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Ancora uno, poi basta

Inviato: giovedì 7 aprile 2016, 11:08
da claudio2574
Approfitto ancora una volta della vostra competenza, se posso. Poi prometto che almeno per un paio di settimane non andrò in archivio e non scoccerò di nuovo.
Il notaio è lo stesso Lorenzo Caprera del post precedente e gli anni pure. Il suo modo di scrivere mi disorienta, perchè segue poco i formulari cui sono abituato.
Stavolta si tratta di una quietanza di dote (due pagine), cui è allegato l'accordo precedente (una pagina).
In quest'ultima si legge bene che Alessandro Malaspina costituisce la dote per la figlia che andrà in sposa ad Angelo Bonamore. Siamo al 22/9/1682 e i dettagli sono irrilevanti.
L'atto vero e proprio è di ben 10 anni successivo, 13/2/1692, e nel frattempo Alessandro se ne è andato.
Da qui in avanti mi perdo. Dice che la cessione dote è fatta tramite Semidora (ma chi è rispetto a lui? Forse la moglie e quindi madre della sposa? Compare anche nel primo rigo del secondo foglio) e la figlia dovrebbe essere Paola Malaspina (metà del primo foglio). Nello stesso punto compare anche un Giuseppe Cesare, figlio di Alessandro, e qui la parentela è certa, sia perchè ho altri atti che lo riportano, e anche per la coincidenza di questo nome con quello del padre di Alessandro, trovata altrove. Riporta i nomi delle donne che hanno stimato la dote (Doradea Niccari e Francesca Sannizzola, irrilevanti per la parte genealogica). Credo di capire che il genero, Angelo Bonamore, sia figlio del q. Fabrizio.
Non chiedo certo una trascrizione completa, mi basterebbe collocare correttamente le persone.
Grazie ancora

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Inviato: giovedì 7 aprile 2016, 16:24
da bigtortolo
Cum fuerit et sit quod alias et de anno 1692 die (...)
Septembris & Alexander malaspine nuptis tradide_
rit Semidoram eius filiam Angelo Bonamo_
re cum promissione dotis scutorum sexagin_
tatrium et librarum(?) 30 (...) ex notula seu capitulis
factis, et predictum nummum recepierit in tot
bonis mobilibus & et ex lista quam factu mihi
dederunt ad effectum ..erendi in presenti (...)
que bona mobilia fuerunt appretiata et
extimata a domina Doradea Sticcari, et francisca
Sanizzola peritis communiter electis nulla facta
de eis receptione seu quietantia et vo_
lens (...) dominus Angelus Bonamore, Paulam
Ioannem (...) malaspina filius domini Alexandri descripta
dote quietare
Hinc igit.. est quod in mei (presentia) et testium (etc) presens et personaliter
constituitus Angelus Bonamore quondam fabritii filius de
Vallemontona mihi confessus & sponte & omnibus & (...) fuit
et (...)(...) scuta sexaginta tria et libras 30 ut
supra in predicta lista et notula contenta recepisse
et (...) Paulam et Ioannem (...) de supradicta dote
quietavit et quietantiam finalem et generalem fecit
et facit promittens (...) de malaspina (...) dicte
dotis non molestare & alias & immo ad maiorem
cautelam securitatem predite Semidore predicta scuta septua
ginta tria et libras 30 in et supra omnibus suis bonis
mobilibus stabilibus presentibus et futuris iuravit
assicuravit et obbligavit & manutenere et
conservare pro utilitate et comodo predicte Semidore
eiusque familie non dilapidare & et in casu resti_
tutionis quod heredes restituere promisit cui
de iure & liber.. & alias
Que omnia alias & de quo & et quibus & obligavit (etc etc)


A dì 22 setembre 1692 in Valmontone stima
Della dota di Alessandro Malaspina apresso di Angelo
Bonamore suo genero
In primis per vi.. scudi 23.75
Per Can.. scudi 07.00
Per opere scudi 6.00
E più per letto fornito scudi 2
E più per un lenzolo zitaresco scudi 3
E più per altro lenzolo zitaresco scudi 3
E più scudi 6 per doi pezzi di tovaglie zitaresche
E più per tata tela nova scudi 9-35
E più per un zinale et un mantile scudi 2-70
E più per una camisa nova scudi 11.40
E più per un rubbo di grano scudi 9
Totale 73.30

Inviato: giovedì 7 aprile 2016, 16:34
da ziadani
bigtortolo ha scritto:E più per un zinale et un mantile scudi 2-70
Mantile nel senso di tovaglia?

