Consultazione archivi leva a Roma
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Consultazione archivi leva a Roma
Buongiorno a tutti, dovrei consultare le liste di leva, liste di estrazione, decisioni del Consiglio di leva relative all'Ufficio di leva del circondario di Civitavecchia 1850 - 1899. Sono 255 registri.
ecco il link: http://ricerca.archiviodistatoroma.beni ... 01-0002814
e il documento relativo: http://ricerca.archiviodistatoroma.beni ... 4.0001.pdf
Rivolgo una domanda a chi magari ha già fatto consultazioni simili a Roma: secondo voi i 255 registri fanno parte di un intero corpo, quindi consultabile integralmente od ogni registro viene considerato un documento a sé.... In quest'ultimo caso, con la regola dei 3 documenti consultabili al giorno, dovrei recarmi a Roma quasi un centinaio di volte... cosa impossibile.
Ho rivolta la stessa domanda tramite mail all'Archivio, ma non mi hanno risposto (o almeno non ancora)
Grazie
ecco il link: http://ricerca.archiviodistatoroma.beni ... 01-0002814
e il documento relativo: http://ricerca.archiviodistatoroma.beni ... 4.0001.pdf
Rivolgo una domanda a chi magari ha già fatto consultazioni simili a Roma: secondo voi i 255 registri fanno parte di un intero corpo, quindi consultabile integralmente od ogni registro viene considerato un documento a sé.... In quest'ultimo caso, con la regola dei 3 documenti consultabili al giorno, dovrei recarmi a Roma quasi un centinaio di volte... cosa impossibile.
Ho rivolta la stessa domanda tramite mail all'Archivio, ma non mi hanno risposto (o almeno non ancora)
Grazie
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Re: Consultazione archivi leva a Roma
Ciao, magari ci sei già stato, la sede dell'archivio è quella di via Galla Placidia.
dario>Antonino1926>Giovanni1894>Antonino1850>Giovanni1814>Antonino1782>Giovanni1752>Pietro1713>Antonino1679>Francesco?
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Re: Consultazione archivi leva a Roma
Grazie. No, non sono poi andato. Sapevo però che la sede di Gallia placidia era momentaneamente chiusa. Hanno ad esempio carte catastali del paese che mi interessa, Tolfa, ma che non si possono consultare purtroppo.
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Re: Consultazione archivi leva a Roma
blu, si certamente, dici bene e bene dici.
È chiusa sine die dal giorno 17 Luglio 2023.
Per ragioni di sicurezza dello stabile.
Sin dal 2020 ed anche prima si vociferava di una chiusura definitiva.
il nostro Ministero della Cultura pensa ad altro e non a salvare inventare , far studiare il patrimonio archivistico composto di documenti.
Un dolore per tutti gli studiosi dell' Età contemporanea ( post anno 1860).
Che logiche sbagliate di questo mostro Ministero della Cultura!!!
Vedi :
https://cultura.gov.it/luogo/archivio-d ... distaccata
https://www.ricercaroma.it/archivio-di- ... -placidia/
https://www.ricercaroma.it/archivio-di- ... -placidia/
Buona Ricerca.
PS: speriamo non scappi l'incendio come per i capannoni che conservavano la seconda copia originale del Tribunale Civile di Roma riguardante l' ex provincia di Roma ( ed attuale Provincia di Roma) dall'anno 1871 al 1930( credo) ...speriamo proprio di no.
Se la Regione Lazio fosse la Regione Friuli Venezia Giulia o la Regione Veneto...ma è la Regione Lazio!!!
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Re: Consultazione archivi leva a Roma
Un patrimonio abbandonato così...
Se penso che per le ricerche in Germania e Austria ho trovato tutto online, digitalizzato... Pure le tombe nei cimiteri
Se penso che per le ricerche in Germania e Austria ho trovato tutto online, digitalizzato... Pure le tombe nei cimiteri
- Matteorm83
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- Località: ZELO BUON PERSICO
Re: Consultazione archivi leva a Roma
In Italia credo che fare foto alle tombe sia addirittura vietato

Enea e Lena (Milano) < Matteo (1983 - Roma) < Pietro (1944 - Roma) < Bruno Dino (1914 - Chitignano) < Pietro (1888 - Chitignano) < Pasquale (1853 - Chitignano) < Luigi (1795 Circa - Chitignano) < Niccoló (1762 Circa - Chitignano) < Paolino (?)
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Re: Consultazione archivi leva a Roma
La situazione degli Archivi di Stato è in una situazione molto tragica per mancanza di figure apicali come i dirigenti e nella assenza quasi assoluta di Archivisti di Stato.
io che ho iniziato a frequentare gli Archivi di Stato nell' anno 1983 ho notato un declino ed una totale paralisi in questi ultimi cinque/dieci anni.
I dipendenti sono stati dimezzati.
L'attenzione ai documenti cartacei non esiste ed è affidata ad incompetenti.
Ad esempio a Bari nella Città Metropolitana di Bari si è trasferita la nuova sede dell'Archivio di Stato ( dopo un lungo girovagare dall'anno 1975 in poi ) nell'ex sede del Macello Comunale ( costruita nell'anno 1930).
