Autorizzazione negata
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Autorizzazione negata
Buonasera, scrivo per chiedervi un consiglio. Ho necessità di andare in una parrocchia, specificatamente quella di Montecarotto(AN), ma sto riscontrando parecchie difficoltà. Circa un mese fa ho scritto al parroco che mi ha richiesto un'autorizzazione dalla curia di Jesi. Ho scritto dunque alla curia per avere quest' autorizzazione, ma dopo aver aspettato più di un mese e averli sollecitati scrivendo in privato anche al responsabile, ho ricevuto una mail dove mi hanno informato del fatto che loro si prendono 180 giorni per rispondere e che la risposta potrebbe anche essere negativa. Mi hanno consigliato di inviare un curriculum vitae delle mie competenze archivistiche provate e dimostrate, ma io avendo 14 anni al massimo posso dire loro che ho fatto un anno di latino a scuola e che ho imparato a leggere i vari atti andando in altre parrocchie. Non ho avuto altre esperienze di questo tipo e quindi non so se questa sia la prassi per tutte le autorizzazioni. Comunque 6 mesi mi sono sembrati parecchi e quindi mio zio, che si è interessato alla vicenda, ha provato a chiamare direttamente il responsabile. Ha provato a spiegargli la situazione, ma invece di essere comprensivo ha detto che ai minorenni non viene concessa mai un autorizzazione e che bisogna anche avere una laurea in storia o in beni culturali per poterla ricevere. Quella parrocchia sarebbe molto importante soprattutto perché da lì provenivano i miei avi con il mio stesso cognome ovvero il ramo che considero più importante. Cosa potrei fare quindi? Qualcuno ha già avuto esperienze simili?
Vi ringrazio anticipatamente per le risposte
Vi ringrazio anticipatamente per le risposte
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Re: Autorizzazione negata
Complimenti, 14 anni e già sei interessato alla storia della tua famiglia.
In Italia le parrocchie costituiscono una "entità" a sè stante, ossia le normative, a quanto ne so, sono diverse da luogo a luogo e dipendono dalla Curia.
Ci sono dei parroci, che non richiedono delle autorizzazioni, altri sì, alcuni rispondono, altri no.
Non ho mai sentito di lauree specifiche per accedere alle carte, mai chiesto nulla del genere, ma vivo al Nord.
Si tratta di ulteriori restrizioni, immagino per preservare il patrimonio .
Non ho nemmeno mai avuto informazioni relative alla maggiore età per accedere ai documenti,ma come ripeto, le regole vengono fatte sul posto e cambiano.
Se la situazione è questa, l'unica strada mi sa che sia quella di prendere un professionista, che abbia le competenze necessarie, ma costano e poi limitano la gioia personale di trovare da soli.
Casi come il tuo sono al limite,ma qui ce ne sono stati altri simili a decine.
Nulla di nuovo, purtroppo, bisogna sottostare alle regole, anche se non le si condividono.
Sentiamo se altri hanno qualche idea diversa
In Italia le parrocchie costituiscono una "entità" a sè stante, ossia le normative, a quanto ne so, sono diverse da luogo a luogo e dipendono dalla Curia.
Ci sono dei parroci, che non richiedono delle autorizzazioni, altri sì, alcuni rispondono, altri no.
Non ho mai sentito di lauree specifiche per accedere alle carte, mai chiesto nulla del genere, ma vivo al Nord.
Si tratta di ulteriori restrizioni, immagino per preservare il patrimonio .
Non ho nemmeno mai avuto informazioni relative alla maggiore età per accedere ai documenti,ma come ripeto, le regole vengono fatte sul posto e cambiano.
Se la situazione è questa, l'unica strada mi sa che sia quella di prendere un professionista, che abbia le competenze necessarie, ma costano e poi limitano la gioia personale di trovare da soli.
Casi come il tuo sono al limite,ma qui ce ne sono stati altri simili a decine.
Nulla di nuovo, purtroppo, bisogna sottostare alle regole, anche se non le si condividono.
Sentiamo se altri hanno qualche idea diversa
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- Iscritto il: sabato 25 maggio 2024, 11:05
Re: Autorizzazione negata
Credo che ci siano due sole soluzioni:
O chiedi a qualche tuo parente/conoscente che ha i requisiti di ottenere lui l'autorizzazione e poi ci andate insieme (non credo che se la persona si fa accompagnare da un minorenne il parroco abbia qualcosa da ridire).
Oppure chiedi al parroco di mandarti le foto di 2/3 documenti che ti servono e se hai fortuna scopri che i tuoi antenati erano originari di un altro posto, dove magari c'è un parroco più propenso a farti andare in archivio.
