atto di morte

Hai fotografato un documento in latino ma non riesci ad interpretarlo o tradurlo? Posta qui l’immagine e ti aiuteremo.


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misha
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atto di morte

Messaggio da misha »

Ciao. mi potete aiutare nella traduzione di questo atto di morte ? Forse riferito a un bambino ? nato prematuro? grazie
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chiara63
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Messaggio da chiara63 »

Non riesco a decifrare tutte le parole, ma mi pare di capire che si tratti di un bambino morto in seguito ad un trauma avvenuto in gestazione o durante il parto. Si parla di una massa e di un grumo (di sangue) nell'utero che lo avrebbe danneggiato.

Strategico8
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Messaggio da Strategico8 »

Anche io non riesco a tradurre bene, purtroppo. Mi sembra di capire che il bimbo avesse un anno ma che era nato con un tumore che, mi pare di capire, lo ha lasciato pelle e ossa. Ma forse ho tradotto male e il povero Pietro era una piccola creatura deforme. Molto triste questo atto.
Luca (1987)< Mauro (1955)< Mario (1928)< Giuseppe (1893)< Antonio (1858)< Pietro (1820)< Antonio (1774)< Francesco (1744)< Antonio (1707)< Giovanni Battista (1680)< Francesco (1645 c.)< Antonio (1602 c.)< Giovanni (ante 1563) < Giacomo (ante 1529)

chiara63
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Messaggio da chiara63 »

Sì, potrebbe anche essere che è stato malato sin dalla nascita e che è morto ad un anno ("per annum") in seguito a questa malattia congenita.

sonia67
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Messaggio da sonia67 »

Sono riuscita a tradurre tutte le parole, e darle forse un senso, pero non mi quadra il nome di questa persona all'inizio.
La mia interpretazione:
...cum per annum remore (o tumor(e)?) in utero sanie..."
....subito dopo che per un anno in utero marcito rimasto, sconvolgente fu quando finalmente partorito? o trapassato?, pelle e ossa come noi abbiamo potuto vedere, mori alla quarta notte circa ..." (in questo caso sarebbe un bambino rimasto oltre al tempo normale di gestazione) e questa è l'opzione più consona.

quello che mi chiama la attenzione e mi fa dubitare,
all'inizio dice: Pietro (o Pietra?) Fostinotti detto Zanotti, (o Pietro Zanotti detto Fostinotti) era allora un adulto?
sul paragrafo più avanti dice che ha ricevuto la "estrema unzione", ma che io sappia questa viene data solo se la persona ancora ragiona ed e vivo, altrimenti se da solo la benedizione.
(non se da a un bambino se non ha ancora l'età della ragione)
e ancora "P.E. et extrema unctionis".... dovrebbe essere "preghiera, eucaristia, e estrema unzione"
la quale rafforza la teoria che fosse un adulto, e allora la descrizione corrisponderebbe alla malattia subita.
Che ne pensate?

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ery1
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Messaggio da ery1 »

Buongiorno,
Secondo me è come dice Sonia: si tratta dell'atto di morte di un tale Pietro, un uomo adulto che aveva un'ulcera nel ventre.
Letteralmente utero è sinonimo di ventre.

Erica
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bigtortolo
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Messaggio da bigtortolo »

Sono d'accordo con Erica:

Petrus Zanotti dictus Fostinotti filius Bartholomei cum per annum ex tumore in utero sanie manente vexatus esset, tandem praeter pellem et ossa cum constare non videret, obiit hora quarta noctis circiter, sacramentis Poenitenitiae Communionis, et extreme unctionis rite susceptis rite susceptis, sepultusque fuit in coemeterio huius Praeposituralis Ecclesiae

Pietro Zanotti detto Fostinotti, figlio di Bartolomeo, essendo stato tormentato per un anno dall’umore corrotto del tumore al ventre, oltre a pelle e ossa tanto che non si poteva andare a vedere, infine morì all’ora quarta di notte, ricevuti i sacramenti della penitenza, comunione ed estrema unzione, e fu sepolto nel cimitero di questa chiesa prepositurale.
Vittore

Strategico8
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Messaggio da Strategico8 »

Poverino :(
Il sacerdote forse scrisse tutto questo per pietà. Per certo alcuni indugiavano in descrizioni e dettagli, mentre altri no.
Luca (1987)< Mauro (1955)< Mario (1928)< Giuseppe (1893)< Antonio (1858)< Pietro (1820)< Antonio (1774)< Francesco (1744)< Antonio (1707)< Giovanni Battista (1680)< Francesco (1645 c.)< Antonio (1602 c.)< Giovanni (ante 1563) < Giacomo (ante 1529)

chiara63
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Messaggio da chiara63 »

Che strano l'uso di "uterus" come sinonimo di ventre: devo dire che, riferito ad un essere umano non l'ho mai trovato (riferito ad animali sì, ma pochissime volte).

