Immagine sfocata
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Immagine sfocata
Chiedo la cortesia di leggere e tradurre quest'atto di morte che dovrebbe riferirsi ad un figlio di Onorato Gerbino e Maria Maddalena Demichelis. Per me l'immagine è troppo sfocata.
Grazie!
Atto n. 40 pagina di destra.
https://www.familysearch.org/ark:/61903 ... SF-C?i=820
Grazie!
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Re: Immagine sfocata
Un bambino figlio di Onorato e Maria Maddalena de Michelis coniugi Gerbino, battezzato volò in cielo il giorno 4 di maggio 1825 e fu sepolto.
Dopo Gerbino" c'è una perifrasi che non capisco bene, mi pare sia "in ortu ablutus evolavit ad superos", letteralmente "lavato alla nascita volò alle cose superne", che potrebbe significare che fu battezzato e morì, anche se la mancanza del nome mi fa dubitare del battesimo.
Dopo Gerbino" c'è una perifrasi che non capisco bene, mi pare sia "in ortu ablutus evolavit ad superos", letteralmente "lavato alla nascita volò alle cose superne", che potrebbe significare che fu battezzato e morì, anche se la mancanza del nome mi fa dubitare del battesimo.
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Re: Immagine sfocata
Grazie Kaharot! Sono anni che tallono questa coppia per mezza provincia di Torino cercando di trovare il loro matrimonio e scoprire così chi erano i genitori di Onorato ed ora, inaspettatamente e casualmente, ho trovato questo figlio (il primo?) nato in un luogo che non avrei mai detto.
Comunque il matrimonio non è stato celebrato nemmeno a Scalenghe.
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Re: Immagine sfocata
A forza di fare ho trovato il matrimonio di Onorato e di Maria Maddalena, ma siamo alle solite. L'immagine è troppo sfocata per i miei occhi.
Per cortesia, qualcuno mi aiuterebbe e decifrarne il testo?
Il Matrimonio è stato celebrato a Sommariva del Bosco, Provincia di Cuneo, Diocesi di Torino, nel 1824, atto n. 30 pagina di sinistra.
https://www.familysearch.org/ark:/61903 ... cat=414653
Grazie!
Per cortesia, qualcuno mi aiuterebbe e decifrarne il testo?
Il Matrimonio è stato celebrato a Sommariva del Bosco, Provincia di Cuneo, Diocesi di Torino, nel 1824, atto n. 30 pagina di sinistra.
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Re: Immagine sfocata
Premessa una sola denuncia il giorno 17 giugno dell'anno 1824, e omesse le altre su indicazione della lettera della Curia Arcivescovile del 24 luglio fra Gerbino Giovanni Onorato del fu Michele nato a "Nova"(?) e abitante di "Scalengiarum"(?) e fra Maria Maddalena Demichelis figlia di Giuseppe di questo paese e parrocchia, avendo consanguineità di terzo e quarto grado proveniente dal medesimo stipite, su cui si ottenne lettera di dispensa dalla Santa Sede, dinanzi al vicecurato don Giovanni Forneri da me delegato fu unito in matrimonio il giorno 1 agosto dell'atto suddetto. Testimoni il padre della sposa e Pietro Meinardi a Cariniano(?).
Sui paesi non conoscendo il luogo li ho trascritti così come li ho potuti leggere.
La stesura dell'atto è un po' grammaticalmente inesatta, va fatta più che una traduzione una parafrasi, io ho cercato di farla letterale ma, come si vede, in italiano stona abbastanza.
Sui paesi non conoscendo il luogo li ho trascritti così come li ho potuti leggere.
La stesura dell'atto è un po' grammaticalmente inesatta, va fatta più che una traduzione una parafrasi, io ho cercato di farla letterale ma, come si vede, in italiano stona abbastanza.
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Re: Immagine sfocata
Che delusione Kaharot!
Non si tratta della persona che cercavo. Questo Giovanni Onorato Gerbino, citato poi sempre come Onorato Gerbino, è nato a None (TO) e abita a Scalenghe.
Il mio antenato si chiamava Onorato e avrebbe potuto essere il nonno dello sposo, ma molto probabilmente non è così dato che finora non ho trovato alcun Michele in famiglia.
Ero così speranzosa! Quando Onorato e Maria Maddalena si sono trasferiti a Torino abitavano vicinissimi ai miei antenati ed ero quasi convinta potessero essere della famiglia.