In quella sede il posto primaria importanza per un Archivio di Stato ( i depositi di materiale cartaceo ) sono risultati da subì insufficienti e la documentazione o giace ancora presso gli Enti Territoriali che'hanno prodotta ( Attuale Agenzia delle entrate per gli ex catasto, Prefettura ..etc etc...)oppure giace presso il grande deposto nazionale CNI spa in outsourcing ( capannoni di 24.500 mq) che fortunatamente dista da Bari solo pochi
Km .
E questa documentazione viaggia via posta in scatoloni da Bari a Rutigliano da Rutigliano a Bari.
In quella sede si è data priorità a spazi destinati a cinema sala conferenze, sala studio enorme ....
Attualmente si è pensato con una spesa di oltre € 5.000.000 di ristrutturare altri capannoni di una vecchia industria che sono fortunatamente esistenti in modo attiguo alla sede dell'Archivio di Stato.
La situazione della sede sussidiaria di Galla Placidia in Roma mi fu esposta dall'ex Direttore emerito Paolo Buonora anni fa.
In questo articolo scritto da Paolo Buonora (ex Direttore dell' Archivio di Stato di Roma adesso in pensione) dal titolo molto ma molto significativo " Il divorzio tra cultura e patrimonio culturale" viene delineata la situazione all'anno 2021 del patrimonio culturale e di come veniva gestito nell'anno 2021 .
Vedi articolo:
https://www.ricercaroma.it/wp-content/u ... rale-2.pdf
Oggi poco è cambiato e negli Archivi di Stato sono stati impiegati ( a volte con contratti a tempo determinato) dei nuovi dipendenti. Di essi la maggior parte sono addetti all' accoglienza e non sono Archivisti, a volte anche i Dirigenti di alcuni Archivi di Stato non sono Archivisti.
La cosiddetta digitalizzazione ha portato dei benefici ma non sicuramente economici alle casse del Ministero della Cultura.
Ricordo negli anni 1986-1987 le bobine in microfilm che venivano spedite dall' Utak nei Centri di Soria Familiare in Italia costavano 2 $ a visione di bobina.
FamilySearch adesso le fa visionare gratis invece ( dopo averci guadagnato).
Noi scendiamo tutto perché la cultura o meglio il patrimonio culturale presente negli Archivi di Stato è Demanio Nazionale ( proprietà di tutti i cittadini italiani quindi ) come l' acqua del mare ad esempio...
Ma purtroppo chissà dove andremo a parare...
Buona Ricerca.
io che ho iniziato a frequentare gli Archivi di Stato nell' anno 1983 ho notato un declino ed una totale paralisi in questi ultimi cinque/dieci anni.
I dipendenti sono stati dimezzati.
L'attenzione ai documenti cartacei non esiste ed è affidata ad incompetenti.
Ad esempio a Bari nella Città Metropolitana di Bari si è trasferita la nuova sede dell'Archivio di Stato ( dopo un lungo girovagare dall'anno 1975 in poi ) nell'ex sede del Macello Comunale ( costruita nell'anno 1930).
In quella sede il posto primaria importanza per un Archivio di Stato ( i depositi di materiale cartaceo ) sono risultati da subì insufficienti e la documentazione o giace ancora presso gli Enti Territoriali che'hanno prodotta ( Attuale Agenzia delle entrate per gli ex catasto, Prefettura ..etc etc...)oppure giace presso il grande deposto nazionale CNI spa in outsourcing ( capannoni di 24.500 mq) che fortunatamente dista da Bari solo pochi
Km .
E questa documentazione viaggia via posta in scatoloni da Bari a Rutigliano da Rutigliano a Bari.
In quella sede si è data priorità a spazi destinati a cinema sala conferenze, sala studio enorme ....
Attualmente si è pensato con una spesa di oltre € 5.000.000 di ristrutturare altri capannoni di una vecchia industria che sono fortunatamente esistenti in modo attiguo alla sede dell'Archivio di Stato.
La situazione della sede sussidiaria di Galla Placidia in Roma mi fu esposta dall'ex Direttore emerito Paolo Buonora anni fa.
In questo articolo scritto da Paolo Buonora (ex Direttore dell' Archivio di Stato di Roma adesso in pensione) dal titolo molto ma molto significativo " Il divorzio tra cultura e patrimonio culturale" viene delineata la situazione all'anno 2021 del patrimonio culturale e di come veniva gestito nell'anno 2021 .
Vedi articolo:
https://www.ricercaroma.it/wp-content/u ... rale-2.pdf
Oggi poco è cambiato e negli Archivi di Stato sono stati impiegati ( a volte con contratti a tempo determinato) dei nuovi dipendenti. Di essi la maggior parte sono addetti all' accoglienza e non sono Archivisti, a volte anche i Dirigenti di alcuni Archivi di Stato non sono Archivisti.
La cosiddetta digitalizzazione ha portato dei benefici ma non sicuramente economici alle casse del Ministero della Cultura.
Ricordo negli anni 1986-1987 le bobine in microfilm che venivano spedite dall' Utak nei Centri di Soria Familiare in Italia costavano 2 $ a visione di bobina.
FamilySearch adesso le fa visionare gratis invece ( dopo averci guadagnato).
Noi scendiamo tutto perché la cultura o meglio il patrimonio culturale presente negli Archivi di Stato è Demanio Nazionale ( proprietà di tutti i cittadini italiani quindi ) come l' acqua del mare ad esempio...
Ma purtroppo chissà dove andremo a parare...
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Re: Consultazione archivi leva a Roma
Che tristezza