Io leggo "Ottavij Rubini". In pratica il nome è stato scritto velocemente, la "a" è risultata staccata da "Ott" ed è simile ad una "v" (ma a ben vedere è una "a"), la vera "v" è stata pasticciata, penso sovrascritta ad una lettera sbagliata. Prova a rileggere il tutto alla luce di questo e vedrai che si tratta di Ottavio Rubini.
Tegani ha scritto:... Prova a rileggere il tutto alla luce di questo e vedrai che si tratta di Ottavio Rubini.
Per quanti sforzi faccia, io non riesc a non vedere uan "t" prima di "ij"
Invece non c'è.
Il tratto ascendente della "pseudo-t" è il tratto ascendente della "v" ricalcata a forza per correggere una lettera sbagliata scritta sotto.
Il trattino orizzontale della "pseudo-t" è parte della lettera sbagliata scritta sotto.
La "pseudo-u" è una "a" fatta male.
A dir la verità anche io avevo avuto una mezza impressione di una correzione.
Ma, nello stesso tempo, sono d'accordo con Livio: la T sembra molto evidente.
Credo, comunque, che sia proprio Ottavij.
Non mi vengono in mente altri nomi che ci possano stare.
La calma è la virtù dei forti, la pazienza dei genealogisti... - Gianluca
Antonius filius quondam Octavij Rubini, hujus Parochie Sancti Paterniani etatis sue annorum duo supra septuaginta circiter in Comunione Sancte Matris Ecclesie animam Deo reddidit, cujus corpus sepultum fuit in hac Ecclesia hac die 28 dicti mensis, mihique Parocho infrascripto pluries confessus in eius diuturna infermitate, dies 24 hiuus mensis confessus a Reverendo Domino Dominico Laurenzetti Cappellano die 25 ab eodem Sanctissimo Viatico refectus, Sacrique Olej unctione roboratus post sumptione Sanctissimi Viatici ac dictum Laurenzettum benedictionem papali munitum
Gianlu ha scritto: Non mi vengono in mente altri nomi che ci possano stare.
ho impiegato un pochetto a fare una lista di nomi (latini, iniziale O, maschili, stato pontificio, secolo xviii)
- Octavius (1628)
- Oratius (1708)
- Ottavius (1608)
l'unico modo è considerare una correzione i glifi dopo la O.
Dopo la sospensione, il primo glifo "r" perchè somiglia alla r in parocha (3 parole dopo)
Da lì facile continuare a leggere "atij" come i miei colleghi che fissano la t.