Personalmente ho un anno più di te, e posso garantirti che fare ricerche alla nostra età non è poi così facile, qualche problema salta sempre fuori. Buona fortuna.
O chiedi a qualche tuo parente/conoscente che ha i requisiti di ottenere lui l'autorizzazione e poi ci andate insieme (non credo che se la persona si fa accompagnare da un minorenne il parroco abbia qualcosa da ridire).
Oppure chiedi al parroco di mandarti le foto di 2/3 documenti che ti servono e se hai fortuna scopri che i tuoi antenati erano originari di un altro posto, dove magari c'è un parroco più propenso a farti andare in archivio.
Personalmente ho un anno più di te, e posso garantirti che fare ricerche alla nostra età non è poi così facile, qualche problema salta sempre fuori. Buona fortuna.
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- Messaggi: 7885
- Iscritto il: martedì 18 settembre 2007, 12:04
Re: Autorizzazione negata
Trovare una persona maggiorenne con una laurea in Storia o beni culturali nell'ambito familiare mi sembra un pò difficile.
Stessa situazione per le foto fatte dal parroco...
Senza dati certi, sempre che il sacerdote sia disponibile, cosa che visti i presupposti non sembra, non credo che, con tutti gli impegni che hanno, si metterà a sfogliare i registri a casaccio.
La rigidità della Diocesi non lascia spazio di manovra, a meno che non cambi qualche situazione.
Alle volte, le chiese hanno dei volontari, autorizzati, che svolgono delle ricerche, bisognerebbe informarsi se ci sia questa opportunità,ma direi di no, se non è stato proposto al nostro giovane amico.
Stessa situazione per le foto fatte dal parroco...
Senza dati certi, sempre che il sacerdote sia disponibile, cosa che visti i presupposti non sembra, non credo che, con tutti gli impegni che hanno, si metterà a sfogliare i registri a casaccio.
La rigidità della Diocesi non lascia spazio di manovra, a meno che non cambi qualche situazione.
Alle volte, le chiese hanno dei volontari, autorizzati, che svolgono delle ricerche, bisognerebbe informarsi se ci sia questa opportunità,ma direi di no, se non è stato proposto al nostro giovane amico.
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- Messaggi: 7885
- Iscritto il: martedì 18 settembre 2007, 12:04
Re: Autorizzazione negata
Ho cercato on line, ti metto quello che è uscito.
" Accesso ai registri
Non è un diritto automatico: l’accesso è a discrezione del parroco o del responsabile dell’archivio diocesano.
Motivazione della richiesta: spesso è richiesto indicare il motivo della consultazione (es. ricerca genealogica, studio storico, pratiche religiose).
Richiesta scritta: nella maggior parte dei casi, si deve presentare una richiesta formale scritta.
3. Limiti temporali
Le diocesi possono imporre limiti alla consultazione dei registri recenti, per rispetto della privacy (in genere non si consultano liberamente atti con meno di 70 anni).
Gli atti più antichi (prima dell’Ottocento) sono in genere più facilmente accessibili, anche per motivi di ricerca storica.
4. Privacy e normativa civile
La normativa sulla protezione dei dati personali (GDPR) si applica anche agli atti religiosi, in particolare per quelli recenti.
Le richieste per motivi civili (es. prove per cittadinanza o successioni) a volte ottengono un trattamento prioritario.
5. Accesso tramite archivi di Stato
In certi casi, copie degli atti religiosi possono trovarsi in archivi di Stato o comunali, specialmente se trascritte per fini civili (dopo l'Unità d’Italia, per esempio).
In caso di rifiuto, si può chiedere assistenza a un archivista o genealogista professionista
in generale la minore età può essere un limite alla consultazione degli archivi ecclesiastici, soprattutto per:
1. Registri recenti
L’accesso ai registri che riguardano persone viventi o recentemente decedute (ad esempio battesimi degli ultimi 70 anni) può essere negato a un minore, sia per motivi di privacy sia perché si presume che non abbia un interesse legittimo e diretto.
2. Richieste personali
Un minore non può richiedere autonomamente atti che riguardano altri individui, se non con il consenso e la mediazione di un genitore o tutore legale.
3. Ricerca storica/genealogica
Se si tratta di registri antichi (es. del Settecento o dell’Ottocento), le restrizioni sono minori, ma gli archivi ecclesiastici possono comunque chiedere che la richiesta sia presentata da un adulto.
In pratica:
Se hai meno di 18 anni, è meglio che la richiesta venga fatta da un genitore, un tutore o un insegnante (se si tratta di un progetto scolastico).
