Angelini (Imola - Lugo) traduzione
Inviato: mercoledì 14 marzo 2018, 10:18
L'altro ieri, con molta fortuna, ho trovato alcuni atti che cercavo da mesi e mesi.
Purtroppo l'accesso all'archivio parrocchiale di Lugo è consentito solo una mattina
al mese e non sai mai quale libro ti può capitare
Di seguito, gli atti in cui ho sottolineato qualche parola, o abbreviazione, che avrei
piacere di chiarire. Premetto che il parroco era figlio di Gregorio e Laura, nipote
di don Tommaso e fratello del cav. Gio. Tommaso.
FOTO 1: in questa pagina ci sono due atti di morte. Nel primo in alto, di Gregorio,
è possibile che sia "pater meus (da) Imola"?
Invece nell'atto di don Tommaso, fratello di Gregorio, mi sentirei sicuro solo con le
due abbreviazioni in basso "tanto" secolari "quanto" regolari.

FOTO 2: matrimonio, il terzo, del cav Gio. Tommaso. Nei vari atti riguardanti la sua
persona, non è mai stato specificato l'ordine cavalleresco. Anche in questo caso penso
che non ci siano speranze, però mi perdo nelle ultime due righe "Gio. Battista Cricca,
nunzii (?) Benedettini furono ... ... ... Signori Cavalieri"

FOTO 3: atto di morte di Laura Bolognini vedova Angelini. Fino a quasi tutto il '600,
non così di frequente, poteva capitare che il nome di battesimo della moglie venisse
affiancato solo dal cognome del marito.
La cosa mi ha sempre dato fastidio, non perché ci sia da andare più a fondo per eliminare
ogni dubbio, ma perché poi è sempre da spiegare, provare, ai parenti che non masticano
la materia. Qui abbiamo un atto scritto dal figlio e del cognome materno, Bolognini, non
c'è traccia.

FOTO 4: questa "memoria" di matrimonio occupa un'intera pagina. Mi sfugge il cognome
del marito "Gio Batta ..." per via di quella maiuscola T (?). Tazzari esisterebbe, ma non
mi sembra che ci siano delle zeta.
Un mistero anche l'esclamazione alla fine e ciò che viene dopo "Angelinus".
Grazie
Purtroppo l'accesso all'archivio parrocchiale di Lugo è consentito solo una mattina
al mese e non sai mai quale libro ti può capitare

Di seguito, gli atti in cui ho sottolineato qualche parola, o abbreviazione, che avrei
piacere di chiarire. Premetto che il parroco era figlio di Gregorio e Laura, nipote
di don Tommaso e fratello del cav. Gio. Tommaso.
FOTO 1: in questa pagina ci sono due atti di morte. Nel primo in alto, di Gregorio,
è possibile che sia "pater meus (da) Imola"?
Invece nell'atto di don Tommaso, fratello di Gregorio, mi sentirei sicuro solo con le
due abbreviazioni in basso "tanto" secolari "quanto" regolari.

FOTO 2: matrimonio, il terzo, del cav Gio. Tommaso. Nei vari atti riguardanti la sua
persona, non è mai stato specificato l'ordine cavalleresco. Anche in questo caso penso
che non ci siano speranze, però mi perdo nelle ultime due righe "Gio. Battista Cricca,
nunzii (?) Benedettini furono ... ... ... Signori Cavalieri"

FOTO 3: atto di morte di Laura Bolognini vedova Angelini. Fino a quasi tutto il '600,
non così di frequente, poteva capitare che il nome di battesimo della moglie venisse
affiancato solo dal cognome del marito.
La cosa mi ha sempre dato fastidio, non perché ci sia da andare più a fondo per eliminare
ogni dubbio, ma perché poi è sempre da spiegare, provare, ai parenti che non masticano
la materia. Qui abbiamo un atto scritto dal figlio e del cognome materno, Bolognini, non
c'è traccia.

FOTO 4: questa "memoria" di matrimonio occupa un'intera pagina. Mi sfugge il cognome
del marito "Gio Batta ..." per via di quella maiuscola T (?). Tazzari esisterebbe, ma non
mi sembra che ci siano delle zeta.
Un mistero anche l'esclamazione alla fine e ciò che viene dopo "Angelinus".

Grazie