Costi per foto scattate presso gli Archivi di Stato.

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Giovanna Maria
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Messaggio da Giovanna Maria »

Ciao a tutti!
Ad Ancona come a Perugia 3 euro ad unità archivistica, se si è attrezzati autonomamente non ci sono difficoltà e non chiedono copie delle foto fatte ne la dimensione della foto! Occorre solo fare una domanda su modello prestampato come per le fotocopie. Esiste una certa attenzione al rispetto delle regole ma non mi risulta che ci sia un numero limite di pagine da fotografare nell'ambito della stessa unità archivistica e neppure che si paghi un tanto a pagina; le fotocopie possono essere fatte solo per documenti posteriori al 1800, non particolarmente rovinati o legati, se tecnicamente non si arreca danno al volume per fotocopiarlo; la cifra è irrisoria e varia a seconda del formato delle fotocopie ed eventualmente se sono fatte fronte/retro, a meno che non si tratti di un documento di tipo amministrativo la cui copia può essere per legge fornita soltanto in bollo e quindi ha un costo differente. Sono gratuite le copie autenticate dei ruoli matricolari richiesti quale documentazione atta ad ottenere il riconoscimento di un diritto patrimoniale (es. reversibilità di una o più pensioni di guerra).
Il regolamento è uno su tutto il territorio nazionale ma è lasciato un notevole margine d'azione ai singoli archivi in relazione al materiale conservato e alla sua rarità o deperibilità (questi due elementi prescindono dall'epoca del documento). Talora è interdetta la possibilità di eseguire autonomamente la copia fotografica digitale probabilmente per evitare che l'utente, che generalmente richiede più unità archivistiche alla volta, passi dall'una all'altra unità archivistica senza che il funzionario addetto se ne accorga. In ogni caso se ci sono dubbi è importante chiedere del funzionario responsabile della sala studio e farsi fornire informazioni da lui/lei piuttosto che dai commessi addetti. Come in ogni occasione in cui si debbono pagare delle cifre alla pubblica amministrazione è obbligatorio farsi rilasciare la ricevuta, fosse anche solo di 20 centesimi. Ad Ancona i funzionari sono gentili e molto corretti dal punto di vista finanziario, esiste una tabella per i preventivi di spesa e si può conoscere prima l'ammontare per decidere se effettuare le copie o meno.
Ciao!
Giovanna

P.S. La normativa di riferimento è la seguente:
Decreto ministeriale del 08.04.1994 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n°104 del 06.05.1994, Serie generale). Non spaventatevi nel vedere i costi: sono in lire! Comunque la differenza la fa molto lo scopo: se la motivazione è studio e uso personale tutto si semplifica...speriamo!

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Luca.p
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Messaggio da Luca.p »

Come ha detto Giovanna Maria
Il regolamento è uno su tutto il territorio nazionale ma è lasciato un notevole margine d'azione ai singoli archivi in relazione al materiale conservato e alla sua rarità o deperibilità
c'è molta discrezionalità da parte degli Archivi, però purtroppo non sempre i fini sono così "nobili".
I costi e le modalità di riproduzione sono stabilite dal regolamento interno di ogni singolo Archivio (o sezione di Archivio) e quasi tutti sono orientati verso i tre euro ad unità archivistica. Laddove, però, è presente un fotografo interno alla struttura o esiste una convenzione con un laboratorio esterno (che paga una sorte di canone e ha il "diritto" di eseguire tutte le copie richieste dagli utenti) non è possibile effettuare riproduzioni con mezzi propri, anche se non ci sono pericoli per il materiale copiato. Come avrete capito si cerca di fare cassa in ogni modo possibile (per i fini stabiliti dal regolamento interno) per cui se l'Archivio presso il quale vi recate adotta questo metodo non c'è possibilità di cavarsela a buon mercato!
Un saluto.
Luca

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Luca.p
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Messaggio da Luca.p »

Dimenticavo.
In relazione a quanto affermato sempre da Giovanna Maria
non mi risulta che ci sia un numero limite di pagine da fotografare
anche questo dipende dal regolamento interno: all'Archivio di Terni, ad esempio, è stato stabilito che non si possono superare i 30 scatti per ogni singola unità (se sono 31 nessuno dice niente, è ovvio) per evitare la riproduzione totale del materiale conservato. Ma potrebbero essere previsti anche altri tipi di limitazioni, pur rispettando lo spirito della norma generale.

