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Nobiltà

Inviato: lunedì 8 novembre 2004, 14:01
da Massimo
Ciao,
prima di tutto: bellissima la nuova veste grafica del forum!
Ecco la mia domanda: appartengo a una famiglia con titoli nobiliari e sarei interessato a sapere come si trasmettono i titoli, cioè se solo sul primogenito maschio oppure su tutti i figli maschi e femmine.

Grazie
:wink:
Massimo

Inviato: martedì 9 novembre 2004, 0:23
da Amministratore
Intanto grazie per i complimenti e benvenuto, come certamente saprai dal 1948 ovvero dalla costituzione della Repubblica Italiana i titoli nobiliari non sono più riconosciuti e di conseguenza non hanno più alcun valore giuridico. I predicati dei vari titoli nobiliari, per chi li possedeva prima del 1948, sono stati cognomizzati così da divenire parte integrante dello stesso cognome di quella persona. Per la trasmissione del titolo nobiliare, almeno in Italia, era sempre trasmessa al primogenito maschio di quella stessa famiglia.
Per saperne qualcosa di più leggiti questa paginetta che è molto interessante: http://www.rivstoricavirt.com/CorpoNobt%E0.html naturalmente ne trovi tante altre che ti possono chiarire l’argomento.
Ciao

Inviato: domenica 5 dicembre 2004, 20:22
da Massimo
Grazie, ho letto con interesse l'articolo. Ma allora se è vero che alle femmine non viene trasmesso il titolo nobiliare, come spiegare oggi il titolo di contessa attribuito a un noto personaggio televisivo femminile(senza far nomi)? In generale, ci sono eccezioni e in quale caso?

Cordiali saluti,

Massimo

Inviato: domenica 5 dicembre 2004, 22:39
da Amministratore
Ciao Massimo, ovviamente io non sono per niente un esperto di titoli nobiliari e quel che so l’ho letto un po’ in giro ma mi pare di capire che solo una donna sposata ad un Barone, Conte ecc. si possa far chiamare col medesimo titolo del marito ma se questi divorziano, inevitabilmente perde anche il titolo.
Un’eccezione però ho visto che c’è ed è trattata dall’art. 45 (primo capoverso) dell’Ordinamento dello Stato Nobiliare Italiano del R.D. del 1943
http://www.cnicg.net/osn43.asp
ma questa eccezione riconosce una situazione antecedente al lontano 1926, se poi mi parli di personaggi di spettacolo allora anch’io sono RE a casa mia quando non c’è nessuno.
Comunque oltre all’indirizzo sopra dai un’occhiata anche a questo
http://www.dirittonobiliare.com/index2.html :re: :wink:
Ciao e buona lettura

Inviato: martedì 7 dicembre 2004, 9:43
da Massimo
Molte grazie per il link, ho letto piu' volte il documento ma purtroppo non mi risulta ancora chiara la questione, anche perché forse non è chiaramente spiegata.

Un semplice esempio: se il M.se Tizio e sua moglie Y (che prende il titolo del marito, quindi M.sa -- giusto fin qui??) hanno una unica figlia femmina, cosa succede per la trasmissibilità del titolo?
La figlia è M.sa oppure no? Il titolo si estingue?
:?:

Saluti,

Massimo

Inviato: martedì 7 dicembre 2004, 16:12
da Amministratore
Da quel che ho capito la moglie è Marchesa ma la figlia non lo sarà mai in quanto il titolo dovrebbe (figuratamente) tornare a chi lo ha concesso per estinzione della Famiglia.
Ciao

Inviato: mercoledì 8 dicembre 2004, 7:00
da alve62
In periodo monarchico chi dimostrava di vivere in maniera civile da almeno un secolo (quindi da circa 3 generazioni) poteva chiedere il riconoscimento di distintà civiltà per la propria famiglia e chi si distingueva in maniera particolare poteva ottenere la nobiltà per concessione sovrana (il caso di D'Annunzio ritengo sia il più famoso per quanto riguarda la storia recente). Ma oggi? Tutto ciò che ci è rimasto è la certezza che la storia della nostra famiglia - almeno quella! - non ce la potrà togliere nessuno. Come tutti sanno i titoli nobiliari non sono più riconosciuti dallo Stato italiano, perciò oggi più che mai "nobile è colui che pensa nobilmente e agisce del pari", a maggior ragione se alla stessa maniera ha agito il proprio padre e il proprio nonno. Senza voler offendere nessuno ne ho sentiti tanti di figli o nipoti di contadini spacciarsi per discendenti di baroni; quante ne ho sentite persone (anche di un certo livello culturale) millantare nobili origini, magari facendosi forti di un attestato acquistato in una bancarella (la cosa triste è che costoro sono realmente convinti di ciò che affermano)! In una Nazione in cui tutti ormai si definiscono nobili perchè non dovrebbe dirsi nobile chi vive nobilmente da tre generazioni?