Inviato: giovedì 7 aprile 2016, 17:09
da bigtortolo
Boh.
Compaiono sia tovaglia zitaresche che mantile e uno zinale (grembiule).
Mantile potrebbe essere un pizzo triangolare portato sul capo, con la punta cadente sulla fronte (vedi glossari)

Inviato: giovedì 7 aprile 2016, 17:13
da ziadani
Qui da noi il mantil è la tovaglia.

Inviato: giovedì 7 aprile 2016, 17:18
da bigtortolo
Invece tra noi risaicoli un termine vale l'altro.
Mia moglie mi impone di "supatè al mantil" nei giorni dispari, la "tuvaia" in quelli pari.
Piuttosto che vuol dire zitaresco?

Inviato: giovedì 7 aprile 2016, 17:23
da ziadani
Il termine tuvaia è usato dai giovani, quei pochi che parlano ancora il dialetto.
Mio nonno e mio padre usavano mantil e guai a discutere.

Inviato: giovedì 7 aprile 2016, 18:15
da Luca.p
bigtortolo ha scritto:Cum fuerit et sit quod alias et de anno 1682 die (20?)
Septembris quondam Alexander malaspine nuptis tradide_
rit Semidoram eius filiam [cum] Angelo Bonamo_
re cum promissione dotis scutorum septuagin_
tatrium et (forse=)bajocchi 30 (...) ex notula seu capitulis
factis, et predictum nummum recepierit in tot
bonis mobilibus & et ex lista quam factu mihi
dederunt ad effectum inserendi in presenti (instrumento?)
que bona mobilia fuerunt appretiata et
extimata a domina Doradea Sticcari, et francisca
Sanizzola peritis communiter electis nulla facta
de eis receptione seu quietantia et vo_
lens (modo?) dominus Angelus Bonamore, Paulam et
Ioannem (oppure Iuvenalem?) (Caesarem) malaspina filius domini Alexandri descripta
dote quietare
Però, se sono due, Paola e Giovenale, perché usa filius?

Inviato: giovedì 7 aprile 2016, 18:39
da Luca.p
bigtortolo ha scritto:Hinc igitur est quod in mei (presentia) et testium (etc) presens et personaliter
constituitus Angelus Bonamore quondam Fabritii filius de
Vallemontona mihi cognitus & sponte & omnibus & (...) fuit
et (...)(supradicta) scuta septuaginta tria et baj 30 ut
supra in predicta lista et notula contenta recepisse
et (eas?) Paulam et Iuvenalem Caesarem de supradicta dote
quietavit et quietantiam finalem et generalem fecit
et facit promittens (...) de malaspina (cum?) dicte
dotis non molestare & alias & immo ad maiorem
cautelam...

Inviato: giovedì 7 aprile 2016, 19:10
da Luca.p
Luca.p ha scritto:Però, se sono due, Paola e Giovenale, perché usa filius?
Provo a rispondermi da solo: perché (forse) Paola è la moglie del fu Alessandro e Giovenale (o Giovanni) Cesare il figlio?

Inviato: venerdì 8 aprile 2016, 10:49
da claudio2574
Provo a ricapitolare, anche con l'aiuto di nomi e parentele certe, da altri documenti più chiari.
Alessandro Malaspina costituisce la dote per la figlia nel 1682 verso il genero Angelo Bonamore. 10 anni dopo, lui defunto, avviene la cessione della dote. Il nome della sposa deve essere Semidora (primo foglio: "Alexander malaspine nuptis tradiderit Semidoram eius filiam"). Con Alessandro defunto, l'atto di cessione della dote era da farsi a cura di parenti a lui stretti, abitualmente moglie (ma non bastava) e figli maschi. Qui compare Giovanni Cesare, che è certamente figlio di Alessandro (compare come testimone di un altro atto del 1696), e allora Paola dovrebbe essere la moglie di Alessandro e madre di Semidora e Giovanni Cesare. Così anche l'ipotesi di Luca andrebbe a posto