato signor Francesco Coppini un privilegio del citato signor Lodovico Mazzancolli con sigillo visibile dello stesso signor vescovo nel quale in effetto si legge che il citato vescovo signor Mazzancolli dichiarò che gli uomini di detto castello sono i veri patroni e signori della chiesa di SG di RSZ e che su di essa (?) hanno il diritto di patronato e piena facoltà (e che) assegnò agli accennati massari in detta chiesa di SG della RSZ un rettore (::::: e dei tutori quanti ogni volta ce ne fu bisogno (……) toccarono/giunsero da parte su (?) risultare pienamente (per mano?) di me notaio infrascritto (….) ancora mostrarono e presentarono per nome e per conto di detto massaro (….) e (?) per mandato di altri massari di detto castello di RSZ (…..) ai detti (?) massari attraverso il detto signor Ludovico allora vescovo di Terni agli uomini del detto castello di RSZ alla presenza di Angelo Cerroni e del capitano Paolo Lungarello (come vero) rettore di detta chiesa di SG di RSZ e (che) un privilegio del detto signor Paolo era stato creato per lui stesso dal detto signor Ludovico vescovo precedentemente citato per mano del pubblico notaio (di ciò) incaricato e (che) ancora hanno presentato al cospetto del detto signor vicario un privilegio del signor Domenico di Lungarello in quel momento rettore della chiesa citata, creato per lui stesso dal signor Pasquale già vicario del signor Francesco Cuppini e predecessore del signor Guliziano con il sigillo visibile del citato signor Francescu Cuppini ugualmente per mano di me notaio infrascritto e chiesero con la predetta istanza che i privilegi prodotti da loro nell’insieme e singolarmente per la conservazione dei diritti degli stessi *et adiucti et a (?) in suis roboris consuetam confirmatam (?)* e in tal modo……visto che……..nei detti privilegi……..appare e con miglior modo, via, diritto e forma con i quali di più e meglio può e deve accadere a coloro che fanno istanza (?) che io notaio infrascritto *ad plenum de dictis privilegiorum*…………*ad sensum sapientis* dei citati Galasso (e Angelo) Picozi massari predetti e commissari di detto castello……il signor Guliziano vicario degli affari generali del citato signor Francesco Cuppini vescovo di Terni……sedente presso il consueto banco (ufficio?) del diritto e …… del citato signor vescovo*gerens (?) visi* mostrati e presentati i citati privilegi come sopra davanti a lui e su di essi (privilegi) tenute approfondite e ragionevoli riflessioni, ha ammesso i predetti massari alla presentazione dei detti privilegi e ha accolto i detti privilegi, ha ratificato e approvato nonché autorizzato a nome del detto signor Francesco Cuppini vescovo di Terni con l’autorità a lui concessa dell’ufficio del suo vicariato i medesimi privilegi e in tutto li ha confermati e tutti li ha omologati nel miglior modo, via, diritto e forma con i quali più e meglio….può e deve su richiesta di me notaio…..*de …supradictis*. Portato a termine nel chiostro del vescovado di Terni presso il Banco/l’ufficio del diritto del detto episcopato……altri beni dell’episcopato, essendo presenti il signor Domenico Antonio Marcucci e il signor Zuccaro rettore della chiesa di san Filippo di Terni e Martino di Gerolamo Cuppini portati chiamati e interrogati come testimoni per i motivi sopradetti. E io Marco Marcucci Cerretani di Terni pubblico notaio per autorizzazione imperiale e giudice ordinario, ora notaio dell’episcopato di Terni……..con le citate esibizioni e presentazioni fatte come (detto) sopra dai detti Galasso Cristofani di fratello Tome e da Angelo Picuzi massari del detto castello di RSZ davanti al signor Guliziano vicario generale del signor Francescu Cuppini vescovo di Terni, riguardo ai citati privilegi della citata chiesa di SG di RSZ e fatte le dichiarazioni ad opera del citato signor vicario, ho partecipato e sono stato presente alla concessione dei citati privilegi e di ciò richiesto ho scritto di mia mano *in publicum* a tutela di tutti i predetti privilegi …….ho scritto e apposto il mio proprio sigillo come firma di me Marco Cerretani notaio sopradetto.
A me, una delle cose che mi convince di meno, è questo fratris Tome: possibile che non sia frater Toma?
- bigtortolo
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Io mi limiterei al semplice regesto, magari riportando qualche passaggio significativo in latino.
L'azione è chiara, perchè complicarsi la vita?
