atto fine '500

Hai fotografato un documento in latino ma non riesci ad interpretarlo o tradurlo? Posta qui l’immagine e ti aiuteremo.


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posilino
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atto fine '500

Messaggio da posilino »

Ciao a tutti,
gentilmente avrei bisogno di un altro aiuto.
Si tratta di un atto abbastanza lungo (in realtà sono 2/3 atti di seguito) di cui vorrei comprendere il testo.

Rendendomi conto di non potere approfittare della vostra immensa disponibilità, chiedo solo che mi venga spiegata la storia. Cosa fanno questi personaggi e in quali intrighi si ritrovano?


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Grazie molte!

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bigtortolo
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Messaggio da bigtortolo »

Si tratta della cessione di terreni fatta per saldare debiti.
Se bastano queste infomazioni...

Foto 1
1586, indizione 14ma, mercoledì 2 ottobre, sotto la loggia del comune, presenti il magnifico signore Francesco de Mutij del fu Francesco cittadino veneto (o di venezia), il quale è creditore della Podesteria e il magnifico signore Giacomo uno dei signori fratelli chiedono denari «collumelarijs» della stessa podesteria.
Viene data l’autorità a Sebastiano Planura, Vendramino Pasquali «collumelarijs» e Francesco Artici in luogo di Giovanni Maria colono dei predetti magnifici signori fratelli, di ricondursi (se reducendo) con i detti fratellio con uno di loro, e di fare un patto nella miglior forma possibile

Foto 2
I deputati si recarono in casa delo spettabile sig. Lauro Ritio loro sindaci, dove fecero i conti con il sig. Giacomo tanto per il credito capitale, per il quale è finito il tempo, quanto per i denari presi a prestito; la podesteria fu trovata debitrice di 1229 ducati a ragione di (valuta inferiore al ducato) pe ogni ducato. I deputati,non avendo il comodo di sborsare la cifra, convennero di stare al beneplacito del magnico sig. Giacomo. Lo stesso giorno fu richiesto a Sebastiano dal magnifico signore Giovanni Battiasta, uno dei frati, cautela secondo la promessa. Quindi Sebastiano, costituito davanti al notaio, a nome suo e degli altri colleghi, promette di far ratificare la vendita a Giovan Battista de Mutis di 30 campi a pertiche di Treviso di terra arativa, piantalata e con viti, al momento condotta da Matteo Pozzano, confinante la via pubblica, terre di spettanza della stessa podesteria e i fratelli de Mutis, e l’alveo detto la Magnadola
Vittore

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posilino
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Messaggio da posilino »

Molte grazie!
Mi bastava una traccia. Ora posso proseguire. Qualora avessi dubbi su qualche parola vi chiederò il riferimento puntuale.

I campi sono 30 o 300?
Si legge qualcosa come "trigenta"

dalla foto1

...data fuit autorità d omnibus notis ser Sebastiano Planura, ser Vendramino Pasquali collumelarij et ser Francesco Artici loco Joannis Maria Zoia ____ collega, ex eo quia est collonis predetti Magnifici Domini fratelli....
Potrei sapere in dettaglio se
- i quattro personaggi sono tutti coloni dei signori Muti?
- Francesco Artico(i) è apparentemente chiamato in causa al posto di Giovanni Maria Zoia?
- collumelarijs che significa?

Grazie!
Leggerò anche il seguito per capire qualcos'altro.

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bigtortolo
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Messaggio da bigtortolo »

Foto 3
Contiene il solito formulario delle vendite; al secondo foglio, dopo che Sebastiano venditore obbliga al compratore tutti i suoi beni a garanzia dell’accordo, compaiono «illico» (subito dopo e allo stesso luogo) Silvestro Granza, Sebastiano Targa e Luigi da Elisabetta quali testi nella prosecuzione dell’atto in cui G. Battista compratore a nome suo e dei fratelli, da in affitto (a livello) per 5 anni..

Foto 4
....con il solito patto di migliorare e non peggiorare i terreni, a Sebastiano, che dovrà pagare ai fratelli de Mutis sei ducati per centenaro, valutati a x per ogni ducato ogni anno.
Il contratto livellario avrà inizio il 7 prossimo settembre, con patto che il conduttore possa liberarsi prima dei 5 anni sborsando ai de Mutis 1229 ducati oltre al fitto annuo decorso.
Il 20 novembre, presente Francesco de Artico, si legge e approva l’instrumento di livello

Ultima
Il 22 novembre Vendramino e Pasquale ascoltano il tenore dell’instrumento fatto prima da Sebastiano Planura, che fu loro letto assieme a un instrumento di livello
I due approvano, ratificano e si obbigano tutti i loro beni al rispetto di quanto contenuto negli atti.
Sono presenti per testimoni il «dominus» Gerolamo Saccardo e il «dominus» Giulio Pirovano


