Emigrante in argentina nel 1927

Se desiderate ritrovare antenati o parenti emigrati all'estero nei secoli scorsi, postate qui i vostri appelli.

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Blackyb
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Emigrante in argentina nel 1927

Messaggio da Blackyb »

ciao,

Nell'attesa di risposte su altri rami, sto cercando di individuare il percorso del nonno del mio compagno, che è emigrato in Argentina (da solo) nel 1927, anno di nascita del terzo figlio (papà del mio compagno).
La persona è Ambrogio Moroni, che ho rintracciato sugli elenchi del cemla

Immagine

E' il secondo, 33 anni origine Bergamo.

In famiglia si dice che sia scappato di notte, abbandonando moglie e figli e che non si sia più saputo nulla di lui. Mi sono incuriosita quando al cimitero del paese, la lapide di famiglia (con moglie e figli) riporta il suo nome e l'anno di morte, 1944.
Il fatto che sugli elenchi del cemla sia riportato stato civile S (Soltero) mi dice che effettivamente sia scappato per una nuova vita. Mi sembra strano però che la moglie, venuta a mancare intorno al 1963, sia venuta a conoscenza della morte del marito avvenuta nel 1944.
Chi glielo ha detto? Come hanno rintracciato la moglie? E' davvero scappato o era partito per la terra promessa con l'intenzione di chiamare poi la famiglia?

Il mio grosso problema è che non so come continuare e dove cercare. Ho provato anche a scrivere ai contatti del cemla per capire se ma senza risultato. Familysearch ho provato a controllare elenchi passeggeri fluviali, elenchi decessi di quell'anno, le liste decessi e lapidi dei cimiteri, ma senza indicazione del posto dove si fosse stabilito, è un lavoro immane.

Qualcuno sa darmi qualche consiglio su dove iniziare la mia ricerca in Argentina?
C'è qualche percorso che posso fare per scoprire che fine ha fatto Ambrogio dopo essere sbarcato a Buenos Aires: dove si sia stabilito, se ha formato una nuova famiglia e qualche informazione più indicativa?
Quando vai in battaglia, ricordati dei tuoi antenati e dei tuoi discendenti. (Publio Cornelio Tacito)

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LeVit
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Re: Emigrante in argentina nel 1927

Messaggio da LeVit »

Sulle tracce da seguire in Argentina, non ho suggerimenti.
Cercherei intanto in Italia. Se sulla lapide c'è una data, la notizia era giunta in famiglia. Perciò cercherei in Comune se la morte è registrata e in base a quale documento. Forse un documento potrebbe essere arrivato dall'Argentina anche anni dopo ed essere fra gli allegati dell'Atto di morte.

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ziadani
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Re: Emigrante in argentina nel 1927

Messaggio da ziadani »

Posso raccontarti una vicenda emersa nel corso delle mie ricerche.

Tempo addietro sono riuscita a rintracciare una mia pro-pro cugina che mi ha raccontato, a grandi linee, la storia di sua nonna Pierina, sorella di ma nonna.
Nel 1902 Pierina sposa Pietro e nascono due figli.
Non deve essere un matrimonio felice, specie per "l'esuberanza" di Pierina.
Mel 1910 Pietro esce per comprare le sigarette e non se ne sa più nulla.
La moglie si unisce ad un nuovo compagno con il quale resterà tutta la vita.
E qui finisce il racconto della cugina.

In realtà, scavando nei documenti si Stato Civile, ho scoperto che Pierina sapeva bene che fine aveva fatto il marito tant'è che nel 1927 ottiene la trascrizione dell'atto di morte avvenuta in Argentina nel 1922.
Con quell'atto di morte riuscì a sposare il compagno di una vita, forse causa della separazione dal marito.
E la nipote non ne sapeva niente.

Segui il consiglio di vlepore47 e indaga bene al paese. Potresti trovare anche tu una sorpresa come quella che ho trovato io.
Non sempre le nonne dicevano tutto a tutti.

cannella55
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Re: Emigrante in argentina nel 1927

Messaggio da cannella55 »

Tutti "tabagisti" questi mariti!!!
Chissà se c'è anche qualche moglie, che ha approfittato dell'acquisto delle sigarette per darsi alla macchia...

