Da Liber Mortuorum anno 1585 (Caserta)

Hai fotografato un documento in latino ma non riesci ad interpretarlo o tradurlo? Posta qui l’immagine e ti aiuteremo.


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libero7
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Da Liber Mortuorum anno 1585 (Caserta)

Messaggio da libero7 »

Buongiorno.
Chiedo un aiuto per la trascrizione e la traduzione di questa nota sul Liber Mortuorum della Parrocchia di San Vito Martire di Villa d'Ercole (Caserta) risalente al 1585 e riguardante un mio (presunto) avo, Francesco Casalena. Mi interessa soprattutto la terza riga, laddove viene citato il Marchese di Bellante. Presumo che questo Francesco fosse in qualche modo legato alla corte degli Acquaviva (ramo casertano) che intorno alla metà del Cinquecento, e per circa un secolo, ebbero (anche) il titolo di Marchesi in Bellante, in Abruzzo. Dal momento che proprio a partire da quei decenni i miei avi comparvero a Bellante(Teramo), presumo che potessero essere stati inviati lì dagli Acquaviva, e sto cercando riscontri al riguardo.

Immagine

Grazie a chi vorrà aiutarmi.

DI seguito il mio tentativo di trascrizione:
Don Franciscus Casalena homo fere septuagenarius, ante trigesimus annus morbem virum caduxit; deinde eu aulicam vita esset settatus m Cobivye (?) H.ani Marchionis Bellanti: fu p..u desevuirut (?), existens a secretis seu Cancellarius eius: deinde dia vettigalia illius bactanus: ac mercatura exercendo factus est (...)
P.S.: nel 1585 il Marchese di Bellante (e conte, poi principe di Caserta) era Giulio Antonio Acquaviva, succeduto nel 1577 a suo padre Baldassarre

AleSarge
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Re: Da Liber Mortuorum anno 1585 (Caserta)

Messaggio da AleSarge »

Un atto molto particolare, che riporta anche un po' di biografia del defunto che credo ti sarà molto utile.

Don Franciscus Casalenius homo fere septuagenarius, ante trigesimum annum inopem vitam traduxit deinde cum aulicam vitam esset settatus in cohorte Illustrissimi Marchionis Bellanti cui primo deservivit existens? a secretis seu cancellarius eius deinde omnia vettigalia illius tractans ac mercaturam exercendo factus est dives, quo iure, quave iniuria, uti aiunt, infelix post prandium in die sabbati ad vigesimam horam repentino morbo correptus continuo amisit loquelam confestim accersitus, accessi ad suas aedes, offendi eum iacentem in lecto, feci generalem confessionem, illi misello nam loqui non poterat, coepi commendare animam omnipotenti Deo ad primam noctis horam, eum perunxi cum nonnullis scholaribus ecclesiae et reverendo Don Gaspare Russo. Mane sequente, qui fuit dies dominicus, summo mane de novo commendavi eius animam fere horas duas post modum post prandium usque ad vicesima horam commendando eius animam omnipotenti Deo vita defunctus est, nullo pacto potuit comunicari.

Don Francesco Casalena, uomo quasi settantenne, condusse una vita povera fino ai trent'anni, poi una vita agiata essendo al seguito dell'illustrissimo marchese di Bellante, che servì fedelmente dapprima gestendo i suoi affari privati come suo cancelliere poi amministrando le sue rendite, e praticando il commercio diventò ricco, a diritto o a torto, come si dice. Lo sventurato dopo pranzo il giorno di sabato all'ora ventesima, colto da una malattia improvvisa, immediatamente perse la capacità di parlare, io, subito chiamato, andai a casa sua, lo trovai che giaceva nel letto, gli diedi l'assoluzione generale (il poveretto non era infatti in grado di parlare), iniziai a raccomandare l'anima a Dio onnipotente alla prima ora della notte, gli diedi l'unzione, con alcuni scolari? della chiesa e il reverendo don Gaspare Russo. La mattina seguente, che era domenica, di buon'ora di nuovo raccomandai la sua anima per quasi due ore e poi dopo pranzo fino all'ora ventesima, raccomandando la sua anima a Dio onnipotente morì; in nessun modo poté ricevere la comunione.
Alessio 1999 < Marco 1968 < Amelio 1924 < Umberto 1895 < Giuseppe 1863 < Serafino 1823 < Tommaso 1790 < Pietro 1765 < Bartolomeo 1725 < Domenico 1693 < Bartolomeo 1660 ca. < Domenico 1630 ca. < Giovanni 1600 ca.

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Re: Da Liber Mortuorum anno 1585 (Caserta)

Messaggio da libero7 »

AleSarge ha scritto:
sabato 10 dicembre 2022, 16:09
Un atto molto particolare, che riporta anche un po' di biografia del defunto che credo ti sarà molto utile.
Grazie, direi che è fondamentale, non solo utile.

Ero parecchio fuori strada con la trascrizione... :roll:

LUIGIRUSSO007
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Re: Da Liber Mortuorum anno 1585 (Caserta)

Messaggio da LUIGIRUSSO007 »

Maurizio, credo che le tue ipotesi cominciano a trovare conferme.
Francesco probabilmente si trasferì a Bellante con la famiglia e uno dei suoi figli può aver dato inizio al ramo Casalena abruzzese.

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libero7
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Re: Da Liber Mortuorum anno 1585 (Caserta)

Messaggio da libero7 »

LUIGIRUSSO007 ha scritto:
domenica 11 dicembre 2022, 16:43
Maurizio, credo che le tue ipotesi cominciano a trovare conferme.
Francesco probabilmente si trasferì a Bellante con la famiglia e uno dei suoi figli può aver dato inizio al ramo Casalena abruzzese.
Sì, Luigi, penso anch'io di essere sulla strada giusta. L'Alessandro Casalena che ritrovo citato in una pergamena a Bellante datata 1558 è certamente lo stesso che compare nel Liber Mortuarum di Ercole di Caserta, il suo decesso è datato 1581. Non so in che rapporti di parentela fosse con Francesco, probabilmente erano fratelli.
Nel volume “Memorie istoriche ed ecclesiastiche della città di Caserta” di Crescenzo Esperti viene citato Alessandro Casalena (“magnificus Alexander Casalino de Caserta”) nella scrittura di fondazione di un convento voluta da Giulio Antonio Acquaviva, marchese di Bellante. La data è il 1575. E nelle pergamene di Bellante Alessandro è citato all'interno del beneficio della chiesa di S. Lucia, in un ruolo che pare essere quello di supervisore dei lavori di restauro.

E' probabile che più esponenti della famiglia siano stati inviati in Abruzzo dagli Acquaviva come uomini di fiducia, anche in tempi diversi. Alessandro e Francesco sono poi tornati a Caserta, ma qualcun altro (forse un loro figlio o nipote) si è fermato a Bellante, e ha dato origine al ramo da cui discendo io e tutti i Casalena sparsi per il mondo.

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