Cercherò ancora, peccato che in alcune parrocchie non esistano più i registri, specie dei battesimi.
Grazie!
Non si tratta della persona che cercavo. Questo Giovanni Onorato Gerbino, citato poi sempre come Onorato Gerbino, è nato a None (TO) e abita a Scalenghe.
Il mio antenato si chiamava Onorato e avrebbe potuto essere il nonno dello sposo, ma molto probabilmente non è così dato che finora non ho trovato alcun Michele in famiglia.
Ero così speranzosa! Quando Onorato e Maria Maddalena si sono trasferiti a Torino abitavano vicinissimi ai miei antenati ed ero quasi convinta potessero essere della famiglia.
Cercherò ancora, peccato che in alcune parrocchie non esistano più i registri, specie dei battesimi.
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Re: Immagine sfocata
Mi spiace.
Ma Onorato era un nome molto diffuso nella zona?
Ma Onorato era un nome molto diffuso nella zona?
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Re: Immagine sfocata
Direi che il nome Onorato non era per niente usuale. Solo nella famiglia Gerbino.
Resta il fatto che la mia antenata, l'unica di cui ho informazioni certe, era Antonietta Gerbino, figlia di Giovanni Battista fu Onorato, nata a Piobesi Torinese il 25 gennaio 1796. Purtroppo il registro dei Battesimi dell'epoca è sparito nel nulla. In ogni caso i suoi genitori non si sono sposati in quella Parrocchia né vi è morto alcun suo parente.
Antonietta aveva un fratello nato a Pinerolo sicuramente prima del 1792, anche lui di nome Onorato; l'ho cercato, senza trovarlo, nelle liste di leva.
Antonietta, orfana di padre, viveva presso lo zio paterno Giovanni Maria Gerbino che ha avuto diversi figli, tra i quali Giovanni Onorato e Onorato Giovanni, morti in giovane età.
A Torino e dintorni ho trovato diversi Onorato Gerbino e cerco di risalire alle loro origini per vedere se sono collegati in qualche modo a questa famiglia difficile da censire perché si spostavano parecchio e, apparentemente, senza logica.
Una sorella di Giovanni Battista era nata a Caramagna Piemonte (CN), Giovanni Maria a Pancalieri (TO), Antonietta a Piobesi Torinese, il fratello Onorato a Pinerolo. Insomma, una faglia di girovaghi.
La madre di Antonetta, dopo la vedovanza, ha vissuto a Caramagna Piemonte e a Monasterolo di Savigliano per poi perdersi nelle nebbie della Pianura Padana.
Non so se mai ne verrò a capo!
Resta il fatto che la mia antenata, l'unica di cui ho informazioni certe, era Antonietta Gerbino, figlia di Giovanni Battista fu Onorato, nata a Piobesi Torinese il 25 gennaio 1796. Purtroppo il registro dei Battesimi dell'epoca è sparito nel nulla. In ogni caso i suoi genitori non si sono sposati in quella Parrocchia né vi è morto alcun suo parente.
Antonietta aveva un fratello nato a Pinerolo sicuramente prima del 1792, anche lui di nome Onorato; l'ho cercato, senza trovarlo, nelle liste di leva.
Antonietta, orfana di padre, viveva presso lo zio paterno Giovanni Maria Gerbino che ha avuto diversi figli, tra i quali Giovanni Onorato e Onorato Giovanni, morti in giovane età.
A Torino e dintorni ho trovato diversi Onorato Gerbino e cerco di risalire alle loro origini per vedere se sono collegati in qualche modo a questa famiglia difficile da censire perché si spostavano parecchio e, apparentemente, senza logica.
Una sorella di Giovanni Battista era nata a Caramagna Piemonte (CN), Giovanni Maria a Pancalieri (TO), Antonietta a Piobesi Torinese, il fratello Onorato a Pinerolo. Insomma, una faglia di girovaghi.
La madre di Antonetta, dopo la vedovanza, ha vissuto a Caramagna Piemonte e a Monasterolo di Savigliano per poi perdersi nelle nebbie della Pianura Padana.
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Re: Immagine sfocata
Il fatto che il nome Onorato non sia usuale ma si ripeta in quella specifica famiglia, fa propendere per due ipotesi: o sono in qualche modo parenti, oppure i due rami Gerbino provengono dalla medesima zona, dove, magari, si teneva come patrono sant'Onorato.
Il fatto che nella famiglia "adottiva" si ripeta addirittura "Giovanni Onorato" fa propendere per la prima ipotesi, magari quello del matrimonio era un nipote di Giovanni Maria?