OT: visto che si parla di sepolture, vorrei sottoporvi un mio dubbio: negli atti di morte mi capita di trovare che il defunto viene sepolto "in comune cemeterio", altre volte "in comune sepulcro". Sono da intendersi come sinonimi o, ahimè, la seconda espressione si riferisce alla "fossa comune"?
(misha scusa se uso il tuo thread per la mia domanda)

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bigtortolo
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Messaggio da bigtortolo »

Non ho mai trovato accenni a fosse comuni, nemmeno nel 1704, anno dell’ultimo assedio alla fortezza di Vercelli, allorquando i gallispani bruciarono mulini, cascinali, abitazioni e compirono ogni sorta di violenze, tanto che morirono 400 paesani contro la media annua solita di una cinquantina (ma qui è possibile che qualcuno sia finito in fosse comuni, specie i soldati assedianti defunti).
Anche nelle visite pastorali si parla delle sepolture, ma mai di fosse comuni.
Pertanto io penso che sepolcro comune e cimitero comune siano da intendere come sepolture non private quali confraternite, Gentilizie etc.

Nel 1773 il prevosto di Asigliano relazionava:
“Del Cimiterio, o Sepolture
Per il passato vi era il Cimitero aperto, che circondava tutta la chiesa, e le ossa de morti si riponevano in una Capella attigua alla chiesa, e in detto cimiterio si seppelliscono ancora alcuni particolari che vogliono essere incassiati; presentemente da tre anni sono si è comprato un sito vicino alla chiesa, e si è fatto un novo cimiterio chiuso con l’approvazione del fu Monsig.e Solaro e la chiesa è nelle mie mani; e vi è in mezzo di detto cimiterio una Croce di legno, e si spera di farne erigere una di ferro collocata sopra di una colonna di pietra, ed è stato detto cimiterio chiuso da me benedetto previa la facoltà ottenuta dal fu Monsig.e Solaro, come consta per decreto spedito li 7 novembre 1767 sottoscritto Stefano Gentile Vicario Generale. Soltanto nella chiesa Parrocchiale vi sono sepolture, e sono n° nove, ed una nella Sacrestia per li signori religiosi, quelle poi che sono nella chiesa, e nella navata di mezzo le prime due vicino alla porta grande sono della Ven.da Confraternita di S. Marta, ed in una di esse si seppelliscono li Confratelli, nell’altra le Consorelle di detta Confraternita
In mezzo alla navata di mezzo avanti il pulpito vi sono altre due sepolture della compagnia del SS. Sacramento, nelle quali si seppelliscono quelli che si lasciano.
Appresso poi li gradini della balaustra che chiude il Sancta Sanctorum vi è una sepoltura, la quale è propria di alcune famiglie di questo luogo.
Vi sono poi in un'altra navata latterale dirimpetto al altare di S. Orsola due altre sepolture, nelle quali si seppelliscono li fanciulli che non sono giunti all’età di anni sette; tutte queste sepolture sono ben chiuse, e non servono d’inciampo alcuno, e sono tutte discoste dalle predelle degli Altari. “
Vittore

chiara63
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Messaggio da chiara63 »

Grazie bigtortolo, allora il parrocco intende semplicemente il cimitero "comune". Anche a me pareva un po' strano che ci fosse una fossa comune, ma ho pensato (visto l'uso dei due termini diversi da parte dello stesso parroco) che in alcuni casi, i più poveri tra i poveri magari, non avessero neppure diritto ad una sepoltura "singola". Meglio così, sarebbe stato molto triste.
Grazie ancora!

misha
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Messaggio da misha »

Grazie per l'aiuto e il chiarimento. Avevo il dubbio se fosse un bambino dalla parola grembo o un adulto. grazie ancora

sanmarcello
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Messaggio da sanmarcello »

Al mio paese, esiste ancora il "cimitero vecchio" è stato il primo luogo di sepoltura individuato dopo l'editto Napoleonico di divieto di sepoltura nei luoghi di culto. È una costruzione pensato come una chiesa a tre navate priva di copertura, nella navata centrale e nelle navatelle si trovano le lapidi private, mentre al centro si trova una grande lapide, che serviva a fossa comune.

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