Per le parti asteriscate:
*et adiucti et a (?) in suis roboris consuetam confirmatam (?)* dico boh
*ad plenum de dictis privilegiorum* direi " nella pienezza dei detti privilegi"
*ad sensum sapientis* = "al giudizio di un saggio"
L'azione è chiara, perchè complicarsi la vita?
Per le parti asteriscate:
*et adiucti et a (?) in suis roboris consuetam confirmatam (?)* dico boh
*ad plenum de dictis privilegiorum* direi " nella pienezza dei detti privilegi"
*ad sensum sapientis* = "al giudizio di un saggio"
Vittore
- bigtortolo
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Magari questa nomina d'un cappellano può essere d'aiuto, almeno per il linguaggio:
Nicolinus de Advocatis Colobiani Archipresbiter ecclesie Vercellarum visus quam in Christo patris et domini domini Joannis Stephani miseratione divina Episcopi bonomiensis Sancte romane ecclesie tituli sancti Vitalis presbiter Cardinalis et ecclesie Vercellensis perpetui Comandatuaris et administratoris Vicarius generalis et ab eodem benefitia conferendj et ellectos Instituendi potestatem habentes Dilecto nobis in ChristoVenerabili Presbitero Jacobo de cerrano de auxiliano Vercellensis diocesis salutem in domino. Visa ac morum honestus cetera que sua probitatis laudabiliam et virtutum merita quibus apud nos fidedigno commendarj et testimonio Nos inducunt pariter atque movent ut ad gratiam tibi reddimur liberales cum igitur vacante Capellania ad altare Sancti Joannis baptiste situm in ecclesia parochialis sancte marie de auxiliano per mortem condam venerabilis presbiterj gervasj de magnetis eiusdem Capellanie ultimi capelanj spectabilis dominj Ardicinus et Joannes martinus fratres filj condam spectabili domini Joannis andree de Advocatis casanove eorum nominibus proprijs ac via et nomine domini hieronimi eorum fratris de quos ius elligendi nominem et p.. Capellanum ad dictam Capellaniam quemodocunque ad vacare contiget ad eorum pleno iure spectare et pertinere pretendentes de in eiusdem Capellania capellanum ellegerint nominerint et p..rint debita cum instantia reg..ntes et humiliter supplicatam ellectionem nominationem et presentationem huiusmodj de se factas admitti [...][...] sic ut prefacti ellectum nominatum et presentatum in rectorem et capellanum eiusdem capellanie institui et confirmi Preposito que prius publico citationis edicto [...] si quis ellectionj nominationj et presentationj predictas opponere et contradicere volebat et pariter contra personam suam sic ellectam nominatum et presentatum certo termine in dicta citationis edicto [...] coram nobis compareret quicquid sua int.. putaret dictum oppositum et alligatum et nullius co..to comparuerit contradictor quo dictas ellectionem nominationem et presentationem de se ut premittit factas fore justus et ratione con.. ac de persona idonea celebratus omnem et singulorum sua in..ram prelaudatum et non conpr.. ex vigente contumatia te in capellaniam dicte capellanie sancti Joannis baptiste iurum et pertinentiarum eius auctem prefati [...] de ca... [...][...] datum [...] vices gerimus in hac ipse instituimus et confirmamus te qui coram nobis flexis genibus constitutum et id humiliter fieri postulantem per unus bereti capiti tuo impositum de eadem Capellania sancti Joannis baptiste ac omnibus et singulis iuribus et pertinentijs suis spiritualibus et temporalibus ad eandem quovis modo spectantem et pertinentem instituendo duximus et conferendum ac instituimus et confirmamus per presentes et [...] a te debito et solito fidelitatis et obedientie iuramento et per te prestito quodque [...] et bona ac iura ipsius Capellanie gubernabit conservabit et non alienabit quin... si que alienata sint [...] posse recu.. ac omnia alia et singula fu.. et ad qua ratione dicte Capellanie cons.. astrictus ..tum autem tenore comittu.. universis et singulis personibus clericis et notarijs et tabelionibus ac servitoribus publicis quibuscunque [...] civitatis et diocesis Vercellarum constitus quibus presente [...] littere fuerint presentate quatenus te vel [...][...] ad id per te specialiter constitutam in ipsius Capellanie sancti joannis baptiste iurum atque pertinentiarum eius quorumcunque possessionem corporalem realem et actualem et tenere ponant et inducunt positam quam et inductam thueant et deffendant et ibique de fructibus redditibus et proventibus eiusdem capellanie integre [...][...] conductores quoslibet et [...] per confirmam [...] [...] in quorum testimonium presentes fieri iussus [...] prefati [...] de [...][...] quam datam et [...] Vercellis in domo solite habitationis sub anno a nativitate domini nostri yeshu christi currente millesimo quingentesimo sexto inditione nona die quartadecima mensis Januarj presentibus ibidem nobilis domino [...] de mafeis [...] Vercellarum ac providis viris Augustino de guizando laboratore et Augustino de lottino familiaribus nostris testis ad premissa [...] et [...]
