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Documento 1496
Inviato: mercoledì 18 febbraio 2015, 21:49
da gbcentro
Ciao a tutti
questa estate ho deciso a fare un poco di pulizia nella soffitta della casa di famiglia, e fra le altre cose ho trovato una antica pergamena in un vecchio baule (proprio come nelle favole ...).
Abito in un paesello montano nel Bolognese, Sassomolare (95 residenti) con una lunga storia alle spalle, le prime notizie sono del 969 con Ottone I.
Le mie conoscenze di latino sono molto scarse. ho tentato una trascrizione (risultati molto scarsi), sono riuscito a leggere alcuni nomi (Ambrosio De Sassatis, Franciscus De Pasqualibus ecc.) e alcune date (1496 1488 ecc.). Dovrebbe trattarsi di un atto notarile forse Milanese ?.
La Pergamena è alquanto lunga,formata da 6 fogli cuciti con filo (canapa), mancano alcuni fogli iniziali;
sono riuscito solo ora a fotografarli con risultati penso sufficienti per una buona lettura.
Cercando aiuto in Internet, ho visitato questo sito prima come ospite e poi come iscritto.
Chiedo gentilmente il Vostro aiuto per cercare di capire prima di tutto che documento è, la sua importanza, la provenienza e se fosse possibile avere una trascrizione/traduzione anche per verificare se ci sono attinenze con la storia di Sassomolare.
Vi invio le fotografie relative all'ultimo e penultimo foglio, per non abusare della Vs. disponibilità.
Potrò inviare anche le altre immagini successivamente.
Si ringrazia
Gianni

Inviato: giovedì 19 febbraio 2015, 8:43
da bigtortolo
Sto traducendo.
Visto che è cosa lunga, al limite cercherò di mettere in evidenza solo i fatti importanti, se ci sono.
Inviato: giovedì 19 febbraio 2015, 9:38
da gbcentro
Grazieeeeeeeeeeeeeeee Vittore. In effetti mi ero reso conto che il documento è molto lungo e articolato, per questo sono stato incerto se proporlo nel forum, ma pensando che possa contenere parti di una certa utilità anche a fini di studio o di ricerca generale o su Sassomolare, ho deciso di inviarlo alla Vs. attenzione. Se posso esserti utile in qualche modo, dimmelo e sono a tua disposizione.
Gianni
Inviato: giovedì 19 febbraio 2015, 12:56
da tiriki
Ora sono curiosa... adoro le scoperte in soffitta... aspetto anch'io la traduzione

Inviato: giovedì 19 febbraio 2015, 14:41
da gbcentro
Ciao Angelica in effetti la vecchia soffitta dove i nostri vecchi depositavano tutto quello che non serviva immediatamente, a volte è una grande risorsa e personalmente sono restato molto sorpreso da quello che ho trovato come puoi leggere sul sito web di Sassomolare seguendo il link in prima pagina:
"TimelessYes, un interessante sito di un nostro caro amico Sassomolarese: Gianni B." nella pagina "La Soffitta" . Sempre in soffitta ho recuperato una antica stadera come potrai leggere nell'articolo relativo.
Questo documento mi ha veramente lasciato senza respiro e prima di srotolarlo "religiosamente" ho cercato in internet per imparare a trattarlo nel modo migliore possibile.
Appena mi sarà possibile pubblicherò anche le fotografie del vecchio baule dove erano riposto e che ritengo sia notevolmente antico.
Nella storia del nostro paesello montano esiste una citazione che fa riferimento a vecchi documenti che venivano custoditi gelosamente in un luogo chiuso con tre chiavi date a tre persone diverse. Documenti che davano una discreta autonomia ai suoi cittadini che erano esentati dalle tasse e da altre "gabelle". In un primo momento ho pensato potesse essere uno di questi documenti, ma per quel poco che ho capito penso si tratti più facilmente di qualche atto notarile.
Gianni
Inviato: giovedì 19 febbraio 2015, 16:11
da bigtortolo
Prima foto:
.... da pagare da parte di essi signori Sigismondo e Giorgio figli vinti (in giudizio) dal detto signore Giovanni Maria di Vittore Scaramuzio Triulzio dottor d’ambe leggi giureconsulto come sopra.
Io Francesco de Pasqualibus figlio del fu signor Gregorio di Porta Nuova parrocchia di S. Bartolomeo dentro la città di Milano pubblico notaio per autorità imperiale e in questa parte notaio e scriba del predetto spettabile dottore d’ambe leggi signor Saramuzio di Triulzio (...) consiglio del tenore sottoscritto: su mandato del predetto sig.r Scaramuzio presentai ad Ambrogio de Fassatis notaio delle cause civili il giorno 15 del mese di Luglio personalmente ritrovato all’ora di vespro al banco del signor vicario del podestà di Milano sito sul palazzo grande e in fede delle cose premesse mi sottoscrissi con l’apposizione del mio segno di tabellionato.