Per atti recenti, anche un adulto potrebbe incontrare difficoltà senza una giustificazione adeguata (motivi legali o religiosi documentabili).
" Accesso ai registri
Non è un diritto automatico: l’accesso è a discrezione del parroco o del responsabile dell’archivio diocesano.
Motivazione della richiesta: spesso è richiesto indicare il motivo della consultazione (es. ricerca genealogica, studio storico, pratiche religiose).
Richiesta scritta: nella maggior parte dei casi, si deve presentare una richiesta formale scritta.
3. Limiti temporali
Le diocesi possono imporre limiti alla consultazione dei registri recenti, per rispetto della privacy (in genere non si consultano liberamente atti con meno di 70 anni).
Gli atti più antichi (prima dell’Ottocento) sono in genere più facilmente accessibili, anche per motivi di ricerca storica.
4. Privacy e normativa civile
La normativa sulla protezione dei dati personali (GDPR) si applica anche agli atti religiosi, in particolare per quelli recenti.
Le richieste per motivi civili (es. prove per cittadinanza o successioni) a volte ottengono un trattamento prioritario.
5. Accesso tramite archivi di Stato
In certi casi, copie degli atti religiosi possono trovarsi in archivi di Stato o comunali, specialmente se trascritte per fini civili (dopo l'Unità d’Italia, per esempio).
In caso di rifiuto, si può chiedere assistenza a un archivista o genealogista professionista
in generale la minore età può essere un limite alla consultazione degli archivi ecclesiastici, soprattutto per:
1. Registri recenti
L’accesso ai registri che riguardano persone viventi o recentemente decedute (ad esempio battesimi degli ultimi 70 anni) può essere negato a un minore, sia per motivi di privacy sia perché si presume che non abbia un interesse legittimo e diretto.
2. Richieste personali
Un minore non può richiedere autonomamente atti che riguardano altri individui, se non con il consenso e la mediazione di un genitore o tutore legale.
3. Ricerca storica/genealogica
Se si tratta di registri antichi (es. del Settecento o dell’Ottocento), le restrizioni sono minori, ma gli archivi ecclesiastici possono comunque chiedere che la richiesta sia presentata da un adulto.
In pratica:
Se hai meno di 18 anni, è meglio che la richiesta venga fatta da un genitore, un tutore o un insegnante (se si tratta di un progetto scolastico).
Per atti recenti, anche un adulto potrebbe incontrare difficoltà senza una giustificazione adeguata (motivi legali o religiosi documentabili).
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- Iscritto il: martedì 18 settembre 2007, 12:04
Re: Autorizzazione negata
Possibili alternative
"Anche se una parrocchia o diocesi nega l’accesso ai registri ecclesiastici, esistono alcune alternative e strategie che puoi tentare, a seconda del periodo e del tipo di documento che cerchi:
1. Archivi di Stato
Dopo il 1866, con l’Unità d’Italia, i registri civili (nascite, matrimoni, morti) sono obbligatoriamente trascritti nei registri comunali.
Gli Archivi di Stato provinciali spesso conservano copie o microfilm di atti parrocchiali fino al 1865.
Consulta l’inventario dell’Archivio di Stato competente per il territorio (es. Archivio di Stato di Torino, Napoli, ecc.).
2. Archivi comunali
Alcuni comuni, soprattutto nei piccoli centri, hanno acquisito copie di atti religiosi antichi.
Talvolta i registri napoleonici (1806–1815) o le duplicazioni civili contengono dati paralleli a quelli parrocchiali.
3. Archivi storici ecclesiastici digitalizzati
FamilySearch e altri enti genealogici hanno microfilmato o digitalizzato molti registri ecclesiastici italiani (con accordi con le diocesi).
A volte sono consultabili online gratuitamente (con registrazione).
Altri sono visibili solo nei centri di storia familiare della Chiesa LDS.
4. Altri canali
Biblioteche diocesane o capitolari: a volte conservano copie o trascrizioni dei registri più antichi.
Studi notarili storici: in atti notarili antichi si trovano informazioni su matrimoni, successioni, doti.
Cronache locali, libri parrocchiali manoscritti, “libri dei morti”: conservati talvolta da confraternite o enti religiosi minori.
5. Collaborazione con genealogisti o storici locali
In molti casi, esperti del territorio conoscono archivi alternativi o hanno accesso facilitato ad archivi riservati.
6. Ricorso canonico o civile (ultima ratio)
È possibile presentare un ricorso al vescovo o all'ufficio per i beni culturali ecclesiastici della CEI."