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Blackyb
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Re: Emigrante in argentina nel 1927

Messaggio da Blackyb »

vlepore47 ha scritto:
martedì 1 marzo 2022, 16:12
Sulle tracce da seguire in Argentina, non ho suggerimenti.
Cercherei intanto in Italia. Se sulla lapide c'è una data, la notizia era giunta in famiglia. Perciò cercherei in Comune se la morte è registrata e in base a quale documento. Forse un documento potrebbe essere arrivato dall'Argentina anche anni dopo ed essere fra gli allegati dell'Atto di morte.
Se trovassi il documento potrei quindi risalire almeno alla zona Argentina dove è morto nonno Ambrogio per proseguire le ricerche. Ho idea di spedire mia cognata a chiedere in comune, vediamo cosa ne esce. Se qualcuno ha dritte sull'Argentina, ben vengano, non si sa mai che poi mi serva seguire altre strade

@ziadani: le storie che scopri sono sempre interessanti, ma non so davvero come fai a trovare tante informazioni. I miei parenti noti non sanno mai niente :D
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ziadani
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Re: Emigrante in argentina nel 1927

Messaggio da ziadani »

Blackyb ha scritto:
martedì 1 marzo 2022, 21:10
I miei parenti noti non sanno mai niente :D
I mie parenti sanno ancora meno dei tuoi, una che potrebbe sapere non mi vuole parlare per paura che si possa scoprire qualcosa di suo padre che è su tutti i libri di storia e che io ho scoperto da anni. Ho solo una cugina acquista che, amante anche lei della storia famigliare, ha assorbito tutto quello che le raccontava la suocera, sorella di mio nonno, e me lo ha trasmesso.

Comunque, per trovare queste notizie, e tante altre, ho sfogliato praticamente pagina per pagina lo Stato Civile di Torino, quello napoleonico e quello della cd Restaurazione (solo per i morti), cercando poi vecchi indirizzi comparandoli con quelli nuovi, edifici, vecchi proprietari di case e amenità del genere, facendo anche sopralluoghi, visite ed ispezioni. :reporter:

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Re: Emigrante in argentina nel 1927

Messaggio da ziadani »

Blackyb ha scritto:
martedì 1 marzo 2022, 21:10
I miei parenti noti non sanno mai niente :D
I mie parenti sanno ancora meno dei tuoi, una che potrebbe sapere non mi vuole parlare per paura che si possa scoprire qualcosa di suo padre che è su tutti i libri di storia e che io ho scoperto da anni. Ho solo una cugina acquista che, amante anche lei della storia famigliare, ha assorbito tutto quello che le raccontava la suocera, sorella di mio nonno, e me lo ha trasmesso.

Comunque, per trovare queste notizie, e tante altre, ho sfogliato praticamente pagina per pagina lo Stato Civile di Torino, quello napoleonico e quello della cd Restaurazione (solo per i morti), cercando poi vecchi indirizzi comparandoli con quelli nuovi, edifici, vecchi proprietari di case e amenità del genere, facendo anche sopralluoghi, visite ed ispezioni. :detective:

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Re: Emigrante in argentina nel 1927

Messaggio da ziadani »

A proposito di visite e ispezioni mi è venuto in mente questo aneddoto.

Una sorella di mio padre, in un giorno di luna buona, mi raccontò che da bambina (parliamo degli anni '30) passeggiava con mia nonna in Via Po, elegante via porticata costruita nel 1700 che da Piazza Castello conduce a Piazza Vittorio e quindi al Po.
Durante la passeggiata la madre le disse "Vedi Mariuccia, qui la famiglia di tua nonna ha avuto per tanti anni un negozio di antiquariato".
Dove fosse questo negozio non si sapeva e la zia, ormai ottantenne, non si ricordava nemmeno più a quale altezza della strada le venne data questa informazione.

Scandagliato internet senza risultato, passavo all'Archivio Storico della Città di Torino sfogliando, su microfilm, infinite pagine delle Guide Commerciali e Amministrative Paravia senza trovare nessun indizio neppure lì.
Sono quindi scattati i sopralluoghi, cortile per cortile, portone per portone.

A farla breve, dopo tanto peregrinare ho finalmente scoperto che i nonni della mia bisnonna e poi i suoi genitori, tra il 1803 e il 1876 hanno avuto una latteria in Piazza Vittorio, inizialmente nell'esedra dove ora c'è un celebre ristorante e poi sul lato sinistro della piazza.
Con l'antiquariato niente da fare, solo leggende famigliari.

