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L'adozione interrompe la parentela con gli ascedenti?
Inviato: mercoledì 1 luglio 2009, 19:28
da robertoangelo
Se durante la ricerca degli ascendenti, trovo una persona che è figlio d’ignoti, che ha come cognome Innocenti, ma è preceduto da un altro cognome (esempio: Berti Innocenti), devo presumere che è stato adottato?
In questo caso il filo genealogico, tornando indietro nel tempo, si è spezzato o continua? (come se i genitori adottivi fossero sotto tutti i punti di vista i veri genitori).
Siamo nel Granducato di Toscana, anno 1833.
Grazie
robertoangelo
Inviato: mercoledì 1 luglio 2009, 19:49
da Stefania_Fangarezzi
No,no, non devi presumere nulla. Un tempo, l'adozone non era un istituto così praticato, come può essere oggi. Il doppio cognome deriva da una disposizone mi pare granducale (così, di brutto, non ti so dire ne' l'anno ne' gli estremi per poter individuare - sono al mare - ma se chiedi in ASFi a chi si occupa dello Stato Civile Toscano, te lo sanno dire) che modificava il cognome che indicava il bambino abbandoanto in un altro che fosse più "neutro". A volte, questo cognomi erano indistinguibili da cognomi appartenenti a famiglie "normali", diciamo così , più sovente erano, comunque, identificabili come cognomi da "innocenti". Altre volte, però il cognome era quello della fmaiglia dove il bambino veniva messo a balia, se questi rimaneva nella famiglia oltre l'infanzia (a me è capitato il caso di un bambino innocente inserito in una famiglia, dove rimaneva anche da grande. Il problema era, però, che si chiamava come un fratello "adottivo", che a un certo punto moriva, e lui ne sposava la moglie. Cioè, in pratica mi sono trovata con dei figli che nascdevano dalla stessa mamma e dallo stesso papà (almeno così sembrava, dati i nomi di battesimo uguali), benché sapessi che il vero padre era morto già da un po'. Ho risolto la questione spulciando i matrimoni e, colpo di fortuna con la c, il matrimonio era avvenuto nel periodo napoleonico, quindi c'era il fascicolo matrimoniale che spiegava l'arcano.
Per quanto riguarda il discorso del filo genealogico, per quanto ne so, il filo si interrompe, nel senso che un "innocente" è, appunto, figlio di ignoti, e quindi non ha senso continuare a cercare.
Però, però... e qui si entra in un campo più delicato: alla fine i genitori "adottivi" (chiamiamoli così, anche se quasi mai c'era un'adozione legale) hanno cresciuto il ragazzino nella loro famiglia (anche se, spesso, i bambini venivano presi in affido per contare sul denaro che l'istituto passava alle balie, e se il bambino sopravviveva, forniva braccia per il lavoro)... insomma... da un punto di vista tecnico-legale, continuare la ricerca credo che non abbia senso, da uno più sentimentale, direi di sì.
s.
Inviato: giovedì 2 luglio 2009, 9:48
da ciganasimona
... stefania ... però tu non puoi rispondere dal mare... ci fai invidia!
Inviato: giovedì 2 luglio 2009, 16:34
da robertoangelo
per Stefania
Grazie per la tua, come al solito, esauriente risposta!
Riguardo al mare spero che, visto il tempo di questi giorni, non si tratti del litorale toscano...
robertoangelo
Inviato: giovedì 2 luglio 2009, 19:15
da Stefania_Fangarezzi
Al mare sono proprio al confine tra Versilia e Lunigiana e il tempo non è poi così infame: in questi giorni si rannuvola un po' di pomeriggio, si sente tuonare in lontananza (io ho sempre l'impressione che siano i blocchi di marmo delle cave che rotolano giù

) magari cadono due goccine di pioggia, ma niente in tutto: si continua a stare in spiaggia tranquillamente.
Piuttosto, Viareggio non è lontana da qui, con la tragedia che è successa ieri l'altro (e mio marito è pure macchinista...)
s.
Il disastro di Viareggio...
Inviato: venerdì 3 luglio 2009, 19:06
da robertoangelo
Per Stefania:
Riguardo Viareggio, purtroppo non si può pensare alla sola fatalità. In questi ultimi anni l'imperativo è risparmiare su tutto e fare in fretta, fregand... delle conseguenze.
Appartengo a quei pochi fortunati che sono potuti andare in pensione in questi ultimi anni perchè aveva maturato i requisiti.
Ero disegnatore nell'industria della maglieria a Prato e la concorrenza dei famosi cinesi ha fatto chiudere quasi tutte l'aziende.
In questo settore (come in tanti altri, es.l'alimentare) non interessa all'importatore se il consumatore può avere dei gravi danni indossando vestiti con coloranti cancerogeni, oppure mangiando pesce che proviene da paesi orientali, allevato in acque inquinate (come il pangasio).
Tutto questo per dirti che se non ritorna la coscienza di fare bene il proprio lavoro che c'era in Italia nel dopoguerra e negli anni del boom(tempi, aihmè, lontani!), questo non sarà l'ultimo di questi spaventosi incidenti (anche se non si deve generalizzare, i controlli sono spesso una mera formalità).
Mi sono dilungato troppo, anche se l'argomento richiederebbe ben altro spazio e profondità.
Mi scuso, inoltre, per aver introdotto un argomento estraneo a questo forum!
robertoangelo