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Trascrizione e Traduzione
Inviato: domenica 4 ottobre 2015, 21:26
da giuliodugi
Chi mi aiuta a trascrivere e tradurre questo documento?
http://s26.postimg.org/9rulkzl89/182610 ... apalbo.jpg
Io leggo così:
Fidem Facio subscritus Parochus, et Rector Partis Ecclesia Sancta Mariae de Justitieriis huius Bi-
sinianen Civit.s, perquisivisse defuntorum Libros, venes me existentes, et seguentem invenisse
paticulam, VZ = Die 19 mesis Februarii 1809, Bisiniani = Franciscus Capalbo, alias
Servizio custos porcorum, vir Teresia Russano, at sua [???] quaraginta circit, omnibus sacramen-
tis munitus, in Coma S.M.E. animam aonipotenti Deo reddiste; ejusque cadaver at divi Domi=
nici Temporum delarum, ibidem in sepulchro sodalitatis Semi [???] humatum fuit [???] )
Fidelis Dionisalvi Parochus Sancta Mariae de Justetieriis. Hacibi; inquorum omniam
has praesentes manu propria subscriptas, et Parochiali sigillo munitas, dedi.
Datum Bisiniani die 8 mensis Octobris 1826.
Valeat pro matrim.o Antonii Misciasci, et Catharina Capalbo.
Antonius Ferrari Parochus et Rector
Caterina Capalbo che ha presentato
gli docum.to è inalfabeta
Visto da noi Sindaco
Francesco Boscarelli
E traduco così:
In fede, il sottoscritto Parroco e Rettore della Chiesa di Santa Maria de Justeribus huius della città di Bisignano, ho perquisito il Libro dei Defunti, rinvenendo quanto segue:
"Il giorno 19 del mese di Febbraio del 1809, Francesco Capalbo, di professione custode di porci, marito di Teresa Russano, all'età di quaranta anni circa, munito di tutti i sacramenti, inCOme S.M.E. animam onipotenti Deo reddiste, il cadavere è stato sepolto nella Chiesa di San Domenico.
Fedele Dionisalvi Parroco di Santa Maria de Justeribus. Hacibi; inquorum omniam è presente la firma e il sigillo parrochiale.
Data Bisignano 8/10/1826
Vale per il matrimonio fra Antonio Misciasci e Caterina Capalbo.
Antonio Ferrari Parroco e Rettore.
Inviato: lunedì 5 ottobre 2015, 21:07
da giuliodugi
Nell'attesa di ottenere la correzione del documento precedente, posto un altro documento, riportando la mia trascrizione e traduzione, nella speranza di una pronta correzione
http://s26.postimg.org/m7vwsh3y1/182610 ... apalbo.jpg
Trascrizione:
T
estor Ego infrascriptus Parochis et Rector Partis Ecclesia Sancta Marie de Justitieriis huius Bisi=
nianen Civitas, qualiter perquisissi defuntorum Libris, inveni seguentem particulam, VZ =
Die 12 Julii 1768. Bisiniani = Nicolaus Capalbo filiis Partis Ecclesia S. Nicolai,
minitus Ecclesia Sacramentis migravit in Domino, ejusque Corpis delatum in Ecclesia
Dominicanorum, ibi sepultum fuit = Salvator Montalto Parochus. Hac ibi. In
quorum omnium has praesenses, manu propria subscriptus et Parochiali sigillo mu-
nitos dedi. Datum Bisiniani die 8 mensis Octobris 1826
Valeat pro matrimonio Antonii Misciasci, et Catharina Capalbo.
