Salve tutti,
Proseguendo sempre con la ricerca sui Coronato cinque-seicenteschi a Genova, ho trovato nel site Memorie Digitali Liguri un'altra menzione che non riesco a capire (o piuttosto non sono sicuro che fosse stata ben intesa dai "sistematizzatori" del site). Per ciò vi ringrazierò ogni aiuto riguardando in cosa c'entra il Coronato.
Grazie in anticipo!
Cordiali saluti,
Fernando Coronato
La scrittura non è così chiara,ma credo che all'inizio ci siano i nomi di 3 "addetti" al controllo delle calafature, che, come già scritto nella parte azzurra, interdicono a Gerolamo Coronata dei lavori a lui assegnati.
Senza alcuna certezza leggo: Andrea Dommenico di Vignolo, Andrea Giambaldo, Andrea Castello, massario
Io non vedo tutta la pagina,ma può essere una mia mancanza
Magnificum Officium (…) Ianue
Andrea Dominico de Vignolo
Uno ex Consulibus artis callafatorum
Andrea Garibaldo uno ex
consiliaribus artis et Andrea
Castello massario eiusdem artis
Dicentibus quod Joannis de coronato calafatus
(…) (…) consulum de artis immo
ante per /pro (…) et contra formam
Capitulorum eiusdem artis ….
Tante grazie Cannella e Bigtortolo, ormai vedo un po' piu chiaro. Se volete vedere il documento in totto, lo troverete nell'indirizzo signalato nella scheda.
Riguardando la scheda, secondo cui il calafato Coronato si chiamava Geronimo, ma Bigtortolo legge Joannis. Ne sono molto interessato a chiarire questo....forse perché il nome Geronimo trascina nella famiglia fino a mio padre!
Per altro, siccome ho già rintraciato un altro calafato Coronato nel porto di Genova (Maxino, 1545), sembra sia una coincidenza da esplorare.
Grazie ancora voi due!
Cordiali saluti
Fernando Coronato
Il nome di battesimo Gerolamo ricorre nella famiglia del nostro amico e ho pensato fosse quello anche per questo motivo.La scrittura abbreviata si presta a più interpretazioni
Grazie ancora! Mi piacerebbe fosse Geronimo il nome di questo calafato, ma non cambia niente. Comunque sono contento di trovare dei Coronato "popolari" nel seicento, perché in quel secolo finora avevo solo trovato dei nobili e non riuscivo a trovare il legame coi miei antenati, (senz'altro i parenti poveri).
Ormai, vedo una pista attraverso i maestri d'ascia/calafati di San Pier d'Arena poiché nell'atto di matrimonio di un antenato diretto (Nicolo Coronato) nel 1654, appaiono due testimoni (Davide e Geronimo Salinerio) appartenenti ad una nota famiglia di costruttori di navi.
Vi lascerò sapere se ci fossero dei progressi in questa linea.
Cordiali saluti,
Fernando Coronato