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Giovanna Maria
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Messaggio da Giovanna Maria »

Giusto Lucap,
niente da obiettare; anche la legge effettivamente prevede un numero limite ma in genere i funzionari non sono così crudeli! In ogni caso nessuno vieta di fare trenta scatti oggi, trenta la prossima settimana e così via fino alla copia integrale del volume desiderato!
L'importante è ottenere l'immagine e avere la piena facoltà di consultare liberamente i fondi che interessano.
Buone ricerche a tutti!
Giovanna
Il gelso ombreggia ancora/il tuo ruscello/ed una bella lavandaia bruna,
che sulla pietra cancella/i segni del passato.

maurosfal
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Messaggio da maurosfal »

Il problemi è prettamente economico, per fare una ricerca genealogica bisogna portarsi dietro in blocchetto degli assegni, metti caso devi scattare centinaia di foto. Ma secondo voi quali atti ( nascita, matrimonio, morte) sarebbero più importanti fotografare per attestare una ricerca genealogica?

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Luca.p
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Messaggio da Luca.p »

Ma secondo voi quali atti ( nascita, matrimonio, morte) sarebbero più importanti fotografare per attestare una ricerca genealogica?
Certamente quelli di nascita, ma in realtà per poter dimostrare (senza ombra di dubbio!) che la ricerca è rispondente al vero storico, non sempre i certificati di nascita, o battesimi, sono suffficienti: occorrerà copia di tutti quegli atti (matrimoni, morte, processetti matrimoniali, atti notarili, Stati delle anime ecc.) che possano garantire la continuità delle informazioni.
Il costo di tutto ciò, in realtà, non è enorme; certo, se ti imbatti in Archivi come quello di Caltanissetta, dove non ti permettono di usare mezzi propri, il tutto può lievitare anche notevolmente. Starà poi a chi ti commissiona la ricerca decidere se affrontare questo aggravio di spesa per essere più tranquillo e tutelato, o se affidarsi alle sole trascrizioni degli atti con indicazione precisa dei documenti dai quali sono estratti.
Buonn lavoro.
Luca

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ciganasimona
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Messaggio da ciganasimona »

A Pordenone, ho sempre fatto solo ed esclusivamente fotocopie (non mi hanno mai accennato a fotografie) pagando solo il costo della fotocopia: 8 cent per A4 e 16 cent per A3. A Treviso, previa richiesta scritta è possibile fare solo fotografie digitali, in sala studio o in apposita sala, personalemnte o dal personale disponibile: 3 € a fondo (fondo= fascicolo, registro, faldone, mappa) e noleggiando la sala al costo di 10 €.
Simona
Ultima modifica di ciganasimona il martedì 6 novembre 2007, 10:07, modificato 1 volta in totale.

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ciganasimona
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Messaggio da ciganasimona »

A Pordenone, ho sempre fatto solo ed esclusivamente fotocopie (non mi hanno mai accennato a fotografie) pagando solo il costo della fotocopia: 8 cent per A4 e 16 cent per A3. A Treviso, previa richiesta scritta è possibile fare solo fotografie digitali, in sala studio o in apposita sala, personalemnte o dal personale disponibile: 3 € a fondo (fondo= fascilo, registro, faldone, mappa) e noleggiando la sala al costo di 10 €.
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Simona 1977 > Cesarino Adriano 1950 > Vittorio 1918 > Luigi 1876 > Antonio 1847 > Giuseppe 1804

suanj
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Messaggio da suanj »

beh in finale, possiamo dire che ogni Archivio gestisce la cosa come meglio crede... ! Ciao, suanj

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