Antonius Ferrari Parochus, et Rector
Traduzione
Attesto, io sottoscritto Parroco e Rettore della Chiesa di Santa Maria de Justeribus [huius ???] della città di Bisignano, di aver ricercato fra i Libri dei defunti e trovato la seguente particella, vale a dire = Giorno 12 del mese di Luglio 1768. Bisignano = Nicola Capalbo [ filiis Partis Ecclesia S. Nicolai????] munito dei sacramenti migròin Dio, il suo corpo traslato nella Chiesa dei Dominicani, e qui fu sepolto. Salvatore Montalto Parroco. [Hac ibi. Inquorum Omnium ????]. sono presenti la firma e il sigillo parrochiale.
[Datum ???] Bisignano 8 ottobre 1826.
Valido per il matrimonio fra Antonio Misciasci e Caterina Capalbo.
Antonio Ferrari Parroco e Rettore
Grazie per l'aiuto
Inviato: martedì 6 ottobre 2015, 11:06
da Luca.p
Appena posso provo a dargli un'occhiata, ma oggi sarà difficile.
Inviato: martedì 6 ottobre 2015, 23:30
da Luca.p
Il primo:
Trascrizione:
Fidem Facio Ego subscriptus Parochus, et Rector Parochialis Ecclesiae Sanctae Mariae de Justitieriis huius Bi-
sinianen Civitatis, perquisivisse defunctorum Libros, penes me existentes, et seguentem invenisse
particulam, Videlicet = Die 19 mensis Februarii 1809, Bisiniani = Franciscus Capalbo, alios
Servizio, custos porcorum, vir Teresiae Russano, aetatis suae annorum quatraginta circiter, omnibus sacramen-
tis munitus, in Communione Sanctae Matris Ecclesiae animam omnipotenti Deo reddidit; ejusque cadaver ad divi Domi=
nici Templum delatum, ibidem in sepulchro sodalitatis Ssmi Rosarij humatum fuit [Undeque]
Fidelis Dionisalvi Parochus Sanctae Mariae de Justitieriis. Haec ibi; in quorum omniarum (sottinteso fidem)
has praesentes manu propria subscriptas, et Parochiali sigillo munitas, dedi.
Datum Bisiniani die 8 mensis Octobris 1826.
Valeat pro matrimonio Antonii Misciasci, et Catharina Capalbo.
Antonius Ferrari Parochus et Rector
Traduzione :
Faccio fede io sottoscritto parroco, e rettore della chiesa di S. Maria de’ Justitieriis di questa città di Bisignano d’aver controllato i libri dei defunti presso di me esistenti, e d’aver rinvenuto la seguente particola, vale a dire: il giorno 19 del mese di Febbraio, in Bisignano, Francesco Capalbo, a servizio altrui, guardiano di porci, marito di Teresa Russano, della sua età d’anni 40 circa, munito di tutti i sacramenti, in comunione di santa madre chiesa, rese l’anima a Dio onnipotente, e il suo cadavere condotto al tempio di San Domenico, nello stesso luogo fu inumato nel sepolcro della società del SS.mo Rosario.
E da cui Fedele Dionisalvi Parroco di S. Maria de Iustitieriis. Ciò qui, in fede delle quali cose tutte, queste presenti (cose) sottoscritte di propria mano, e munite di sigillo parrocchiale diedi.
Dato in Bisignano il giorno 8 del mesi di ottobre del 1826.
Valga per il matrimonio di Antonio Misciasci e Caterina Capalbo
Antonio Ferrari Parroco e Rettore
Inviato: mercoledì 7 ottobre 2015, 10:17
da Gianlu
giuliodugi ha scritto:Nell'attesa di ottenere la correzione del documento
Scusa se mi permetto di fare una osservazione, ma il verbo
ottenere mi sembra un po' fuori luogo nel nostro forum...
Qui si chiede.
Se poi qualcuno ha tempo, voglia e capacità di aiutare, bene.
Altrimenti, pazienza.
Anche la "
speranza di una pronta correzione" mi sembra un po' eccessiva...
Inviato: mercoledì 7 ottobre 2015, 10:51
da ciganasimona
Gianluca ma ti sei inacidito nel we a Torino? In fin dei conti: Domandare é lecito ... Rispondere cortesia!