Suprascriptam copiam [...] domini paulj de Maffeis extractam et factam collationavi [...] proprio originali deb.. levato et [...] ut tabelionato [...][...] paulus de Maffeis notarius [...] vercellarum [...] utrumque concordare inveni ideo signo meo manualiter hic me subscripsi Ego anthonius de molignato notharius
Nicolinus de Advocatis Colobiani Archipresbiter ecclesie Vercellarum visus quam in Christo patris et domini domini Joannis Stephani miseratione divina Episcopi bonomiensis Sancte romane ecclesie tituli sancti Vitalis presbiter Cardinalis et ecclesie Vercellensis perpetui Comandatuaris et administratoris Vicarius generalis et ab eodem benefitia conferendj et ellectos Instituendi potestatem habentes Dilecto nobis in ChristoVenerabili Presbitero Jacobo de cerrano de auxiliano Vercellensis diocesis salutem in domino. Visa ac morum honestus cetera que sua probitatis laudabiliam et virtutum merita quibus apud nos fidedigno commendarj et testimonio Nos inducunt pariter atque movent ut ad gratiam tibi reddimur liberales cum igitur vacante Capellania ad altare Sancti Joannis baptiste situm in ecclesia parochialis sancte marie de auxiliano per mortem condam venerabilis presbiterj gervasj de magnetis eiusdem Capellanie ultimi capelanj spectabilis dominj Ardicinus et Joannes martinus fratres filj condam spectabili domini Joannis andree de Advocatis casanove eorum nominibus proprijs ac via et nomine domini hieronimi eorum fratris de quos ius elligendi nominem et p.. Capellanum ad dictam Capellaniam quemodocunque ad vacare contiget ad eorum pleno iure spectare et pertinere pretendentes de in eiusdem Capellania capellanum ellegerint nominerint et p..rint debita cum instantia reg..ntes et humiliter supplicatam ellectionem nominationem et presentationem huiusmodj de se factas admitti [...][...] sic ut prefacti ellectum nominatum et presentatum in rectorem et capellanum eiusdem capellanie institui et confirmi Preposito que prius publico citationis edicto [...] si quis ellectionj nominationj et presentationj predictas opponere et contradicere volebat et pariter contra personam suam sic ellectam nominatum et presentatum certo termine in dicta citationis edicto [...] coram nobis compareret quicquid sua int.. putaret dictum oppositum et alligatum et nullius co..to comparuerit contradictor quo dictas ellectionem nominationem et presentationem de se ut premittit factas fore justus et ratione con.. ac de persona idonea celebratus omnem et singulorum sua in..ram prelaudatum et non conpr.. ex vigente contumatia te in capellaniam dicte capellanie sancti Joannis baptiste iurum et pertinentiarum eius auctem prefati [...] de ca... [...][...] datum [...] vices gerimus in hac ipse instituimus et confirmamus te qui coram nobis flexis genibus constitutum et id humiliter fieri postulantem per unus bereti capiti tuo impositum de eadem Capellania sancti Joannis baptiste ac omnibus et singulis iuribus et pertinentijs suis spiritualibus et temporalibus ad eandem quovis modo spectantem et pertinentem instituendo duximus et conferendum ac instituimus et confirmamus per presentes et [...] a te debito et solito fidelitatis et obedientie iuramento et per te prestito quodque [...] et bona ac iura ipsius Capellanie gubernabit conservabit et non alienabit quin... si que alienata sint [...] posse recu.. ac omnia alia et singula fu.. et ad qua ratione dicte Capellanie cons.. astrictus ..tum autem tenore comittu.. universis et singulis personibus clericis et notarijs et tabelionibus ac servitoribus publicis quibuscunque [...] civitatis et diocesis Vercellarum constitus quibus presente [...] littere fuerint presentate quatenus te vel [...][...] ad id per te specialiter constitutam in ipsius Capellanie sancti joannis baptiste iurum atque pertinentiarum eius quorumcunque possessionem corporalem realem et actualem et tenere ponant et inducunt positam quam et inductam thueant et deffendant et ibique de fructibus redditibus et proventibus eiusdem capellanie integre [...][...] conductores quoslibet et [...] per confirmam [...] [...] in quorum testimonium presentes fieri iussus [...] prefati [...] de [...][...] quam datam et [...] Vercellis in domo solite habitationis sub anno a nativitate domini nostri yeshu christi currente millesimo quingentesimo sexto inditione nona die quartadecima mensis Januarj presentibus ibidem nobilis domino [...] de mafeis [...] Vercellarum ac providis viris Augustino de guizando laboratore et Augustino de lottino familiaribus nostris testis ad premissa [...] et [...]
