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brunoborghi
Livello1

Registrato: 23 Mag 2019
Messaggi: 15
Località: São Paulo - Brasile
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  Inviato:
11 Lug 2019 - 11:57 |
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Ciao a tutti!
Ho un dubbio che può essere il dubbio di altre persone. Voi che conoscete Venezia meglio che io, dimmi:
Nei atti di nascità antichi di Stato Civile (dell '800), in Venezia, i indirizzi sembrano essere scriti da nome di una chiesa vicina più il numero della casa. Esempio: San Geremia, 900, San Giacomo, 800, e cosi via.
Dopo alcuni anni, 1920 ad esempio, i indirizzi sembrano come sono oggi, sestiere più il numero della casa.
Non ho trovato niente che spiega questa prima forma su internet. Sarebbe quello que sto dicendo? La chiesa vicina più il numero della casa? Perchè nella mia ricerca ho trovato più nomi diversi che il numero di sestieri di Venezia.
Ad esempio: indirizzo "San Geremia, 963", sarebbe localizato a Cannaregio e la chiesa più prossima nell'epoca è la Chiesa di San Geremia (oggi Santi Geremia e Lucia). Fa senso quello che dico?
Perdonate il mio italiano. La mia curiosità è maggiore che il mio livello nella lingua...
Buona giornata a tutti voi! |
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Gianlu
Staff

Registrato: 12 Mag 2007
Località: Verona
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  Inviato:
11 Lug 2019 - 12:34 |
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Non conosco la situazione di Venezia, ma ti riporto quella di Verona: nell'Ottocento (sia in epoca napoleonica che in epoca austriaca) i numeri civici erano unici per tutta la città. Iniziavano con il n° 1 e proseguivano per tutta la città.
Per identificare un edificio bastava il numero, non serviva il nome della via (anche se le strade avevano il loro nome).
Gli esempi che fai tu mi fanno venire in mente i nomi delle contrade o delle parrocchie.
Per capire se i numeri civici erano unici oppure no prova a vedere se si ripetono. |
_________________ La calma è la virtù dei forti, la pazienza dei genealogisti... - Gianluca |
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brunoborghi
Livello1

Registrato: 23 Mag 2019
Messaggi: 15
Località: São Paulo - Brasile
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  Inviato:
11 Lug 2019 - 13:09 |
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Gianlu ha scritto: |
Non conosco la situazione di Venezia, ma ti riporto quella di Verona: nell'Ottocento (sia in epoca napoleonica che in epoca austriaca) i numeri civici erano unici per tutta la città. Iniziavano con il n° 1 e proseguivano per tutta la città.
Per identificare un edificio bastava il numero, non serviva il nome della via (anche se le strade avevano il loro nome).
Gli esempi che fai tu mi fanno venire in mente i nomi delle contrade o delle parrocchie.
Per capire se i numeri civici erano unici oppure no prova a vedere se si ripetono. |
Interessante...
Ho dimenticato di dire di quali anni sarebbero i documenti che ho menzionato... Già sono documenti dopo l'epoca napoleonica - 1870 avanti.
Però, dici "contrade", e questo ha apperto miei pensieri. Ho fatto una ricerca qui adesso e ho trovato:
"a Venezia, ciascun dei sei sestieri è suddiviso in un numero variabile di contrade, coincidenti generalmente con le parrocchie, ma non rispettando sempre i confini dei sestieri; sono in tutto 70"
Questa affermazione: "non rispettando sempre i confini dei sestieri" mi fa pensare che oggi, "San Geremia, 963" (il indirizzo che sto cercando), puó essere "Cannaregio, 963" (dentro dei confini del sestiere della chiesa) oppure, "Santa Croce, 963", più vicino a la chiesa che l'indirizzo di Cannaregio. |
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