Inviato: mercoledì 7 ottobre 2015, 23:01
da giuliodugi
Grazie Luca.p per aver cortesemente corretto ciò che avevo provato a scrivere riguardo la prima immagine.
Non volendo urtare la sensibilità di nessuno e non volendo passare per maleducato, non reitero la richiesta di correzione del testo relativo alla seconda immagine, ma resto pazientemente in attesa, come solo i veri genealogisti sanno fare.
Mi scuso con Gianlu, e con chiunque altro si sia sentito offeso, per aver utilizzato dei termini ritenuti "scortesi"

, ma quando qualcosa ti sta a cuore non sempre si ha la giusta cognizione dei termini utilizzati.
Comunque se qualcuno avesse
tempo, voglia e capacità
potrebbe anche aiutarmi.

Inviato: mercoledì 7 ottobre 2015, 23:27
da Kaharot
Luca.p ha scritto:nel sepolcro della società del SS.mo Rosario.
Solo una correzione gergale, sodalitas, nel senso ecclesiastico del termine, si traduce o sodalizio (che sarebbe la traduzione letterale) o, meglio, confraternita. Società, sempre nel gergo ecclesiale, è Societas (come ad esempio la Societas Jesu, la Società di Gesù cioè i Gesuiti).
Inviato: mercoledì 7 ottobre 2015, 23:38
da Luca.p
Sì, hai ragione, confraternita è senz'altro un termine più appropriato.
Inviato: giovedì 8 ottobre 2015, 8:40
da bigtortolo
Luca.p ha scritto:Sì, hai ragione, confraternita è senz'altro un termine più appropriato.
Nelle visite pastorali, ed anche nelle registrazioni dei defunti, i termini Società, Confraternita, Confraria e Compagnia vengono impiegati indifferentemente, sempre con lo stesso significato.
Inviato: giovedì 8 ottobre 2015, 9:04
da Kaharot
bigtortolo ha scritto:Società, Confraternita, Confraria e Compagnia vengono impiegati indifferentemente, sempre con lo stesso significato.
A livello canonico non sono la stessa cosa, Società e Compagnia sono usati per indicare talune aggregazioni di religiosi e sacerdoti, mentre Confraternita, Confratria e Sodalizio per indicare aggregazioni di laici o miste a scopo religioso.
Inviato: giovedì 8 ottobre 2015, 9:29
da Gianlu
giuliodugi ha scritto:Mi scuso con Gianlu, e con chiunque altro si sia sentito offeso
Non preoccuparti, non mi sono sentito offeso.

Mi era solo sembrato che i termini usati fossero un pochino fuori luogo.
Ma magari, come dice Simona, mi sono solo un po' inacidito. Che sia stato durante il viaggio?

Inviato: giovedì 8 ottobre 2015, 9:41
da bigtortolo
x Kaharot.
Allora vescovi e canonici convisitatori della diocesi di Vercelli ignoravano la sottile distinzione se, nel 1574, un decreto di visita riportava:
“La Compagnia (di S. Anna) proveda d’una pietra sacrata secondo la forma frà duoi mesi”
“Li Confratri di S. Anna providano d’un Missal Romano novo in folio et di doi libri delle compagnie delli riformati à milano como quello che hanno li Confratri di S. Marta”.
Mentre, nel 1606, la relazione di visita cita le “Societas Corporis Christi” , “SS.mi Rosarij” , “societas undecim millia virginum”, “Societas Sanctæ Martæ” e altre
O ancora, secondo la testimonianza di un associato alla Confraternita di S. Spirito: “sono statto Confrario della Confraria di questo luogo l’anno passato & intesi benissimo che il Curato prohibi a nome di Mons.re Vicario Gen.le che non si facesse la Cena solita della seconda festa di pentecosta sotto pena dell’ interdetto dell’entrar in chiesa, ma non intesi mai che fusse prohibito di dar da magnare ad altri pur chè non fossero invitati alla cena di quella sera, e così Io diede da magnare quelli tre giorni a tutti quelli che vennero indistintamente e ben vero che l’altri anni si accomprava un vitello di dieci rubbi et questo anno si e accomprato un solamente di sei rubi”
Etcetera...
