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Interpretazione documento latino 1693
Inviato: mercoledì 30 settembre 2015, 9:52
da FNTarducci
Ciao a tutti,
potete aiutarmi a capire:
1) Taddeo Luigi dal Verme vescovo di Fano ha scritto il documento?
2) Che tipo di documento è?
3) Come si chiama la persona che appare nella quarta riga dall'alto "Maria Tinhem?" e chi è?
Annotazione:
nell'altra facciata del foglio c'è una scrittura simile con sigillo apparentemente fatta da tale "Maria Tinhem".
Spero di non chiedere troppo, vi ringrazio molto in anticipo.
Un caro saluto

Inviato: mercoledì 30 settembre 2015, 10:08
da bigtortolo
1) no, la carta è a firma del cancelliere episcopale Giovanni Giacomo Morgante
2) si attesta Antonio Maria Tinto essere sempre adibito tal quale si fece e si fa in simili scritture
3) Antonio Maria Tinto
Inviato: mercoledì 30 settembre 2015, 11:12
da bigtortolo
Testo:
Thaddaeus Comes à Verme, Dei et Apostolicae
Sedis gratia Episcopus Fanensis
Testamur cunctis & replicamus Reverendum (?) Dominum Antonium
Mariam Tintum esse talem qualem
se fecit et facit suisque in similis
scripturis semper adhibitum fuisse modoque
plenam fidem adhiberi per omnibus in
Iuditio, et extra & In quarum fidem datum
Fani ex nostro Palatio Episcopali
hac die decima sexta mensis
Augusti i963
Joannes Jacobus Morgante Cancellarius Episcopalis
Inviato: sabato 3 ottobre 2015, 10:33
da FNTarducci
Bigtortolo, ti ringrazio moltissimo.
Le tue conoscenze latine e di interpretazione di documenti antichi sono invidiabili.
Nel retro dello stesso foglio ha scritto il tale Antonium Maria Tintum e c'è il suo sigillo.
Usando Google Translate non capisco il significato del documento...
Un caro saluto
Inviato: sabato 3 ottobre 2015, 11:14
da bigtortolo
Con i traduttori on line capire il significato è impresa impossibile.
Affidati a un buon vocabolario su carta, oppure al dizionario latino on line, dove, per ogni lemma vi è declinazione e traduzione.
Nel tuo caso sembra che la cancelleria vescovile attesti che il reverendo Tinto è da tempo, e continua a essere, impiegato come scrittore di atti , degno di fede tanto da essere adibito all'estensione di carte giudiziali ed extragiudiziali, il che fa pensare che scriva carte per il tribunale di curia.