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Trascrizione atto di morte in latino
Inviato: giovedì 18 ottobre 2018, 18:30
da chiara63
Buongiorno, potete aiutarmi nella trascrizione di questo atto?
Si tratta dell'atto di morte nel 1764 di Antonio Cazzulino, Parroco della Parrocchia di Santa Croce (La Bandita, frazione di Cassinelle).
Non riesco a decifrare molte parole: è morto all'improvviso, a Trisobbio (paese vicino) e poi inumato a Cassinelle.
Grazie in anticipo

Inviato: venerdì 19 ottobre 2018, 8:59
da bigtortolo
Admodum Reverendus Dominus Antonius Joannes Cazzulinus Rector huius paroeciae repentino apoplexiae morbo correptus (...) (...) domi Domini Jacobi Botterij sub finibus Trisobij. Ibique confessus sacroque oleo roboratus sequenti die ab hoc seculo migravit. Eius vero cadaver die duodecima ad parochialem dicti Trisobij delatum, factisque ibi solemnibus funeribus esse tandem exinde ex decreto Revrendissimae Episcopali Curiae hic traslatum sine ullo faetore licet (sexiduarium???) acre primum humido deinde se.. ac solido (...) viridum, flexibile ac molle, sanguinej (...) recenti ex (...) in morbo eteris manens recognitum, repetitis in hac parochiali solemnibus exequiis hodie in eodem status (...) (...) in tumulo ad id preparato a cornu evangelij Altaris maioris in debita distantia est humatum. Ac pro fide
Inviato: venerdì 19 ottobre 2018, 13:59
da chiara63
Grazie bigtortolo. Pessimo calligrafo, questo Dominicus Guala.
Inviato: venerdì 19 ottobre 2018, 16:09
da Strategico8
Sbaglio o hanno aspettato troppo per fare il funerale ed il corpo si stava decomponendo?...
Inviato: venerdì 19 ottobre 2018, 18:24
da chiara63
Non riesco a capire bene a causa delle lacune nel testo: mi pare che gli abbiano fatto le esequie prima a Trisobbio dove è morto all'improvviso per colpo apoplettico, e da lì poi sia stato trasportato a Cassinelle dove è stato sepolto dopo nuove e definitive esequie. I riferimenti allo stato del corpo non riesco a tradurli: in effetti sembra che ci siano dei dettagli un po' macabri. Però a me sembra che le condizioni del corpo fossero buone ("sine ullo fetore")...
Inviato: sabato 20 ottobre 2018, 0:30
da Strategico8
Domenico Guala aveva una grafia non buona.
Mi sembra di capire che a Trisobbio il cadavere era umido e bagnato, ed è passato dal suo stato originario di solido e rigido a quello di flessibile, molle e verdastro con tanto di vene in bella evidenza... segno inequivocabile di decomposizione. poi si accenna a una malattia che in quelle condizioni viene palesata, ho provato a ingrandire ma nulla, non capisco.
Vero è che certe volte i processi di decomposizione risultano accellerati e possono portare a brutte conseguenze...
Una mia antenata fu sepolta in fretta "ob periculo corruptionis corporis"...
Inviato: sabato 20 ottobre 2018, 10:05
da chiara63
Sì, Guala aveva una pessima grafia. E diventò presto il nuovo parroco di Cassinelle, scrivendo per un ventennio atti parrocchiali di difficile comprensione!
Inviato: sabato 20 ottobre 2018, 10:34
da Strategico8
Soprattutto le "e" e le "p"... Scriveva piccolino, probabilmente era una persona riservata e meticolosa che teneva molto alla sua privacy (questo si deduce dalla sua grafia)
Inviato: sabato 20 ottobre 2018, 16:16
da chiara63
In alcuni atti posteriori, per un certo periodo, la sua scrittura è diversa: più grande e anche più rotonda, meno "appuntita". Poi ritorna più piccola, e i suoi scritti diventano anche molto disordinati, pieni di aggiunte e cancellature.