Inviato: giovedì 8 ottobre 2015, 10:31
da Kaharot
Be sono tanti gli errori su queste cose che si riscontrano ancora nel '900, figuriamoci nel 1500. Bisogna considerare il fatto che il Codice di Diritto Canonico, come Corpus unico e ordinato nasce solo con Papa Benedetto XV, cioè nel primo ventennio del 1900, antecedentemente esisteva una raccolta di leggi varie, spesso contraddittorie (tra parentesi ancora oggi in alcuni ambiti sussistono alcune indicazioni contraddittorie, come ad esempio sulla liturgia), che venivano interpretate da luogo a luogo. C'è anche da dire che l'evoluzione delle lingue vernacolari dal latino è stata diversa al nord, al centro, al sud, per cui di fronte alla varietà di interpretazioni esistenti la lectio da preferire è quella romana, poiché a Roma si conserva la purezza del significato dei termini, dato che lì vi erano persone esperte di redigere atti ufficiali, che, quindi, dovevano conoscere e utilizzare i termini adatti.
Il fatto di dare significati diversi a uno stesso termine fu spesso causa di incomprensioni fra la Santa Sede e le diocesi.
Attualmente il Codice di Diritto Canonico (1983) chiama tutte le associazioni di fedeli "consociationes". Nel Codice del 1917, invece, esiste ancora il termine societas ma le definisce societates primariae.
Inviato: venerdì 9 ottobre 2015, 22:31
da giuliodugi
Terza immagine:
http://s26.postimg.org/rsr85gda1/182411 ... nia_Be.jpg
Chi mi corregge?
Trascrizione
estor ego subscriptus Thes.s hujus Cathed.s Bisinianen Civitatis, perquisivisse Re-
natorum libros pone nus et invenisse Seg.m particulam VZ Die septima M.s Febrauris
millesimi octingeniesimi Decimi 1810: Bisinianis Ego D. Humilis Caruso de licentia
[?] Parochi S. Andrea Apti, baptizavi infantem natam sub die quinta ejus-
dem m.s ex Antonio Berlingieri, et Maria Rosa Iaquinta conjug.s cui impo-
sita fuere nomina Maria Antonia: Matrina fuit Victoria Liguori, obste-
trix vero Antonia Ianni: et ad fidem E. Humilis Caruso.
Valeat pro matrim.o Antonii di Nardo, et Maria Antonia Berlingieri.
Datume Bisiniani die 2 M.s 9mbris 1824
Ego Aloisius Thesaureris Boscarelli fidem facio ut supra.
Visto da noi Sindaco
Fran.co Boscarelli
Traduzione
Attesto io sottoscritto Tesoriee della Cattedrale della città di Bisignano, ho perquisito
il libri dei nati rinvenendo la seguente particola, vale a dire: Il settimo giorno del mese di Febbraio
mille ottocento dieci, Bisignano, Io Don Umile Caruso, su licenza [?]
Parroco di Sant'Andrea Apostolo,ho battezzato una bambina nata il giorno cinque stesso
mese dai coniugi Antonio Berlingieri e Maria Rosa Iaquinta i quali le hanno imposto
il nome di Maria Antonia: madrina fu Vittoria Liguori, ostetrica
[vero?] Antonia Ianni. et a fidem E. Umile Caruso.
Vale per il matrimonio fra Antonio Di Nardo e Maria Antonia Berlingieri.
Bisignano giorno 2 del mese di novembre 1824
Io Luigi tesoriere Boscarelli faccio fede di quanto sopra.
Grazie per l'attenzione.