C'è anche l'usanza, che si ritrova in varie parti d'Italia, di dare ai figli il nome dei fratelli dei genitori, quindi può darsi che quel Michele, genitore dello sposo, sia un fratello del tuo antenato?
Certo una storia ingarbugliata che il "nomadismo" non aiuta a definire bene. Anche io ho un ramo che si spostava spesso e, infatti, non riesco a trovare quasi nulla su quella famiglia!
Il fatto che nella famiglia "adottiva" si ripeta addirittura "Giovanni Onorato" fa propendere per la prima ipotesi, magari quello del matrimonio era un nipote di Giovanni Maria?
C'è anche l'usanza, che si ritrova in varie parti d'Italia, di dare ai figli il nome dei fratelli dei genitori, quindi può darsi che quel Michele, genitore dello sposo, sia un fratello del tuo antenato?
Certo una storia ingarbugliata che il "nomadismo" non aiuta a definire bene. Anche io ho un ramo che si spostava spesso e, infatti, non riesco a trovare quasi nulla su quella famiglia!
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Re: Immagine sfocata
Mal comune mezzo gaudio!
Un'altra peculiarità che contraddistingue le varie famiglie Gerbino che ho censito fino ad ora è che erano tutti margari, inteso sia come produttori sia come rivenditori di latte e formaggi. I "miei" sono stati proprietari di una rivendita per almeno un centinaio di anni e anche Giovanni Onorato citato all'inizio di questa discussione era "margaro".
Il grosso problema riguardante questa famiglia è che, oltre a non trovare il Registro dei Battesimi di PIobesi Torinese dove è nata Antonietta e potenzialmente anche altri fratelli o sorelle, non si trovano nemmeno tutti i Registri della Parrocchia di San Marc di Torino che fu abolita e demolita nel 1813.
Questa Parrocchia si trovava in pieno centro città, proprio nella zona dove vivevano i "miei" Gerbino e, stranamente, il Comune di Torino, che conserva gli indici dei Nati, Matrimoni e Morti (1750-1803) di quasi tutte le Parrocchie cittadine e sub-urbane, di questa non ha alcun registro.
Esistono solo dei elenchi giornalieri, anche se parziali e riferiti al 1700, delle morti registrate a Torino che, in ogni caso, mi hanno aiutata molto.
Un'altra peculiarità che contraddistingue le varie famiglie Gerbino che ho censito fino ad ora è che erano tutti margari, inteso sia come produttori sia come rivenditori di latte e formaggi. I "miei" sono stati proprietari di una rivendita per almeno un centinaio di anni e anche Giovanni Onorato citato all'inizio di questa discussione era "margaro".
Il grosso problema riguardante questa famiglia è che, oltre a non trovare il Registro dei Battesimi di PIobesi Torinese dove è nata Antonietta e potenzialmente anche altri fratelli o sorelle, non si trovano nemmeno tutti i Registri della Parrocchia di San Marc di Torino che fu abolita e demolita nel 1813.
Questa Parrocchia si trovava in pieno centro città, proprio nella zona dove vivevano i "miei" Gerbino e, stranamente, il Comune di Torino, che conserva gli indici dei Nati, Matrimoni e Morti (1750-1803) di quasi tutte le Parrocchie cittadine e sub-urbane, di questa non ha alcun registro.
Esistono solo dei elenchi giornalieri, anche se parziali e riferiti al 1700, delle morti registrate a Torino che, in ogni caso, mi hanno aiutata molto.
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Re: Immagine sfocata
Fu abolita dallo Stato o dalla Diocesi? Perché è possibile che i registri siano passati alla parrocchia che sostituì o inglobò quella soppressa.
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Re: Immagine sfocata
Credo che la Parrocchia venne soppressa dallo Stato Sabaudo, subito dopo la caduta di Napoleone e demolita per far posto all'ampliamento della Città con la costruzione della ex Piazza Vittorio Emanuele (oggi Piazza Vittorio Veneto) e la costruzione di un nuovo ponte sul fiume Po.
Quelli erano anni un po' fumosi e trovare notizie certe non è stato facile.
In ogni caso nemmeno l'Archivio di Stato conserva documenti relativi a questa Chiesa.
La Parrocchia subentrante è stata quella della SS. Annunziata, precedentemente luogo di culto della omonima confraternita.
Il Parroco mi ha assicurato di non avere i registri e la Diocesi non ha notizie.
