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cosa vuol dire?
Inviato: lunedì 15 settembre 2008, 6:32
da clamass
Guardando atti di matrimoni, ho visto che molte volte appare ...
"dispensatione Santa Sede super quartum cansanguinitatis gradus vigore Apostolici"......quale è il legame tra gli promessi sposi?
Claudio
Inviato: lunedì 15 settembre 2008, 10:06
da Stefania_Fangarezzi
il quarto grado di consanguineità dovrebbe corrispondere a quella tra cugini primi (figli di fratelli)
ciao
Stef
Inviato: lunedì 15 settembre 2008, 16:11
da clamass
Ciao Stefania e grazie!
Anch'io penso che siano "cugini primi"...però adesso sono in confusione, giacchè nei atti di matrimoni ho trovato impedimento per:
Consaguinitatis "terzo e quarto grado"
Consaguinitatis "terzo grado", penso sia matrimonio tra zio e nipote.
Consaguinitatis "secondo grado"
Claudio
Inviato: lunedì 15 settembre 2008, 16:20
da Jack_Burton
Posta la foto del documento completo..magari si capisce meglio il contesto.
Jack
Inviato: lunedì 15 settembre 2008, 17:22
da clamass
Posto i documenti completi
Consanguinitatis "terzo e quarto grado"
Consanguinitatis "terzo grado"
Consanguinitatis "secondo grado"
Claudio
Inviato: lunedì 15 settembre 2008, 17:36
da brunomic
Questo tipo di rapporto di parentela è quello sancito dal diritto canonico, che non combacia con il computo della parentela secondo il diritto civile.
Quando trovi due gradi di parentela (terzo e quarto grado) vuol dire che i due sposi sono parenti sia per parte di padre, che per parte di madre.
Bruno
Inviato: lunedì 15 settembre 2008, 23:39
da clamass
Grazie Bruno:
Io so che è differente il computo della parentela secondo il diritto canonico e civile.
Credo che questo sito chiarifica un po l'argomento:
http://www.pietroloconte.it/famiglia/parentela.htm
Allora, secondo il diritto canonico, usato per i preti nelle redazione degli atti di matrimonio...
Secondo grado = gli sposi hanno un nonno in comune = cugini primi.
Terzo grado= gli sposi hanno un bisnonno in comune
Quarto grado= gli sposi hanno un trisnonno in comune
Spero sia corretta la mia interpretazione
Claudio
Inviato: martedì 16 settembre 2008, 8:08
da Jack_Burton
Interessante.
questo e' un IMHO un bell'aiuto per la ricerca degli antenati comuni.
...sempre nella speranza che i parroci siano puntigliosi nel riportare queste informazioni sugli atti.
Jack
Inviato: martedì 16 settembre 2008, 8:38
da brunomic
Il computo della parentela secondo il codice canonico non lo conosco (purtroppo). Ieri sera ho chiesto al prete, dice che è una cosa che ha studiato 50 anni fa e che non se la ricorda (??).
I parroci dovevano essere puntigliosi perché per tutti questi tipi di parentela serviva la dispensa (Papale o vescovile), quindi i conti dovevano essere esatti. In alcuni atti di matrimonio sono riportati addiritura gli alberi genealogici.
Bruno
Inviato: martedì 16 settembre 2008, 9:07
da Jack_Burton
Inviato: martedì 16 settembre 2008, 9:35
da brunomic
Il link al sito del vaticano è relativo al codice vigente (entrato in vigore nel 1984 e forse rivisto di recente), mentre per questi tipi di parentela fa fede il codice vecchio.
Bruno
Inviato: martedì 16 settembre 2008, 9:41
da Jack_Burton
acc!!!!
Inviato: martedì 16 settembre 2008, 15:09
da mattmar
Interessante....
in certe zone (piccole) però posso assicurarvi che non tenevano in gran conto i gradi di parentela.
I matrimonio tra consanguinei non erano per niente infrequenti...
mattmar
Inviato: martedì 16 settembre 2008, 16:09
da clamass
Allora per essere sicuro dobbiamo trovare cosa dice il diritto canonico di quell'epoca...però credo che le cose non siano tante cambiate.
Anch'io penso che i preti dovevano essere puntigliosi...a Santiago ho visto degli atti dove mettevano l'albero per dimostrare l'antenato comune...come dice Bruno.
E se la Chiesa è Cattolica = Universale.
Però in questo mondo c'è di tutto...puntigliosi e non puntigliosi...con buona e senza grafia...sicuro o non sicuro nei conti...ecc.
Tutto il mondo è paese!
Claudio