Collumerarius forse viene dal verbo “colo” = lavorare, coltivare.
Vittore

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bigtortolo
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Messaggio da bigtortolo »

Il periodo interessante è questo:

... qui cognoscendo predictos Magnificos Dominos fratres ius habere petierunt terminum ad reducendum eorum consilium de duodecim causa denarios ipsos inveniendi quo congregato usque sub die 21 mensis septembris data fuit autoritas d(?) omnibus votis ser Sebastiano Planura, ser Vendramino Pasquali collumelarijs et ser Francisco Artici loco ser Joannis Marie Zoia t(e)rtij collegae ex eo quia est collonus predictorum magnificorum dominorum fratrum se reducendo cum dictis magnificis dominis fratribus, vel cum uno ipsorum, et cum pacto faciendi, nec non se debitores vocans, et omnis debitas cautelas faciens prout eis melius visu....


dove Francesco Artici figura quale sostituto del terzo socio Zoia («tertij collegae»), quindi non è soggetto attivo nell’atto.

Prova col Du Cange per la parola «collumerarius», credo comunque che significhi coltivatore; anche la podesteria dei de Mutis è detta «Collumeraria», quasi fosse una masseria...

Triginta= 30
Tricentum=300
Vittore

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posilino
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Messaggio da posilino »

Molte grazie del lavoro!

Quindi il ruolo di francesco artici è quello di garante?

Ora vorrei proporti un altro atto dello stesso periodo (davvero brevissimo) per capire nuovamente il suo ruolo. Sempre garante oppure semplice testimone?

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Grazie

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bigtortolo
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Messaggio da bigtortolo »

Dopo la promessa di pagamento, subito dopo (illico) ser Francesco de Artico, abitatore «sub regulatum Novoleti», davanti ai testimoni e al notaio, si costituisce «ad preces et instantiam» del predetto Giovanni Antonio, «privilegium et principalem solutorem» di tutte le cose di cui sopra.
In pratica fa da fideiussore.

Nel caso di prima l’Artico sostituiva semplicemente lo Zoia, in qualità di suo agente/rappresentante.
Ora invece fa da garante per un certo debito da pagare da parte di altri.
Vittore

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posilino
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Messaggio da posilino »

Immensamente grazie!
Ultimo atto: bisogna vederci chiaro :)

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ser Hieronimus ab acqua q ser Jacomi per se et heredi accepit s.v. dan? et solven? ser francesco di articcis Lire 43 et Soldi 8 .... amontare? unius ique di filo bixo di anis octo in circa ... sacco di ossi

Gentilmente vorrei sapere le seguenti parti:
- che significa s.v.?
- dand e solvend?
- il filo grigio di anni 8 non capisco se è materiale da sartoria
- si può avere la spiegazione della seconda parte? un sunto che faccia capire come si accordano le parti

molte grazie ancora

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bigtortolo
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Messaggio da bigtortolo »

...ser Hieronimus ab acqua quondam ser Jacobi (.....) per se et suos heredes accepit s.v. dandum et solvendum ser Francesco di Articcis Libras 43 et Solidos 8 (.....) et hoc per amontare unius eque de pilo bixo di annis octo in circa eidem in presentj die dati pro ut dicit per un sacco d’ossi, et come
la si ritrova solvendum in hunc modum videlicet d.... quattuor per totum festum Sancti Jacobi proximi venturi, et ressiduum ad festum Sancti Michaelis similiter proximi futuri omni exceptioni remota...

A metà della seconda pagina:
...dicte eque usque ad integram solutionem predictarum librarum 43:8, quam equam in se resservavit idem Franciscus (...) per pactum expressum inter ipsos, voluit que quandocunque
eidem videbit teneatur ipse ser Hieronimus cum dictam equam (...) infarscire per dies dies duos pro triturando eius furmenta absque aliqua mercede...

Sembra che Gerolamo dall’Acqua debba pagare 43 £ e 8 soldi a Francesco, per l’ammontare di una cavalla di pelo bigio di anni 8, datagli lo stesso giorno. Gerolamo però dice che la cavalla è un sacco d’ossa.
La cifra pattuita va pagata parte entro la festa di S. Giacomo, la rimanenza entro S. Michele, senza alcuna eccezzione.
I due appongono il patto che la cavalla ossuta si ingozzi per due giorni con il frumento del venditore, senza spesa aggiuntiva.

s. v. non ho idea che significhi, ma di norma, leggendo altre carte, si può trovare l'espressione in forma estesa.
Vittore

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Messaggio da bigtortolo »

Con un po' di fantasia S.V. potrebbe essere sine visu, cioè non avendo visto la cavalla...
Vittore

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posilino
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Messaggio da posilino »

ahahah :)
Ma questi ci prendono in giro!
Vanno dal notaio a registrare atti di compravendita la cui merce è di scarsa qualità.
Come le doti in cui offrivano quattro fazzoletti e due tronchi di legname!
Fanno ridere :)

grazie

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