Anno dalla nascita dello stesso (Gesù Cristo) 1496; indizione XIV, giorno di venerdì 14° del mese di Luglio alla dovuta ora delle cause, di vespro, fu presentato il sottoscritto consilio allo spettabile ed esimio dottore d’ambo le leggi signor Scaramuzio dei Triulzio in questa parte commissario e consultore come sopra per il sottoscritto signore Francesco de Pasqualibus notaio e scriba del predetto sig. Scaramuzio come sopra: A me Ambrogio de Fassatis notaio infrascritto e notaio delle cause civili personalmente ritrovato al banco di giustizia del predetto dignor vicario sito sul palazzo grande del broletto nuovo del comune di Milano in ogni e per ogni pro.. si ottengono. Dopo (...) anno e indizione e detti prossimi giorno e ora. Letta, decretata, pubblicata e in questi scritti sia pronunciata la sottoscritta sentenza da parte del predetto spettabile e sapiente dottore in leggi Simeone de Ferraris vicario del magnifico signor podestà di Milano al segno (sigillo?) del leone, lo stesso sedente per tribunale sul suo solito banco giuridico sito sul palazzo del gran broletto nuovo del comune di Milano dove per mezzo di lui secondo il solito costume si rende giustizia in tutto e per tutto di parola in parola del podestà e nel (...) consiglio si ottiene. E tutte queste (cose) presente il predetto signore Gianmaria Visconti e il signore Bartolomeo de Paganis suo procuratore e a nome di procuratore, con riserva sempre, e senza pregiudizio di qualsivoglia diritto del predetto signor Gianmaria, acettanti le cose predette in quei (...) modo parte e parti punti e articoli pro il predetto signore Gianmaria e suoi diritti facenti solamente e non oltre. E assenti i signori Sigismondo e Giorgio “perhemptorie/prohemptorie” (forse ha ache fare con “emptio”= acquisto?) anche citati come sopra per contumacia dei quali , contumacia e assenza i detti signori Gianmaria e Bartolomeo suoi e a detti nomi come sopra accusarono e accusano. E delle cose predette fu rogato da me detto Ambrogio de Fassatis notaio infrascritto e notaio pubblico delle cause civili dover confezionare un instrumento (atto) e più d’uno dello stesso tenore. Atto al detto banco di giustizia del predetto signor vicario sito come sopra. Furono qui presenti i testi Giacomino de ...ionibus figlio del fu signore Ambrogio di Porta Cumana parrochia di S. Tommaso in (...) (...), Giovanni Antonio de Fassatis figlio di me notaio sottoscritto di porta (......) e Gerolamo de Restis del fu signor Giacomo di porta Ticinese, tutti della città di Milano noti idonei chiamati e rogati.
Ho dato un'occhiata al secondo foglio: pare si litighi per un sedime...
Inviato: giovedì 19 febbraio 2015, 18:08
da bigtortolo
“Perhemptorie” dovrebbe voler dire perentoriamente.
2° foglio
La sentenza del vicario(dopo l’invocazione “Cristi nomine invocato”:
dichiariamo il detto sedime decritto e coerenziato (con indicazione dei confinanti) di 2 parti su 3 la metà per indiviso, che era del fu signore Galeazzo e da lui ricevuto per eredità e beni spettanti alla sua porzione o che spettare si possano rinvenire al detto signore Giovanni Maria e così come erede del predetto signore Galeazzo (etc.) per diritto di obbligazione e ipoteca, ed essere obbligata e ipotecata a Giovanni Maria quanto creditore dei detti Sigismondo e Giorgio a favore del loro signore Giovanni Maria quale erede la spettante porzione dei detti 1000 ducati d’oro in una parte, e in un’altra di 998 che dovevano al predetto fu signor Galeazzo in vigore dei detti capitoli,convenzioni e giuramento di cui sopra. E lo stesso Sig. Giovanni Maria avere la conservazione delle dette 2 parti di 3 della metà per indiviso.
Sigismondo e Giorgio sono condannati al pagamento per intero più le spese di giudizio.
3° foglio
.. Sigismondo e Giorgio fratelli Visconti, siti in porta Ticinese, parrocchia di S. Giorgio nel palazzo di Milano, sono intimati (loro o loro procuratori) a comparire da Francesco Crispi serviente (messo) del comune di Milano, al banco di giustizia, davanti al solito vicario, per spiegare la loro assenza, perentoriamente entro venerdì 15 Luglio 1496 e così via
4° foglio
i due fratelli sono invitati a produrre atti e scritture e diritti che hanno nella causa in corso.
Inviato: giovedì 19 febbraio 2015, 18:26
da gbcentro
Wow ... intanto grazie per la solerzia e la disponibilità.