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Re: Emigrante in argentina nel 1927

Messaggio da cannella55 »

Per l'Argentina ho ricevuto informazioni solo dai parenti recuperati tramite lettere spedite a chi aveva il mio cognome, tanti anni fa non c'era Facebook e poi più recentemente con Facebook.
Sapendo, che un fratello di mio nonno aveva una attività commerciale, ho contattato la camera di commercio del luogo dove sapevo vivesse, scoperto tramite i racconti di un cugino.
Non ho trovato collaborazione da tutti, soprattutto a causa di vecchie ruggini famigliari.
Quelli di mia mamma ho fatto fatica a convincerli, che questa cugina piovuta dal cielo non voleva niente, se non storie e date....
Quelli di mio papà sono stati immediatamente accoglienti ed affettuosi.
Ho solo una storia particolare, che mi hanno raccontato altri cugini: pare e dico pare, che la immensa fortuna fatta in Argentina fosse dovuta alla frequentazione con Evita Peron ed il marito.
Evita era nata, povera, nel loro stesso quartiere e la conobbero da ragazzina.
Non so se sia vero,ma sicuramente la loro vita è ancora oggi molto agiata.
Nessuno ne vuole parlare.
Da parte paterna niente di così avventuroso: secoli sempre nello stesso paese, una noia mortale.
Per quanto mi riguarda, le storie raccontate da mio padre, poche, hanno avuto un riscontro documentale e sono state confermate nel corso del tempo.
Restano ancora alcuni misteri,ma non penso, che riuscirò a venirne a capo, della mia famiglia non è più in vita nessuno.

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Blackyb
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Re: Emigrante in argentina nel 1927

Messaggio da Blackyb »

ziadani ha scritto:
martedì 1 marzo 2022, 21:36
Comunque, per trovare queste notizie, e tante altre, ho sfogliato praticamente pagina per pagina lo Stato Civile di Torino, quello napoleonico e quello della cd Restaurazione (solo per i morti), cercando poi vecchi indirizzi comparandoli con quelli nuovi, edifici, vecchi proprietari di case e amenità del genere, facendo anche sopralluoghi, visite ed ispezioni. :detective:
E' un pezzo che mi manca, quello di cercare per indirizzo, anche se me li salvo sperando di avere accesso prima o poi a qualche mappa catastale. Forse dovrei per tanti antenati, mettermi di impegno e cercare in base agli indirizzi. Sul mio paese ad esempio, in 34 anni di atti online
ziadani ha scritto:
martedì 1 marzo 2022, 21:58
A farla breve, dopo tanto peregrinare ho finalmente scoperto che i nonni della mia bisnonna e poi i suoi genitori, tra il 1803 e il 1876 hanno avuto una latteria in Piazza Vittorio, inizialmente nell'esedra dove ora c'è un celebre ristorante e poi sul lato sinistro della piazza.
Con l'antiquariato niente da fare, solo leggende famigliari.
:D Una latteria antiquaria :D.
cannella55 ha scritto:
mercoledì 2 marzo 2022, 9:03
Da parte paterna niente di così avventuroso: secoli sempre nello stesso paese, una noia mortale.
Per quanto mi riguarda, le storie raccontate da mio padre, poche, hanno avuto un riscontro documentale e sono state confermate nel corso del tempo.
Restano ancora alcuni misteri,ma non penso, che riuscirò a venirne a capo, della mia famiglia non è più in vita nessuno.
Ti capisco. Dalla parte di mio padre perlomeno devo avere un pò di fiuto per ricercare i percorsi, dalla parte di mia madre invece, sono sempre stati tutti qui, stesso paese, stessi nomi, stesse famiglie che si incrociano e davvero pochissimi emigrati, anche solo nella provincia. Credo che la storia più interessante che posso trovare è di quando i due bisnonni materni andavano all'osteria e le mogli andavano a riprenderli. Quello che faceva il becchino era puntualmente a fare a botte con qualcuno e lei doveva schivare bicchieri che volavano, mentre l'altro doveva essere portato a peso a casa, perlopiù dalla moglie, che a quanto mi hanno detto era una specie di corazziere in gonnella che incuteva timore.

Recentemente, dal lato paterno, ho individuato un lontano antenato che perì nel naufragio della barca da lui capitanata. Me lo sono tenuta da parte per approfondire. Probabilmente era capitano solo di un piccolo peschereccio, però la parola 'capitano' mi ispira nell'approfondimento :D
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