Forse i testi sono tre.
Dove avevo letto "et idem" è più probabile sia " et odone ..." oppure "credendarius et laurentio..". e , in questo caso,il de Nardis sarebbe un consigliere comunale e i testi solo due.
L'hai già visto da altre parti?
Io mai! E si che qualche documento l'ho sfogliato pure io.
Per quanto riguarda la parola "credone", che comunque non mi interessa, credo potrebbe essere una storpiatura di cerdone [=artigiano di basso rango], parola molto usata in documenti notarili di quel luogo e tempo.
1544 die 7 mensis octobris, actum Motte ante domum habitationis mej notarij infrascripti. Praesentibus magistri Andrea de Nardis cerdone et Laurentio de Articho histos (meglio sarebbeistos= questi ) Marigundae (cioè entrambi del paese di Marigonda) testibus ad haec vocatis et rogatis.
Moscjon, non sono d'accordo.
Il Cappeli, pag. 161 riporta la forma abbreviata di habitator in modo simile a quello messo in evidenza da Posilino.
Sto ultimando il regesto dei protocolli 4/5centeschi dei notai asiglianesi e non ho mai trovato "histos" per indicare che più di un teste abitava in un dato luogo, ma sempre ambobus oppure omnes, a seconda dei casi.
Poi il testimone era detto cives se godeva in pieno dei diritti di cittadinaza, habitator se residente da pochi anni.
bigtortolo ha scritto:
il testimone era detto cives se godeva in pieno dei diritti di cittadinaza, habitator se residente da pochi anni.
Personalmente ho potuto appurare che la parola civis veniva usata per chi era cittadino, ma solamente nelle città, non nelle campagne. Quindi Venezia, Treviso, Padova... e anche le sedi di podesterie (Oderzo, Motta, Conegliano...).
Nel restante dei casi (quando si trattava di ville e non di città) erano sempre e solamente habitatori.
Mi dispiace dirtelo, Big, ma dovresti un po' allargare il tuo orizzonte ed uscire da Asigliano.
Questo notaio di Motta di Livenza evidentemente aveva un suo stile particolare ed usava questa parola istos, anche se con una errata aggiunta di h- all'inizio.
E non era un caso isolato; ecco alcuni esempi:
Caro Moscjon, m toccherà fare un salto dalle vostre parti (ospite tuo o di Posilino naturalmente) e rovistare nei protocolli locali.
Quando avrò trovato histos in qualche carta e in un contesto simile a quello proposto da Posilino, sarò un po' più convinto.
Se non volete avermi tra i piedi, allora producete almeno qualche dozzina di foto di atti pubblici dove appaia inequivocabilmente istos.
Siccome sono di larghe vedute, anche senza h.
a dir la verità ho trovato varie volte in pergamene e documenti del Friuli notai che usavano isti o anche istos e per questo motivo ho dato la suddetta interpretazione.
Ma in questo caso dopo aver dato uno sguardo, su tuo consiglio, alle pergamene custodite nella biblioteca di Spilimbergo, ritiro le mie affermazioni su istos e confermo che la parola in questione si riferisce ad abitanti (o abitatori) del paese di Marigonda.
In questo caso l’errore è mio e ti chiedo scusa Big: hai pienamente ragione!
x Moscjon: perdonami per non avere risposto subito.
Non hai niente di cui scusarti, anzi mi fa piacere che tra di noi vi siano interventi di revisione critica.