Quelli erano anni un po' fumosi e trovare notizie certe non è stato facile.
In ogni caso nemmeno l'Archivio di Stato conserva documenti relativi a questa Chiesa.
La Parrocchia subentrante è stata quella della SS. Annunziata, precedentemente luogo di culto della omonima confraternita.
Il Parroco mi ha assicurato di non avere i registri e la Diocesi non ha notizie.
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Re: Immagine sfocata
Talvolta, come forma di protesta, alcuni sacerdoti portarono con sé registri, documenti, anche opere d'arte, con l'intento di preservarli da un'eventuale distruzione e ignari del fatto che proprio questa loro azione avrebbe portato alla disperzione e distruzione.
Potrebbe essere accaduto proprio questo a meno che i registri non siano andati perduti proprio nella confisca/consegna.
Queste azioni unilaterali del potere laico hanno portato, purtroppo, alla perdita di tanta storia, così è avvenuto ad esempio in Francia già con gli ugonotti, poi con la Rivoluzione e Napoleone, così come in Italia con lo stesso Napoleone e, poi, con i Savoia.
In ricerche che ho svolto per la pubblicazione di un libro sulla storia della mia parrocchia, ho trovato, ad esempio, che dei libri presenti nel Monastero prima della soppressione del 1866 giunsero alla confisca circa la metà, e di quella metà giunsero poi alla Biblioteca locale (come indicato dalla legge) meno della metà. Quindi di quel patrimonio una metà fu portata via dai monaci e andò perduta, e la metà di quel che rimaneva fu fatto sparire dagli ufficiali incaricati della confisca, andando perduta anche quella.
Non parliamo, poi, delle opere d'arte...
Purtroppo talvolta anche i registri sono stati vittime di questi comportamenti. Un vero peccato.
Potrebbe essere accaduto proprio questo a meno che i registri non siano andati perduti proprio nella confisca/consegna.
Queste azioni unilaterali del potere laico hanno portato, purtroppo, alla perdita di tanta storia, così è avvenuto ad esempio in Francia già con gli ugonotti, poi con la Rivoluzione e Napoleone, così come in Italia con lo stesso Napoleone e, poi, con i Savoia.
In ricerche che ho svolto per la pubblicazione di un libro sulla storia della mia parrocchia, ho trovato, ad esempio, che dei libri presenti nel Monastero prima della soppressione del 1866 giunsero alla confisca circa la metà, e di quella metà giunsero poi alla Biblioteca locale (come indicato dalla legge) meno della metà. Quindi di quel patrimonio una metà fu portata via dai monaci e andò perduta, e la metà di quel che rimaneva fu fatto sparire dagli ufficiali incaricati della confisca, andando perduta anche quella.
Non parliamo, poi, delle opere d'arte...
Purtroppo talvolta anche i registri sono stati vittime di questi comportamenti. Un vero peccato.
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Re: Immagine sfocata
Stavo per chiederti, che lavoro svolgessero, ma lo hai scritto. Sai il motivo di questi spostamenti? immagino, che ci volessero animali e terre per svolgere quella attività, ma non lo so e andarsene in giro potrebbe far pensare, che non ne avevano di proprietà e le affittavano da qualcuno,.C'è la possibilità di "localizzare" meglio i terreni o le case in cui vissero? Risalire ai proprietari e agli eventuali affittuari? Non esistevano dei censimenti della popolazione rurale?
So, che sei precisa e che cerchi e poi cerchi e non lasci nulla di intentato, ma mi sono venute in mente solo queste cose, per cercare di darti qualche idea, probabilmente inutile!!
Io inseguo i Gabbia,ma anche con il tuo aiuto ho trovato almeno in parte la vita, che svolsero a Torino,Sono stata fortunata perchè il lavoro di alcuni di loro mi ha consentito di risalire almeno in parte alla famiglia e ai componenti.
Resta del tutto oscura la vita dell'unico rimasto in vita, che andò in Spagna, ma lì non ho trovato niente, anche se ho provato nella città che mio padre ricordava essere la sua "di adozione".
Cosa, che non pare del tutto vera perchè lo avrei localizzato in un altro posto, ma poi mi sono arresa....Non so come proseguire con l'anagrafe spagnola del 1890 in avanti.In Spagna si sposò per la seconda o la terza volta, rimanendo di nuovo vedovo e senza figli,ma anche il cognome della moglie spagnolo è troppo banale per tentare di trovarla e poi in quale città?Sarebbe come "Mario Rossi", tanto per dire....