Inviato: domenica 2 gennaio 2005, 0:09
da Aldisdal
Massimo ha scritto:Molte grazie per il link, ho letto piu' volte il documento ma purtroppo non mi risulta ancora chiara la questione, anche perché forse non è chiaramente spiegata.

Un semplice esempio: se il M.se Tizio e sua moglie Y (che prende il titolo del marito, quindi M.sa -- giusto fin qui??) hanno una unica figlia femmina, cosa succede per la trasmissibilità del titolo?
La figlia è M.sa oppure no? Il titolo si estingue?
:?:

Saluti,

Massimo
Fermandoci all'ultima legislazione nobiliare e cioé a quella del Regno d'Italia, la figlia del Marchese X e di sua moglie Y, avrà il titolo di Nobile dei Marchesi, titolo che non potrà trasmettere ai suoi discendenti.

Inviato: martedì 29 marzo 2005, 23:16
da malchio
Gentile signor Massimo,
vorrei fare qualche precisazione riguardo l'argomento da lei introdotto.
Gli argomenti trattati al link http://www.rivstoricavirt.com/CorpoNobt%E0.html sono spiegati in maniera assolutamente errata e superficiale.
Non esiste alcuna regola che stabilisca che il titolo nobiliare spetti solo al maschio primogenito. I titoli si trasmettono in base a leggi stabilite al momento della loro concessione. Ogni famiglia è un caso a se in base alle disposizioni date al momento della concessione del titolo. Esistono famiglie in cui ad esempio il titolo di conte spetta al maschio primogenito, altre in cui spetta a tutti i figli maschi ed altre ancora in cui tutti i figli, indipendentemente dal sesso, hanno diritto al titolo.
Le femmine non sono assolutamente escluse dalla ereditarietà dei titoli. Per fare un'altro esempio vi sono famiglie che portano titoli molto importanti come ad esempio quello di principe, in genere in questi casi il titolo principesco spetta al maschio primogenito, ma i cadetti hanno diritto a titoli di grado inferiore loro riservati.
Nella mia famiglia paterna, per fare un altro esempio, tutti i figli maschi e femmine portano il titolo di nobile, in quella di mia madre quello di conte o contessa. Un amico è figlio secondogenito di conte in un casato il cui titolo è concesso solo al primogenito, quindi egli è Pinco dei conti Tal dei Tali.
Consiglio il link www.cnicg.net che in materia è sempre assai preciso.

Inviato: mercoledì 25 giugno 2008, 5:24
da stefio
Solitamente avviene questo:
Il conte di Valloro Mario Rossi, sposa la signora Elena Bianchi.
Mario Rossi è il Conte di Valloro, sua moglie Elena Bianchi è la contessa di Valloro.
Il primo figlio è Antonio = conte di Valloro
Il secondo è Luisa = dei conti di Valloro
Il terzo è Giacomo = dei conti di Valloro

A Giacomo Rossi dei conti di Valloro, dopo alcuni anni gli viene concesso il titolo nobiliare di Marchese, con predicato di Torreviva.

Quindi il terzo figlio del conte Mario Rossi è:
Giacomo Rossi marchese di Torreviva dei conti di Valloro

Inviato: mercoledì 25 giugno 2008, 17:28
da Giovanni_Grimaldi
Gentili signori,

scusate se intervengo sul tema, ma l'argomento è stato forse esposto in modo poco chiaro.

Premettendo che la nobiltà è uno status giuridico riconosciuto e tutelato da uno Stato nelle sue forme e nelle sue particolarità sintetizzo l'argomento.

In uno Stato esiste la nobiltà se essa è riconosciuta dalle Leggi di quello Stato.

Ne consegue che ogni Stato ha avuto la sua legislazione nobiliare.

In Italia abbiamo dunque, per sintetizzare:

- Stati preunitari;
- Legislazione nobiliare del Regno d'Italia;
- Altri Stati (Pontificio, S.R.I., Regni stranieri, etc.)

