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atto del 1639
Inviato: giovedì 18 giugno 2015, 10:14
da Seco79
Buongiorno a tutti voi, questa foto è la stessa dell'ultimo post inviato sulla traduzione del capitolo del 1639, l'ho ri postata perchè oltre alla ricerca del nome del padre di Giovanni, sotto mi ha incuriosito, dove si parla del Monastero di Santa Maria di Jerusalemm, dichiarazione??? di cosa?? mi serve questo aiuto grazie
Inviato: giovedì 18 giugno 2015, 11:20
da bigtortolo
Eqquequà:
.. dictus Salvator (.....) dare solvere et consignare dicto (...) ut futuro (...) dicte Hipolite (...) hoc esse untiorum sex de carolenis ad rationem ducatorum sex per qualibus ontia incluse in dicte onze sei l’onze sue della carità del monasterio di Santa Maria di Gierusalem in presente carità sta passata et annotata detta Hipolita con declaratione che resta a carico di detto Salvator a ricuperare sue fatiche e spese detta carità d’onze tre da detto monastero di S. Maria di gierusalem e sue parte(?) e sieno (...) designarla a detto (...) al nome ut (......) et in casu (...) cum sex danariis et expensas (...) untias sex ad complementum dictarum untiarum sex
Inviato: giovedì 18 giugno 2015, 13:19
da Seco79
bigtortolo ha scritto:Eqquequà:
.. dictus Salvator (.....) dare solvere et consignare dicto (...) ut futuro (...) dicte Hipolite (...) hoc esse untiorum sex de carolenis ad rationem ducatorum sex per qualibus ontia incluse in dicte onze sei l’onze sue della carità del monasterio di Santa Maria di Gierusalem in presente carità sta passata et annotata detta Hipolita con declaratione che resta a carico di detto Salvator a ricuperare sue fatiche e spese detta carità d’onze tre da detto monastero di S. Maria di gierusalem e sue parte(?) e sieno (...) designarla a detto (...) al nome ut (......) et in casu (...) cum sex danariis et expensas (...) untias sex ad complementum dictarum untiarum sex
Grazie come sempre, adesso vediamo di capirci qualcosa con la traduzione: Detto Salvatore, deve risolvere e consegnare detto (non sappiamo cosa) detta Ippolita unzione? sei crolenis? e razione ducati sei per per qualibus? once incluse in dette once sei once sue della carità del monastero di Santa Maria di Gerusalemme nella presente carità sta passata ed annotata detta Ippolita con dichiarazione che resta a carico di Salvatore le sue fatiche e spese della suddetta carità. ( Ma fatemi capire, in pratica Salvatore padre di Ippolita, prima ha fatto la carità e poi adesso che si sposa la figlia deve recuperare queste once per darle in dote alla figlia? ho capito bene?
Inviato: giovedì 18 giugno 2015, 15:51
da bigtortolo
..sollenditatibus predictis infra terminem predictum cum dicta Hipolita parte in quod non valeat allegare se fuisse aliqua causa impedimentibus
in pace (...)
Et per dotibus principalibus dicte Hipolite et honeribus matrimonialibus comode substinentibus et telerantibus dictus Salvator sponte promisit dare solvere et consignare dicto (...) ut futura iura dicte Hipolite (...) hoc esse untiorum sex de carolenis ad rationem ducatorum sex per qualibus ontia incluse in dicte onze sei l’onze sue della carità del monasterio di Santa Maria di Gierusalem in presente carità sta passata et annotata detta Hipolita con declaratione che resta a carico di detto Salvator a ricuperare sue fatiche e spese detta carità d’onze tre da detto monastero di S. Maria di gierusalem e sue parte(?) e sieno (...) designarla a detto (...) al nome ut (......) et in casu (...) cum sex danariis et expensas (...) untias sex ad complementum dictarum untiarum sex
Inviato: giovedì 18 giugno 2015, 16:00
da Seco79
Ok grazie Big, ma come avrai capito il latino non l'ho mai studiato ecco perchè ho chiesto se davvero Salvatore Parise deve recuperare (da quello che capisco io a naso) queste sei onze date dalla carità del monastero, perchè mi sembra dice presente carità sta passata? e annotata da Ippolita con dichiarazione che resta a carico di Salvatore a recuperare il lavoro e le spese da detto monastero e poi non comprendo!!!
Inviato: giovedì 18 giugno 2015, 18:08
da bigtortolo
A me pare che la carità, o meglio un prestito lo riceva Salvatore per dotare la figlia: le prime righe dicono "...(per) le solennità (patti) predette, (liquidare) entro il termine predetto con Ippolita non valga se vi fosse alcuna causa ad impedimento. Poi "per sostenere con comodo doti e spese matrimoniali, Salvatore promise di pagare al detto(...) come futuri diritti di detta Ippolita (...) ciò essere sei once di Carlini valutati sei ducati caduno, comprese sei once di carità al monastero, con dichiarazione che resta a carico di Salvatore il recupero delle sue fatiche e spese (fatte non so a quale titolo).....
Inviato: giovedì 18 giugno 2015, 19:49
da Seco79
Ok adesso è più chiaro, anche perchè traducendo i vari atti di quell'epoca sembra che le spose vengano comprate dai mariti, ovvero se il padre della sposa non possedeva dote per la figlia in qualche modo doveva procurarsela, altrimenti niente matrimonio. Grazie
Inviato: venerdì 19 giugno 2015, 8:23
da bigtortolo
Perchè niente matrimonio?
Pare che si sposassero anche tra miserabili....