Mi pare di capire che si tratta di un atto di sentenza emessa a Milano nel 1496: "Letta, decretata, pubblicata e in questi scritti sia pronunciata la sottoscritta sentenza ..." .
Quando si dice : "spettabile dottore d’ambe leggi signor Saramuzio di Triulzio" penso si intenda dottore in diritto ecclesiastico e civile giusto ?
Mi chiedo: ma come ha fatto ad arrivare a Sassomolare una sentenza emessa a Milano? che relazione c'è?
Spero di trovare in qualche altro foglio un nesso di connessione.
Grazie
Gianni
Inviato: giovedì 19 febbraio 2015, 18:31
da bigtortolo
Si per il dottore.
Se è arrivata fin lì un motivo ci sarà, anche se scoprirlo sarà un problema.
Una possibiltà è che in famiglia tu abbia avuto uno studioso di cose antiche, di quelli che, nell'800, cercavano di mettere le mani su documenti anche non locali.
Ciao.
Inviato: venerdì 20 febbraio 2015, 15:37
da gbcentro
Ciao Vittore
ho preso un poco di tempo per riflettere e leggere attentamente quanto mi hai tradotto.
Se tu concordi con me, invierei le altre foto del documento così che si riesca ad avere una visione globale dell'atto
limitando la traduzione solo alle cose salienti, ai punti più importanti, ai nomi delle persone implicate suddivise
foto per foto come hai già fatto nelle prime 4 fotografie.
Sto facendo anche io un elenco di tutti i nomi di persone che sono inseriti nell'atto (con diversi errori) per verificare se c'è qualche correlazione con persone presenti in altri scritti antichi, che in qualche modo hanno avuto rapporti con la storia di Sassomolare e il suo castello (che ora non c'è più).
Penso sia improbabile che nella mia famiglia ci sia stato uno studioso di cose antiche mentre è più probabile che il documento sia stato portato da qualche persona che ha "soggiornato" nel castello; in effetti la mia casa potrebbe essere una parte residua della vecchia fortezza, le fondamenta hanno dei muri di sasso che sono larghi circa 2,30 metri ed a circa 30 metri di distanza è presente una base di una vecchia "torre di ossservazione" con le fondamenta molto simili, la collocazione poi è proprio sul "cucuzzolo della montagna".
Aspetto comunque tue indicazioni e disponibilità.
Gianni
Inviato: venerdì 20 febbraio 2015, 15:50
da bigtortolo
Procedi pure...
Inviato: venerdì 20 febbraio 2015, 17:01
da gbcentro
Inviato: venerdì 20 febbraio 2015, 18:07
da bigtortolo
Cito solo nomi e luoghi nuovi.
- parrocchia S. Alessandro in Zebedia di Milano.
- confinanti al sedime con edifici: la strada, “illorum de Alzate” (il consortile familiare degli Alciati), “illos de Landriano”(il consortile familiare dei Landriano).
- patenti ducali date in Milano il 13 aprile 1496 dal duca di Milano conte di Pavia e Angera?, signore di Genova e Cremona
-procuratore Benedetto de Lombardis
-illustre signore Galeazzo di S. Severino funzionario del podestà
- Giovanni Pietro de Casate notaio
- Lazzaro de Dulzenitis notaio
Inviato: venerdì 20 febbraio 2015, 20:39
da gbcentro
Ciao Vittore
quindi in conclusione se ho interpretato bene è una causa di eredità:
I fratelli Sigismondo e Giorgio perdono la causa e vengono condannati a pagare tutte le spese + 1000 ducati d'oro + 998 a Giovanni Maria di Vittore al quale viene riconosciuta anche due parti su tre della eredità del fu Galeazzo vincendo la causa.
Tutte le pagine precedenti sono testimonianze, dichiarazioni e atti che portano alla sentenza.
E' corretto ?
Alla fine della prima fotografia (Ultimo foglio) vicino al Signum Tabellionis (credo che si chiami così) a sinistra mi pare di leggere:
Symon Virai ? e alla destra ... Ambrosini de Sass... + altre cose che io non riesco a capire ...
Qualche indicazione ?
Gianni
Inviato: sabato 21 febbraio 2015, 8:35
da bigtortolo
Si, c’ è Symon Virai, forse un cancelliere di tribunale, visto che, se non mi è sfuggito, non ha nessun ruolo nella causa.
Poi il segno di tabellionato e “Ego Ambrosius de Fassatis filius condam domini Petri Civitatis Mediolani parocie Sancti Sebastiani notarius publicus ac notarius causarum civilium rogatus tradidi .....”
Per il resto hai detto bene: le cause si protraevano a lungo (anni e talvolta decenni); come avrai notato vi sono date diverse, e una serie di atti con presentazione delle ragioni delle parti, comparizioni tramite i procuratori, contumacie degli attori etc., fino ad arrivare alla condanna al pagamento del dovuto più spese di giudizio.
E’ proprio una causa ereditaria.