Suprascriptam copiam [...] domini paulj de Maffeis extractam et factam collationavi [...] proprio originali deb.. levato et [...] ut tabelionato [...][...] paulus de Maffeis notarius [...] vercellarum [...] utrumque concordare inveni ideo signo meo manualiter hic me subscripsi Ego anthonius de molignato notharius
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Non sembra l'abbreviazione di nomen:
.. il giuspatronato è pertinente e spetta ai massari del detto castello e chiesa di S. Giovanni del detto castello, in vigore dei privilegi infrascritti, ai detti nobili predetti: Galasso, Cristofano, frate Tommaso e Angelo Picozzi commissari sopradetti del detto Comune...
.. il giuspatronato è pertinente e spetta ai massari del detto castello e chiesa di S. Giovanni del detto castello, in vigore dei privilegi infrascritti, ai detti nobili predetti: Galasso, Cristofano, frate Tommaso e Angelo Picozzi commissari sopradetti del detto Comune...
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In nome di Dio amen. Anno del Signore dalla sua nascita1460, ottava indizione, regnante al tempo del santissimo in Cristo e signore nostro signore Pio II papa per divina provvidenza, giorno 11 del mese di agosto, in presenza di me notaio e dei testimoni infrascritti a ciò specialmente richiesti, chiamati e rogati personalmente costituiti davanti al venerabile uomo signor Guliziano Andreucci Neri di Terni, canonico della chiesa cattedrale di santa Maria dell’episcopato di Terni, nonché del reverendo padre in Cristo reverendissimo signore Francesco Cuppini vescovo di Terni per grazia di Dio e dell’apostolica sede, vicario generale nelle cose spirituali e temporali, Galasso Cristofani, fra Tommaso e Angelo Picuzi del castello di Rocca san Zenone del comitato di Terni a loro proprio nome e per loro interesse e in nome e per conto di tutti i massari e uomini di detto castello e inoltre due massari del popolo di detto castello, sia per la conservazione che per il mantenimento dei diritti di detto castello e per la chiesa di San Giovanni di detto castello, il cui giuspatronato è di pertinenza e spetta ai massari di detto castello e alla chiesa di S. Giovanni in vigore dei privilegi infrascitti, i detti prelodati Galasso Cristofani, fra Tommmaso e Angelo Picuzi, commissari del detto comune del castello di Rocca san Zenone, davanti al detto signor Guliziano vicario generale del signor Francesco Cuppini vescovo di Terni, costituiti nel detto luogo infrascritto in ... posto e ..., i detti nobili, esibirono e presentarono i privilegi infrascritti: in primis un certo privilegio del signor Ludovico Mazzancolli un tempo vescovo di Terni, con sigillo pendente dello stesso signor vescovo, a mano del fu messer Marino di Grato pubblico notaio di Terni, a Terni rogato, nel quale privilegio in effetto si trova che il predetto signor vescovo concesse ai detti uomini e massari di detto castello di Rocca di S. Zenone la piena licenza del potere di edificare e ricostruire la chiesa di San Giovanni di detto castello all’interno di detto castello ... al detto vocabolo di S. Giovanni soprascritto delle quali cose tutte consta a mano del citato Ser Marino allora notaio collegiato di Terni, nonché del predetto Galasso Vicario e Angelo Picuzzi commissari infradetti, mostrarono e presentarono davanti al citato signor Guliziano vicario generale del citato signor Francesco Coppini un certo altro privilegio del prelodato signor Lodovico Mazzancolli, con sigillo pendente dello stesso signor vescovo, nel quale in effetto si contiene che il prelodato vescovo signor Mazzancolli dichiarò gli uomini di detto castello essere i veri patroni e signori della chiesa di San Giovanni di Rocca S. Zenone e in essa avere il giuspatronato e conferì piena licenza ai massari prelodati in detta chiesa di San Giovanni di Rocca S. Zenone di presentare il rettore qualora ve ne fosse bisogno per vacazione, della qual cosa consta pienamente di mano di me notaio infrascitto. Ed anche esibirono e produssero i predetti ... massari in nome e vece degli altri massari del detto castello di Rocca S. Zenone un certo mandato fatto ai detti massari dal detto signor Ludovico, un tempo vescovo di Terni, agli uomini del detto castello di di Rocca S. Zenone in presenza di Angelo Cerroni e del capitano Paolo ... rettore di detta Rocca a