Ovviamente, sono solo delle ipotesi, non è detto che il tuo Paese ricada in qualcuna di queste alternative
"Anche se una parrocchia o diocesi nega l’accesso ai registri ecclesiastici, esistono alcune alternative e strategie che puoi tentare, a seconda del periodo e del tipo di documento che cerchi:
Dopo il 1866, con l’Unità d’Italia, i registri civili (nascite, matrimoni, morti) sono obbligatoriamente trascritti nei registri comunali.
Gli Archivi di Stato provinciali spesso conservano copie o microfilm di atti parrocchiali fino al 1865.
Consulta l’inventario dell’Archivio di Stato competente per il territorio (es. Archivio di Stato di Torino, Napoli, ecc.).
Alcuni comuni, soprattutto nei piccoli centri, hanno acquisito copie di atti religiosi antichi.
Talvolta i registri napoleonici (1806–1815) o le duplicazioni civili contengono dati paralleli a quelli parrocchiali.
FamilySearch e altri enti genealogici hanno microfilmato o digitalizzato molti registri ecclesiastici italiani (con accordi con le diocesi).
A volte sono consultabili online gratuitamente (con registrazione).
Altri sono visibili solo nei centri di storia familiare della Chiesa LDS.
Biblioteche diocesane o capitolari: a volte conservano copie o trascrizioni dei registri più antichi.
Studi notarili storici: in atti notarili antichi si trovano informazioni su matrimoni, successioni, doti.
Cronache locali, libri parrocchiali manoscritti, “libri dei morti”: conservati talvolta da confraternite o enti religiosi minori.
In molti casi, esperti del territorio conoscono archivi alternativi o hanno accesso facilitato ad archivi riservati.
È possibile presentare un ricorso al vescovo o all'ufficio per i beni culturali ecclesiastici della CEI."
Ovviamente, sono solo delle ipotesi, non è detto che il tuo Paese ricada in qualcuna di queste alternative
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- Iscritto il: sabato 25 maggio 2024, 11:05
Re: Autorizzazione negata
L'ultimo consiglio che posso dare è quello di cercare se esiste un libro sulla storia di quel determinato comune. Se c'è spesso su questi libri ci sono foto o trascrizioni di documenti (ad esempio ne ho letto una con la trascrizione di tutti i registri dei battesimi del 1500, un altro aveva lo stato delle anime fotografato, ed un'altro ancora aveva la trascrizione di un censimento).
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- Iscritto il: lunedì 22 settembre 2008, 10:23
- Contatta:
Re: Autorizzazione negata
Rivolgiti Quì:Raniero10 ha scritto: ↑venerdì 4 luglio 2025, 23:18Buonasera, scrivo per chiedervi un consiglio. Ho necessità di andare in una parrocchia, specificatamente quella di Montecarotto(AN), ma sto riscontrando parecchie difficoltà. Circa un mese fa ho scritto al parroco che mi ha richiesto un'autorizzazione dalla curia di Jesi. Ho scritto dunque alla curia per avere quest' autorizzazione, ma dopo aver aspettato più di un mese e averli sollecitati scrivendo in privato anche al responsabile, ho ricevuto una mail dove mi hanno informato del fatto che loro si prendono 180 giorni per rispondere e che la risposta potrebbe anche essere negativa. Mi hanno consigliato di inviare un curriculum vitae delle mie competenze archivistiche provate e dimostrate, ma io avendo 14 anni al massimo posso dire loro che ho fatto un anno di latino a scuola e che ho imparato a leggere i vari atti andando in altre parrocchie. Non ho avuto altre esperienze di questo tipo e quindi non so se questa sia la prassi per tutte le autorizzazioni. Comunque 6 mesi mi sono sembrati parecchi e quindi mio zio, che si è interessato alla vicenda, ha provato a chiamare direttamente il responsabile. Ha provato a spiegargli la situazione, ma invece di essere comprensivo ha detto che ai minorenni non viene concessa mai un autorizzazione e che bisogna anche avere una laurea in storia o in beni culturali per poterla ricevere. Quella parrocchia sarebbe molto importante soprattutto perché da lì provenivano i miei avi con il mio stesso cognome ovvero il ramo che considero più importante. Cosa potrei fare quindi? Qualcuno ha già avuto esperienze simili?
Vi ringrazio anticipatamente per le risposte
https://sabmar.cultura.gov.it/home
Se non è stato compilato nessun inventario non puoi farci nulla....
il Parroco della Chiesa Parrocchiale è responsabile - secondo delle norme del Codice di Diritto Canonico- dell'Archivio della Chiesa Parrocchiale.
La Soprintendenza vigila, sorveglia, tutela .... ma se non vi è un inventario redatto non puoi farci nulla....
Buona Ricerca