Atto di matrimonio in latino

Hai fotografato un documento in latino ma non riesci ad interpretarlo o tradurlo? Posta qui l’immagine e ti aiuteremo.


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Davide82
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Atto di matrimonio in latino

Messaggio da Davide82 »

Cerco aiutino per questo atto.

matrimonio a Caltanissetta tra (credo) Angelo Petralito e Blasia Costa
Cosa significa quel "AY" sotto il nome degli sposi?
E' latino corretto o un po, perdonatemi il termine, "maccheronico"? Si riesce a cpre se sono due persone comuni o appartententi a una qualche famiglia nobile?

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Luca.p
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Messaggio da Luca.p »

Cos'è che ti fa pensare che sia latino maccheronico? C'è qualche parola che non ti convince?
Riguardo alla ipotetica nobiltà, hai già riscontrato in altri documenti tracce concrete di questa eventualità relativamente a queste due persone?

Davide82
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Messaggio da Davide82 »

Ciao in merito al latino, è solo una mia curiosità. Io non ci capisco nulla purtoppo ma ho fatto leggere velocemente il testo a una persona che ha frequentato il liceo classico e mi diceva che non riusciva a riconoscere nessuna parola ma ripeto è stata una lettura velocissima e magari il corsivo non lo ha aiutato. Però non capisco come mai la parola "giorno" venga scritta con "Die"
Relativamente all'altra domanda, ti posto il link della discussione nella quale mi era stato tradotto l'atto di nascita del figlio della coppia, dove pare compaia una contessa..

http://www.tuttogenealogia.it/index.php ... pic&t=9295

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Luca.p
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Messaggio da Luca.p »

Ah, ho capito, ma guarda che era normale che dei nobili facessero da padrini o madrine a dei propri dipendenti o a gente della servitù o anche semplicemente a gente del loro paese, era un modo per apparire "filantropi" (magari Kaharot sa essere più preciso in proposito).
Per quel che riguarda il liceale è normale che non ci abbia capito niente, è (o era) abituato a tradurre testi a stampa e non manoscritti: qui la difficoltà sta nel capire la scrittura e sciogliere le abbreviazioni, non tanto nel tradurre.
Come vorresti tradurre la parola giorno, se non con die (all'ablativo, complemento di tempo):
http://www.dizionario-latino.com/dizion ... ma=DIES100

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granmario46
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Messaggio da granmario46 »

quell'"ay" potrebbe essere il numero dell'atto? 47...

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Luca.p
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Messaggio da Luca.p »

Comunque, nessun segno di nobiltà vera o "di cortesia".
Aggiungo che Angelo era figlio del fu Paolo e di Anna e che era nato a Canicattì e Biagia Costa era figlia di Francesco e Francesca, probabilmente ancora vivi al momento del matrimonio (in realtà c'è un olim che farebbe pensare al fatto che fossero già morti, ma nessuno dei due è indicato espressamente come già defunto). I padrini furono Michele Mariscalco e Calogero Spagnolo; davanti ai loro nomi compare un "Don" che farebbe pensare ad una forma di distinzione sociale, ossia non erano nobili ma persone "di rispetto".

Davide82
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Messaggio da Davide82 »

Luca.p ha scritto:Ah, ho capito, ma guarda che era normale che dei nobili facessero da padrini o madrine a dei propri dipendenti o a gente della servitù o anche semplicemente a gente del loro paese, era un modo per apparire "filantropi" (magari Kaharot sa essere più preciso in proposito).
Per quel che riguarda il liceale è normale che non ci abbia capito niente, è (o era) abituato a tradurre testi a stampa e non manoscritti: qui la difficoltà sta nel capire la scrittura e sciogliere le abbreviazioni, non tanto nel tradurre.
Come vorresti tradurre la parola giorno, se non con die (all'ablativo, complemento di tempo):
http://www.dizionario-latino.com/dizion ... ma=DIES100
Giuro che l'altra volta mi veniva fuori un'altra parola, ma perdonami "non so di latino" :) Ti ringrazio per la faccenda della nobile :)

Davide82
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Messaggio da Davide82 »

Luca.p ha scritto:Comunque, nessun segno di nobiltà vera o "di cortesia".
Aggiungo che Angelo era figlio del fu Paolo e di Anna e che era nato a Canicattì e Biagia Costa era figlia di Francesco e Francesca, probabilmente ancora vivi al momento del matrimonio (in realtà c'è un olim che farebbe pensare al fatto che fossero già morti, ma nessuno dei due è indicato espressamente come già defunto). I padrini furono Michele Mariscalco e Calogero Spagnolo; davanti ai loro nomi compare un "Don" che farebbe pensare ad una forma di distinzione sociale, ossia non erano nobili ma persone "di rispetto".
Grazie Luca, non viene menzionata l'età di nessuno in questo atto?