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So, che sei precisa e che cerchi e poi cerchi e non lasci nulla di intentato, ma mi sono venute in mente solo queste cose, per cercare di darti qualche idea, probabilmente inutile!!
Io inseguo i Gabbia,ma anche con il tuo aiuto ho trovato almeno in parte la vita, che svolsero a Torino,Sono stata fortunata perchè il lavoro di alcuni di loro mi ha consentito di risalire almeno in parte alla famiglia e ai componenti.
Resta del tutto oscura la vita dell'unico rimasto in vita, che andò in Spagna, ma lì non ho trovato niente, anche se ho provato nella città che mio padre ricordava essere la sua "di adozione".
Cosa, che non pare del tutto vera perchè lo avrei localizzato in un altro posto, ma poi mi sono arresa....Non so come proseguire con l'anagrafe spagnola del 1890 in avanti.In Spagna si sposò per la seconda o la terza volta, rimanendo di nuovo vedovo e senza figli,ma anche il cognome della moglie spagnolo è troppo banale per tentare di trovarla e poi in quale città?Sarebbe come "Mario Rossi", tanto per dire....
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Re: Immagine sfocata
@Cannella55, la documentazione che ho trovato fino ad ora non consente di individuare dove vivessero esattamente. Tieni conto che per la mia ava Antonietta Gerbino l'atto di matrimonio del 1813 dice che era nata a Piobesi T.se il 25 gennaio 1796, figlia di Giovanni Battista e di Maria Caterina Grosso mentre secondo l'atto di morte era nata a Castagnole P.te da G.B. e da Francesca Nera.
E' vero che Castagnole e Piobesi confinano però.......
Al momento del matrimonio il padre era deceduto e la madre risiedeva a Caramagna Piemonte anche se l'assenso al matrimonio è stato redatto da un notaio di Monasterolo di Savigliano, paese vicino ma non confinante.
Una gran confusione!
Ammesso che anche i genitori di Antonietta facessero i margari avrebbero potuto essere proprietari di una mandria ma non dei terreni su cui farla pascolare e che quindi si spostassero per via dell'affitto dei pascoli.
Riguardo ai censimenti esistono i censimenti delle bocche che però indicano solo i capifamiglia e il numero dei componenti il nucleo famigliare e non mi aiutano molto.
@Kaharot, quelli descritti non sono i primi casi di registri scomparsi in cui mi sono imbattuta.
Anche i registri settecenteschi di Burolo, Diocesi di Ivrea, sono stati rubati mentre molti archivi della Diocesi di Massa-Pontremoli (MS) pare siano stati usati dalle truppe napoleoniche per accendere i fuochi dei bivacchi. Insomma, le mie ricerche sono tutte in salita.
La situazione migliore l'ho trovata a Venezia dove gli archivi, oltre ad essere ben conservati, sono anche ricchi di informazioni di tutti i tipi. C'è da dire che la Serenissima prima e gli austriaci dopo avevano un rigore che forse mancava in altre zone.
E' vero che Castagnole e Piobesi confinano però.......
Al momento del matrimonio il padre era deceduto e la madre risiedeva a Caramagna Piemonte anche se l'assenso al matrimonio è stato redatto da un notaio di Monasterolo di Savigliano, paese vicino ma non confinante.
Una gran confusione!
Ammesso che anche i genitori di Antonietta facessero i margari avrebbero potuto essere proprietari di una mandria ma non dei terreni su cui farla pascolare e che quindi si spostassero per via dell'affitto dei pascoli.
Riguardo ai censimenti esistono i censimenti delle bocche che però indicano solo i capifamiglia e il numero dei componenti il nucleo famigliare e non mi aiutano molto.
@Kaharot, quelli descritti non sono i primi casi di registri scomparsi in cui mi sono imbattuta.
Anche i registri settecenteschi di Burolo, Diocesi di Ivrea, sono stati rubati mentre molti archivi della Diocesi di Massa-Pontremoli (MS) pare siano stati usati dalle truppe napoleoniche per accendere i fuochi dei bivacchi. Insomma, le mie ricerche sono tutte in salita.
La situazione migliore l'ho trovata a Venezia dove gli archivi, oltre ad essere ben conservati, sono anche ricchi di informazioni di tutti i tipi. C'è da dire che la Serenissima prima e gli austriaci dopo avevano un rigore che forse mancava in altre zone.