Inviato: venerdì 27 giugno 2008, 2:33
da Giovanna Maria
Avevo scritto un bell'intervento, ma come al solito era troppo lungo. Semplifico il tutto sottolineando che ritengo ottimale in questa discussione la sintesi del signor Grimaldi e di Malchio, ed invitando alla lettura della nostra carta costituzionale per ciò che riguarda l'attuale legislazione italiana in merito.
http://www.quirinale.it/costituzione/costituzione.htm

Per quanto concerne il passato ho studiato diversi casi in cui il titolo nobiliare rischiava l'estinzione per mancanza di eredi maschi e veniva trasmesso attraverso le figlie femmine agli eredi di quest'ultime. Nella famiglia M. ad es. l'ultimo erede maschio non si era neppure sposato. Ha trasmesso a metà del XVIII sec. il titolo nobiliare al figlio maschio di sua sorella con un testamento al quale era apposta la seguente clausola: il bambino avrebbe ereditato tutti i suoi beni solo se il padre avesse accettato di anteporre il cognome dello zio al suo. Oggi gli eredi di quel bambino si chiamano ancora M. In un altro caso la famiglia P. sposando l'ultima figlia femmina al rampollo della famiglia T. lascia tutti i suoi beni chiedendo in cambio che vengano uniti i due cognomi a formarne uno solo. Nella generazione successiva accade la stessa cosa e oggi l'erede ha tre cognom , P.T.R., anche se è conosciuta con il solo cognome R.
P.e T. erano marchesi, R. erano conti. Oggi l'erede è semplicemente la professoressa R. che non riesce mai a firmare le pagelle per intero!
Ciao
Giovanna

P.S. Ma che programmi guardate in tv?! :shock:

Inviato: lunedì 25 agosto 2008, 17:35
da Edoardo
A parte qualche inutle commento come es. l'Italia è una repubblica dal 1948 (chiaramente scritto per invidia, diciamocelo) solitamente i titoli nobiliari vengono trasmessi al primogenito maschi es:

Fabrizio Ristori conte di Rivombrosa , barone di menaggio e cavaliere della santissima annunziata sposato con la patrizia anna tucci ha tre figli

-luca
-andrea
-Ludovica

Luca è il primogenito maschio e tramanda il titolo mentre andrea acquisisce il titolo di "nobile" che è inferiore al barone e superiore al cavaliere.
Diviene così andrea ristori (nobile) di conti Rivombroso cc.. aggiungendo così al suo stemma un cimiero con la corona da nobile ecc...
Costui però non può tramandare a suo figlio il titolo e quindi il ramop non è più nobile.

Nel caso morisse Luca senza eredi né maschi né femmine il titolo spetta ad andrea.
Se per caso non morisse e andrea venisse con passare del tempo nominato es: visconte di vallonia si creerebbe così un nuovo ramo portando così il titolo che naturalmente è tramandabile come suo fratello.

Ludovica invece sarebbe contessama non può tramandare il titolo: se si sposa con un nobile acquisisce il titolo di suo marito, se si sposa con un plebeo lo perde.
Nel caso luca od andrea morisse ed avesso solamente una figlia femmina, il marito di lei potrebbe decidere ( e di solito è così) di aggiungere il cognome e lo stemma(sempre di lei) al loro figlio per far sì che questa casata non si estingua.
Es: Ludovica ristori contessa di rivombrosa sposa il Duca-conte Mario Succi di taggì e piazzola.
Il loro figlio giuseppe diviene così Giuseppe Succi-ristori duca di taggì, conte di piazzola conte di rivombrosa, barone di Menaggio cavaliere della santissima annunziata, quindi lo stemma dei succi sarebbe in quartato con quello dei ristori.

Bisogna dire che di eccezioni ce ne sono state!

Spero di essere stato chiaro e di non aver sbagliato

Edoardo

Credo d

Inviato: venerdì 31 ottobre 2008, 13:25
da Giovanni_Grimaldi
Gentile signore
le ripeto la questione.

Ogni Stato ha avuto la sua legislazione nobiliare.

In Italia abbiamo dunque avuto, per sintetizzare:

- Stati preunitari;
- Legislazione nobiliare del Regno d'Italia;
- Altri Stati (Pontificio, S.R.I., Regni stranieri, etc.)

Facciamo esempio?

Regno di Napoli:
- successione longobarda, normanna, normative angioine, poi spagnole, quindi riorganizzazione borbonica, etc etc...

Anche a metà ottocento, ad esempio, esisteva nel regno borbonico, la successione napoletana, quella siciliana, quella murattiana....

Come vede la frase "solitamente i titoli nobiliari vengono trasmessi al primogenito..." bisogna contestualizzarla...

E poi... Cambi canale :D

Inviato: martedì 25 novembre 2008, 17:18
da Edoardo
Infatti ho scritto solitamente :)