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Luca.p
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Messaggio da Luca.p »

Se vuoi far riprovare il tuo amico (ex) liceale passagli questa trascrizione, vedrai che qualcosa ci tira fuori:

Die 18 ejusdem (mense et anno)
Denunciationibus praemissis tribus diebus festivis inter missarum
sollemnia videlicet prima die 4, 6, 11 ejusdem, nulloque legitimo
impedimento detecto, ego sacerdos D. Aloysius Lapera(!) cappellanus
sacramentalis ex licentia Reverendissimi Economi canonici D. Marci De
Marco in Ecclesia interrogavi Angelum Petralito innuptum
huius civitatis et Parochia habitatorem, et ab imphantia natum
in comune Cannicattenis filium legitimum et naturalem quondam Pauli
et Annae olim jugalium, et Blasiam Costa innuptam
huius civitatis et parochia, filiam legitimam et naturalem Francisci, et
Franciscae olim jugalium, eorumque mutuo consensu sollemniter ha-
bito per verba de praesenti matrimonio coniunxi; praesentibus testi-
bus D. Michaele Mariscalco, et D. Calogero Spagnolo
ac tandem eos benedixi


P.S.
Per le età, prova a dare un'occhiata alla trascrizione qui sopra e dimmi che ne pensi.

Davide82
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Messaggio da Davide82 »

L'ex liceale adesso si è dedicato in quel di Torino all'ingegneria aerospaziale, però durante le vacanze natalizie avrò modo di verificare :)
Direi che non si fa riferimento alle età dei tizi (peccato!). Secondo te quei 3 giorni di festa cosa vogliono dire?

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Luca.p
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Messaggio da Luca.p »

Sono i 3 giorni nei quali furono lette le tre "denunciationibus": i giorni relativi alle pubblicazioni, insomma.
P.S.
Se il liceale ha una mail, gli puoi mandare anche un messaggio con il testo, così almeno intanto ci studia su e per Natale ti fa per regalo la traduzione completa del testo: lui risparmia sui soldi per le strenne e tu festeggi come se fosse arrivato Babbo Natale ;)

Davide82
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Messaggio da Davide82 »

Bella idea :) e grazie per l'ultima informazione Luca!

Kaharot
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Messaggio da Kaharot »

Dunque quell'AY è il numero 47 come già stato detto. Per quanto riguarda i testimoni in realtà non avevano nulla a che fare con gli sposi, erano, infatti, persone che si trovavano presenti alla celebrazione del matrimonio, o meglio, alla celebrazione del consenso (che non avveniva durante la S. Messa come oggi), infatti capita spesso di ritrovare gli stessi nomi in diversi atti, specialmente se celebrati nello stesso giorno. Queste persone potevano essere i sacrestani, dei sacerdoti o chierici o gente che frequentava la chiesa.
Infatti se noti proprio gli stessi testimoni sono citati anche nell'atto precedente.
Gli sposi di questo atto non sono nobili, infatti non vi è nessun titolo nobiliare che precede i nomi loro o dei loro genitori.
Per quanto riguarda i padrini di quell'altro atto c'è stata una piccola incomprensione, i padrini sono Pasquale Torregrossa figlio del fu Michele e della vivente Lucia e Maria Contessa figlia di fu Salvatore e ...
Contessa è il cognome non il titolo, infatti se fosse stato il titolo avremmo trovato "comitissa" e l'avremmo trovato prima del nome.
La memoria è la porta indispensabile per entrare nel futuro!
K.

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Luca.p
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Messaggio da Luca.p »

Luca.p ha scritto:Comunque, nessun segno di nobiltà vera o "di cortesia".
Aggiungo che Angelo era figlio del fu Paolo e di Anna e che era nato a Canicattì e Biagia Costa era figlia di Francesco e Francesca, probabilmente ancora vivi al momento del matrimonio (in realtà c'è un olim che farebbe pensare al fatto che fossero già morti, ma nessuno dei due è indicato espressamente come già defunto). I padrini furono Michele Mariscalco e Calogero Spagnolo; davanti ai loro nomi compare un "Don" che farebbe pensare ad una forma di distinzione sociale, ossia non erano nobili ma persone "di rispetto".
Ovviamente ho scritto una sciocchezza: erano i testimoni e non i padrini, ma mi era rimasto in testa il discorso della contessa madrina nel battesimo dell'altro documento ed ho scritto quasi automaticamente padrini al posto di testimoni.
L'altro documento non l'ho nemmeno guardato (mi ero fermato ai commenti), ma ha ragione Kaharot è un cognome e non un titolo. Tra l'altro, rileggendo bene i commenti, Big NON ha affatto scritto che si trattasse di una contessa.

Davide82
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Messaggio da Davide82 »

Luca.p ha scritto:
Luca.p ha scritto:Comunque, nessun segno di nobiltà vera o "di cortesia".
Aggiungo che Angelo era figlio del fu Paolo e di Anna e che era nato a Canicattì e Biagia Costa era figlia di Francesco e Francesca, probabilmente ancora vivi al momento del matrimonio (in realtà c'è un olim che farebbe pensare al fatto che fossero già morti, ma nessuno dei due è indicato espressamente come già defunto). I padrini furono Michele Mariscalco e Calogero Spagnolo; davanti ai loro nomi compare un "Don" che farebbe pensare ad una forma di distinzione sociale, ossia non erano nobili ma persone "di rispetto".
Ovviamente ho scritto una sciocchezza: erano i testimoni e non i padrini, ma mi era rimasto in testa il discorso della contessa madrina nel battesimo dell'altro documento ed ho scritto quasi automaticamente padrini al posto di testimoni.
L'altro documento non l'ho nemmeno guardato (mi ero fermato ai commenti), ma ha ragione Kaharot è un cognome e non un titolo. Tra l'altro, rileggendo bene i commenti, Big NON ha affatto scritto che si trattasse di una contessa.
hai ragione, mi sono ingannato leggendo quel "donna" seguito da "contessa" e il mio cervello ha creato un'aura di nobiltà :)

Grazie a entrambi

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