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come devo chiamare il cugino di mia madre?

Inviato: mercoledì 22 novembre 2006, 15:27
da stellablu
ciao a tutti sono un nuovo utente, mi sono iscritta al vostro forum perchè non riesco a trovare una risposta chiara e precisa alla mia domanda, a causa della quale ho avuto una discussione terribile con alcuni amici.
la domanda era questa: come devo chiamare il cugino di mia madre (per cugino intendo il figlio della sorella di mia nonna).
so che il grado di parentela è il 5° giuridicamente ma mi sono sempre rivolta a lui chiamandolo zio e sono stata beffeggiata, appunto in questa discussione, perchè sostenevano tutti che avrei dovuto chiamarlo per nome visto che mi era cugino e non zio. :(
Scusate se mi sono così dilungata ma vorrei cercare di risolvere questa diatriba e irridere chi mi ha beffeggiata oppure accusare il colpo. Aspetto fiduciosa grazie a chiunque vorrà illuminarmi

Inviato: mercoledì 22 novembre 2006, 15:53
da neogeneal
Io lo chiamerei zio (come faccio con i cugini di mia madre e mio padre) prima di tutto per una questione di rispetto (penso che sia molto più grande di te ...). Tecnicamente lui è una generazione prima di te, appartiene cioè alla generazione di tua madre e dei suoi fratelli e sorelle, cioè i tuoi zii diretti. Quindi potrebbe essere definito uno zio indiretto. Inoltre, probabilmente tu chiami zio anche i mariti e le mogli dei tuoi zii "diretti" e, a pensarci bene loro non ti sono parenti ma affini.
Ciò premesso, penso che il termine "zio" per il cugino di tua madre ci sta più che bene!

Ciao.

Raffaele

grazie per la risposta

Inviato: mercoledì 22 novembre 2006, 16:05
da stellablu
ciao raffaele
ti ringrazio sinceramente per la tua risposta velocissima e mi fa piacere sapere che anche tu concordi con me sul fatto che, per una questione di educazione, zio sia il termine più appropriato; credo che riferirò la tua risposta così come mi è stata data e vediamo chi si sente in dovere di contestare non fosse altro appunto che per una questione di rispetto ed educazione.
grazie ancora
ciao gina

Inviato: mercoledì 22 novembre 2006, 17:06
da Amministratore
Ciao stellablu e benvenuta, al di là di come uno preferisce chiamare i propri cari (da piccolo chiamavo zia mia nonna e nonna mia bisnonna) se vuoi essere corretta dovresti chiamarlo semplicemente per nome e basta poi se vuoi fare una forzatura potresti chiamarlo cugino dato che è tuo “secondo cugino” e parente di 5° grado ma gli zii sono solo i fratelli e sorelle dei propri genitori.
Vedi questo indirizzo, se già non lo avevi fatto:
http://www.bertotti.it/genealogia/modul ... d=3&page=1
gli articoli dal 74 al 78 del Codice Civile definiscono la parentela e l’affinità

Art. 74 Parentela
La parentela è il vincolo tra le persone che discendono da uno stesso stipite.
Art. 75 Linee della parentela
Sono parenti in linea retta le persone di cui l'una discende dall'altra; in linea collaterale quelle che, pur avendo uno stipite comune, non discendono l'una dall'altra.
Art. 76 Computo dei gradi
Nella linea retta si computano altrettanti gradi quante sono le generazioni, escluso lo stipite.
Nella linea collaterale i gradi si computano dalle generazioni, salendo da uno dei parenti fino allo stipite comune e da questo discendendo all'altro parente, sempre restando escluso lo stipite.
Art. 77 Limite della parentela
La legge non riconosce il vincolo di parentela oltre il sesto grado , salvo che per alcuni effetti specialmente determinati.
Art. 78 Affinità
L'affinità è il vincolo tra un coniuge e i parenti dell'altro coniuge.
Nella linea e nel grado in cui taluno è parente d'uno dei due coniugi, egli è affine dell'altro coniuge.
L'affinità non cessa per la morte, anche senza prole, del coniuge da cui deriva, salvo che per alcuni effetti specialmente determinati. Cessa se il matrimonio è dichiarato nullo, salvi gli effetti di cui all'art. 87, n. 4.


L’altro post che avevi inserito è stato cancellato in quanto non sono ammessi doppi post.
Ciao

Inviato: mercoledì 22 novembre 2006, 18:23
da neogeneal
Luca, preciso e puntuale come sempre, ha ragione. Io ho cercato di fornire a stellablu dei motivi di appiglio alla sua tesi sul chiamarlo "zio" che è quella che sentimentalmente sento anche mia.

Ciao a tutti.

Raffaele

ringraziamenti per la cordialità e la precisione

Inviato: mercoledì 22 novembre 2006, 19:53
da stellablu
buonasera luca
grazie per l'accoglienza ma, soprattutto, grazie per la risposta chiara e precisa. Si, in effetti, avevo già visitato il sito del quale mi hai riportato uno stralcio inerente ai gradi di parentela, è vero che giuridicamente siamo solo cugini di 5° grado ma, in effetti, la discusisone era sorta solo riguardo al come dovrei chiamarlo ed io sostenevo che essendo lui una persona molto più grande di me, non fosse altro che per il rispetto e l'educazione, zio era il termine più appropriato; anche perchè credo che nessuno si rivolga ad un suo parente (zii e nonni a parte) chiamandolo con il grado di parentela, quindi dovrò da una parte dare ragione a chi asseriva che non avrei dovuto chiamarlo zio e dall'altra far valere le mie ragioni, ovviamente solo affettive, di chiamarlo zio. Sono molto soddisfatta della risoluzione di questa storia che, francamente mi dispiaceva un po e vorrei ringraziarvi tutti per la precisione e la cortesia.
sono lieta di essere entrata qui da voi per avere delle risposte ed averle trovate chiare ed esaurienti.
buona serata a tutti e grazie :)
gina

Inviato: mercoledì 22 novembre 2006, 20:30
da Amministratore
. . . :wink:

Inviato: mercoledì 22 novembre 2006, 21:09
da enrico55
Secondo me è solo un problema di età e di rispetto verso le persone. I miei genitori hanno cugini della loro generazione e cugini molto piu giovani che hanno pressappoco la mia età. Io personalmente o sempre chiamato zii i primi, mentre quelli piu giovani (uno ha un anno piu di me) per nome. Ripeto, secondo me è una questione di età e di tipo di rapporto. Per fare un esempi diverso,io chiamo i miei suoceri mamma e papa e gli do del tu, mia cognata li chiama per nome dandogli del lei, ma nessuno si offende; è solo questione di abitidini e carattere..
ciao a tutti
enrico

Inviato: giovedì 23 novembre 2006, 8:11
da Borgafr
Presso gli arabi, il titolo di "zio" è attribuito a qualunque persona verso la quale si abbia rispetto e deferenza, indipendentemente se faccia o no parte della "famiglia".

borgafr