Atti del XVII Sec.della mia famiglia

Hai fotografato un documento in latino ma non riesci ad interpretarlo o tradurlo? Posta qui l’immagine e ti aiuteremo.


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Degus
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Atti del XVII Sec.della mia famiglia

Messaggio da Degus »

Buongiorno a tutti,
purtroppo non ho molta dimestichezza con il tipo di scrittura (anche se qualcosa intuisco) ma, ben più grave, non ne ho affatto con il latino (eccettuato quello più semplice dei vari atti di "stato civile"), pertanto mi trovo costretto a ricorrere alla vostra disponibilità!
Allego foto di un atto notarile relativo a Paola figlia del mio avo Silvestro Sabucci.

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Magari poi con il tempo aggiungerò gli altri!

Grazie mille a tutti
Diego 1979» Massimo 1955» Italo 1929» Giuseppe 1881» Teodoro 1850» Francesco Saverio 1821» Luigi 1786» Filippo 1756» Pietro Paolo 1731» Francesco 1703» Generoso 1675» Carlo 1615» Silvestro ~1580» Gio Domenico ~1550» Francesco Antonio ~1520

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bigtortolo
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Messaggio da bigtortolo »

In nome del Signore amen. Essendo stato e sia che il fu sig. Silvestro Sabbucci, nel suo ultimo testamento, dopo il quale morì, rogato dal fu sig. Giovanni Paolo Salvato, pubblico notaio di Tivoli il giorno 18 Marzo 1622, a cui si faccia referimento, se necessario, tra le altre cose legò alle sig.re Paola e Margherita sue figlie, 1500 scudi per ciascuna, con ciò che morendo il signor Silvestro gli succedano i suoi figli maschi e che le sorelle non possano pretendere altro, avendo già avuto, sposata, la detta Paola beni stabili del valore di 1500 scudi, e in caso fosse trovata nubile la detta Margherita altra sorella da questo è che l’anno dalla nascita di nostro Signore Gesù Cristo 1633, prima indizione, giorno 7 di Febbraio, per pontificia autorità di papa per divina provvidenza Urbano X nel (suo) ottavo anno di pontificato, davanti all’illustre e (...) sig. Giovan Battista Rometto (......) giudice della molto illustre citta di Tivoli, in surrogazione dell’assente giudice Andrea Furinari, sedente per tribunale su di una seggiola di legno ornata di cuoio rosso, eletta per suo idoneo tribunale, astani notaio e testi infrascritti, convenuti i sig.ri Antonio d’anni 24, Francesco d’anni 22 e Carlo d’anni 18, fratelli germani figli ed eredi del fu Silvestro, che con decreto e autorità di detto giudice surrogante e la presenza, consenso, volere e autorizzazione dell’illustre sig. Domenico Iannuti fu Marco (.....) e di Marco Antonio Fucci di Tivoli (.....), asserenti ed affermanti essi non avere alcun interesse nel presente instrumento, rinuncianti i predeti fratelli ai benefici della minore età (....), spontaneamente e in ogni miglior modo costituiscono e assegnano per dote di detta Margherita 1500 scudi in tanti beni stabili, ovvero un apezza di terra arativa della capicità di 4 rubbi e mezzo circa ( seguono altre pezze di terra con relativi confinanti, di Paola non si fa più menzione)
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Degus
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Messaggio da Degus »

Grazie mille Bigtortolo.....quindi non ci avevo capito niente!

Grazie mille, spero di non disturbare troppo nel inserire ogni tanto qualche altro atto.
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bigtortolo
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Messaggio da bigtortolo »

A pagina 34, tra i coerenti delle terre date in dote a Margherita, compare un altro Sabbucci: il dominus Gaspare.
Vittore

Degus
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Messaggio da Degus »

Grazie, in un altro atto ho trovato che era il cugino del padre Silvestro.
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Degus
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Messaggio da Degus »

Buonasera,
potreste aiutarmi con questo nuovo, si fa per dire, atto del 1633?

Grazie

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Messaggio da bigtortolo »

E’ una restituzione di dote fatta dai cognati di Urania Mancini in seguito alla morte del marito.

27 Maggio 1633, Indizione I.
L’illustre Urania Mancina vedova del fu “dominus” Silvestro Sabbucci di Tivoli la quale, come da atto rogato il 7 Febbraio di assegnazione e restituzione della dote a essa fatta dagli illustri signori Antonio, Francesco e Carlo fratelli e figli di Silvestro, dove appare che Urania fu messa in possesso di un orto sito in Tivoli, contrada Castel Vecchio, luogo detto Verbe(?), vicino ai beni del sig. Pietro Paolo de Angelis, la via pubblica da 2 lati, facendola entrare in detto orto, comminandovi e fermandosi, aprendo e chiudendo il cancello, raccogliendo ramoscelli di piante e viti e compiendo altri atti soliti farsi in simili situazioni, dopo di che Urania disse di voler accettare per se l’orto, presenti i testi Giacomo fu Curzio Giacomini di Tivoli e Rinaldo Zannella fu Giovanni Maria di Imola.
Subito dopo Urania costituisce sui certi e indubitabili procuratori il molto illustre signore Domenico Iannucci, il sig. Costante (...) e Antonio suo figlio, i quali, sempre per restituzione di dote, prendono possesso di:
- un censo annuo di 22 scudi e mezzo dovuto dagli eredi di Giovanni Antonio Mavilia e Cecilia sua sorella, o dagli aventi causa da essi, censo imposto su un orto in luogo detto la Cortilella, orto che un tempo era del fu Vincenzo Mancini, confinate con Ilario Cocanari e altri
- un uliveto in luogo detto Carciano, confinanti Andrea Picchi, eredi del fu Vincenzo Mancini e la via pubblica

L’atto prosegue ( foglio 204, foto un po’sfocata) con la costituzione di Giovanni (...) di Tivoli, conduttore del predetto orto che, avuta notizia della presa di possesso di Urania, assente ma rappresentata dia procuratori, la riconosce per padrona e signora di detto orto.

Il foglio 204, pag. dx gli altri compiono la stessa operazione di riconoscimento.

L’ultima pagina contiene le solite formule di garanzia.
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Messaggio da Degus »

Grazie mille bigtortolo, come sempre velocissimo e con una grande disponibilità.

Ti sembra possibile che tale Vincenzo Mancini fosse il padre di detta Urania? Mancina forse era il femminile di Mancini, o non è possibile?
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Messaggio da Degus »

Ovviamente, senza nessuna fretta, ma vorrei capire cosa sono i due atti di seguito

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(nella seconda foto mi riferisco al secondo atto)

erano in un registro che ho interpretato del Tribunale vescovile...però magari è tutt'altro.
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Messaggio da bigtortolo »

1) Il documento non fa cenno alla paternità di Urania; certo è che il cognome del fu confinate è lo stesso.
2) Mancina= Mancino/i al femminile.


I. Gerolama Migliore nomina suo procuratore l’illustre sig.re Filippo Sabbucci per ogni causa mossa o da muovere.

II. Pietro Paolo, Filippo, Generoso e Gerolamo Sabbucci, fratelli germani e la loro madre, congiuntamente e separatamente e gli altri loro parenti Antonino Lilio e Cristoforo (....) il giorno 1° corrente prendono e sono in pacifico possesso dei beni sottoscritti, esenti da ogni onere....
Vittore

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