presentare in detta chiesa di S. Giovanni di Rocca S. Zenone il signore Paolo de Zungarello per vero rettore di detta chiesa chiesa di S. Giovanni di Rocca S. Zenone e il previlegio fatto al detto signore Paolo dal detto signore Ludovico Vescovo di Terni, poi rogato a mano di publico notaio, e produssero anche davanti al detto signor Vicario un certo previlegio del signore Domenico de Zungarello a ... rettore della chiesa sopradetta a lui fatto dal signor Pasquale un tempo Vicario del signore Francesco de Cuppini e antecessore del detto signore Guliziano, con sigillo pendente del prelodato signore Francesco Cuppini similmente a mano di me notaio infrascritto, e chiesero con l’istanza predetta ogni e singolo privilegio da loro prodotto per conferma dei diritti .. dei massari di detto castello dallo stesso signor Vicario ricevuti e ammessi ed essa confermare nella sua saldezza come e in esso modo e forma e come sono in detti previlegi medesimi appare, e con ogni miglior modo, via e forma che più e meglio far si possa e debba, rogante me notaio infrascritto nella pienezza di detti previlegi esposti a giudizio d’un saggio, del detto Galasso e d’Angelo Picozzi, dei massari predetti e dei commissari di detto castello. Ai quali il signor Guliziano Vicario generale del sopradetto signore Francesco de Cuppini Vescovo di Terni, sedente al suo solito banco di giustizia e agente a nome del predetto signor Vescovo, visti i detti previlegi esibiti e prodotti come sopra davanti a lui, ed fatta su di essi una matura e sana riflessione, per mezzo dei massari alla presentazione dei detti previlegi, il predetto ammise e accettò i detti previlegi e a detto nome (li) ratificò e approvò nonchè autorizzati dal predetto signore Francesco de Cuppini Vescovo di Terni, a lui concessi in forza del suo ufficio vicariale, e gli stessi previlegi ... confermò e omologò in tutto, in ogni migliot modo, via, diritto e forma quali più e meglio di diritto far si possa e debba, rogante me notaio .........
Atto nel chiostro del Vescovado di Terni, al banco di giustizia di detto Vescovado, vicino al pozzo e altri beni del Vesovado, presenti il signore signor Antonio Marcuzzi e il signor Zuccaro rettore della chiesa di S. Filippo di Terni e martino di Gerolamo de Cuppini, testi alle cose predette richiesti, chianmati e rogati.
Ed io Marco Marcuzzi de Cerretano di Terni, pubblico notaio per autorità imperiale e giudice ordinario, ora notaio del vescovado di Terni, che alle predette esposizioni e presentazioni come sopra fatte dai detti Galasso Cristofani, fra Tommaso e Angelo Picozzi (e) massari di detto castello della Rocca di S. Zenone, ovvero due massari dei detti massari personalmente deputtai da detto Comune di detto castello della Rocca di S. Zenone, davanti al suddetto signore Guliziano vicario generale del signore Francesco de Cuppini Vescovo di Terni, dei sopradetti previlegi della suddetta chiesa di S. Giovanni della Rocca di S. Zenone, e alle dichiarzioni fatte da detto signor vicario, partecipai e fui presente ed esse rogate scrissi, anche a fede di tutte le cose premesse scrissi di mia mano ed apposi il mio solito segno di tabellionato.
Atto nel chiostro del Vescovado di Terni, al banco di giustizia di detto Vescovado, vicino al pozzo e altri beni del Vesovado, presenti il signore signor Antonio Marcuzzi e il signor Zuccaro rettore della chiesa di S. Filippo di Terni e martino di Gerolamo de Cuppini, testi alle cose predette richiesti, chianmati e rogati.
Ed io Marco Marcuzzi de Cerretano di Terni, pubblico notaio per autorità imperiale e giudice ordinario, ora notaio del vescovado di Terni, che alle predette esposizioni e presentazioni come sopra fatte dai detti Galasso Cristofani, fra Tommaso e Angelo Picozzi (e) massari di detto castello della Rocca di S. Zenone, ovvero due massari dei detti massari personalmente deputtai da detto Comune di detto castello della Rocca di S. Zenone, davanti al suddetto signore Guliziano vicario generale del signore Francesco de Cuppini Vescovo di Terni, dei sopradetti previlegi della suddetta chiesa di S. Giovanni della Rocca di S. Zenone, e alle dichiarzioni fatte da detto signor vicario, partecipai e fui presente ed esse rogate scrissi, anche a fede di tutte le cose premesse scrissi di mia mano ed apposi il mio solito segno di tabellionato.
Vittore