Come convincere un Parroco.
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Come convincere un Parroco.
Sto lavorando per una nuova ricerca genealogica e avrei bisogno di controllare gli archivi parrocchiali di una chiesa; telefono al Parroco, mi presento con modi garbati, spiego la mia necessità, ma il Parroco (come mi aspettavo) mi dice che devo farmi autorizzare dalla Diocesi di appartenenza. La Diocesi dista circa 50 Km da casa mia, allora armato di buona volontà cerco il numero su internet, parlo con la segreteria, spiego il tutto e mi riferiscono che il prete "tal dei tali" direttore dei beni culturali della Diocesi, è al momento molto impegnato. Ritelefono il giorno dopo, stessa risposta. Riprovo dopo due giorni, comicio ad essere più convincente e riesco a strappare il numero telefonico del prete; lo bombardo di telefonate a qualsiasi ora del giorno, nulla il telefono squilla ma nessuno risponde dall'altro capo. Ritelefono alla segreteria, parlo con una nuova persona che impietosito dalle mie richieste mi da il numero di fax del Direttore; invio una lettera, comunicando le mie richieste e allego copia del mio documento d'identità (chissà forse mi hanno scambiato per una spia del KGB). Sono passati 15 giorni e nessuno mi ha dato risposta. Come posso convincere questo prete a darmi l'autorizzazione? Devo parlare con sua Eminenza?
- Luca.p
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A volte se non c'è un'intercessione divina (leggi miracolo!) difficilmente riesci a convincere un parroco che non ha voglia di perdere tempo con quei"rintronati" dei genealogisti.
Forse se hai confidenza con qualche altro prete della stessa diocesi (e che quindi conosce il "diffidente") e può presentarti come suo amico ...
Ma hai comunque poche speranze!
Luca
Forse se hai confidenza con qualche altro prete della stessa diocesi (e che quindi conosce il "diffidente") e può presentarti come suo amico ...
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Luca
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Condivido Luca al 100%; direi che questo tipo di prete è di quelli che accettano che "a tanto corrisponda tanto"; in questi casi solo far intendere che si è disposti a fare una generosa offerta, FORSE può convincerlo.
Un altro caso simile di cui sono a conoscenza riguarda un genealogista che per avere accesso ai registri ha dovuto aggirare l'ostacolo facendo "convincere" il prete ostico dal Sindaco e da un superiore del prelato; come abbia fatto non so, ma alla fine ci è riuscito.
Se pensiamo a quante storie fanno per rilasciare un atto di battesimo figuriamoci per una ricerca.... purtroppo hanno il coltello dalla parte del manico, e dovrebbe essere una prerogativa della diocesi fare un archivio digitalizzato, come qualche progressista diocesi ha fatto e permettere agli studiosi di fare le ricerche in sede... qualcuna si sta attrezzando, altre lo hanno già, ma si contano sulle dita di una mano in tutta Italia; se i registri parrocchiali sono un bene della parrocchia, i dati che contengono sono un bene dei viventi e dei posteri; avere archivi diocesani dei registri parrocchiali digitalizzati ( meglio se accessibili on line) significa riconoscere questo diritto .. un sito a cui dovrebbero ispirarsi gente illuminata:
Battezzati dal 1450 al 1900 a Firenze nella Chiesa di Santa Maria del Fiore http://www.operaduomo.firenze.it/battes ... _carte.asp
ciao, suanj
Un altro caso simile di cui sono a conoscenza riguarda un genealogista che per avere accesso ai registri ha dovuto aggirare l'ostacolo facendo "convincere" il prete ostico dal Sindaco e da un superiore del prelato; come abbia fatto non so, ma alla fine ci è riuscito.
Se pensiamo a quante storie fanno per rilasciare un atto di battesimo figuriamoci per una ricerca.... purtroppo hanno il coltello dalla parte del manico, e dovrebbe essere una prerogativa della diocesi fare un archivio digitalizzato, come qualche progressista diocesi ha fatto e permettere agli studiosi di fare le ricerche in sede... qualcuna si sta attrezzando, altre lo hanno già, ma si contano sulle dita di una mano in tutta Italia; se i registri parrocchiali sono un bene della parrocchia, i dati che contengono sono un bene dei viventi e dei posteri; avere archivi diocesani dei registri parrocchiali digitalizzati ( meglio se accessibili on line) significa riconoscere questo diritto .. un sito a cui dovrebbero ispirarsi gente illuminata:
Battezzati dal 1450 al 1900 a Firenze nella Chiesa di Santa Maria del Fiore http://www.operaduomo.firenze.it/battes ... _carte.asp
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purtroppo c'è la secolarizzazione in massima parte..è una cosa non bella.... ma ci sono tanti bravi preti che ripeto hanno fatto degli ottimi lavori; in Trentino (Trento) hanno un archivio microfilmato eccezionale, basta prendere appuntamento e ti assistono in ogni maniera... anche in sicilia ho trovato un prete eccezionale..aveva trasferito tutti i dati sul pc e mi fece la ricerca per telefono in tempo reale...ma sono mosche bianche tra le quasi tutte nere....
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Certo hai ragione suanj...non si può fare di tutta un erba un fascio, ma purtroppo la stragrande maggioranza dei preti sono "contrari" ad ogni tipo di ricerca e vedono soprattutto il genealogista come un nemico minaccioso che può invadere la loro sacrestia!
Speriamo che arrivi presto una ventata di rinnovo di menti e di costumi, che apra finalmente il clero a 360 gradi!
un saluto!
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- Giovanna Maria
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Sono in pieno accordo con voi ma temo che certe speranze siano vane. CI sono sacerdoti che a settant'anni sono progressisti ed altri che a quarantacinque sono reazionari. Che dire? Se pensate che dopo anni e anni che mi conosce il sacerdote di un archivio mi ha "sgridata" per aver fatto troppe foto. "Qui non sei a casa tua, due o tre foto va bene ma se vuoi farne di più chiedi il permesso scritto a tizio che poi lo chiede a caio che deve ottenere il visto da sempronio". Pensare che quel fondo archivistico l'ho curato io e solo io per quasi dieci anni, lo conosco come le mie tasche e, se fossi stata una delinquente, me lo sarei portato a casa pezzettino dopo pezzettino senza che nessuno se ne accorgesse. Invece ora devo chiedere duemila permessi e sentirmi dire che "non sono a casa mia". "Poi dice che uno si butta a sinistra... "! (cit. Antonio DeCurtis - Totò)
Giovanna
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Il gelso ombreggia ancora/il tuo ruscello/ed una bella lavandaia bruna,
che sulla pietra cancella/i segni del passato.
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E' vero, la situazione è come dite voi.
I beni archivistici della chiesa, secondo me, dovrebbero essere statalizzati per consentire a tutti di essere consultati, senza "certificato di buon cristiano" o altre fesserie che non fanno altro che alimentare la burocrazia, e soprattutto perdere altro tempo inutilmente. Ma forse sarebbe ancora peggio, perchè il nostro Stato ormai non investe più in cultura, per cui i nostri archivi non hanno più nemmeno la carta per le fotocopiatrici: piuttosto che "buttarmi a sinistra", o a destra o al centro...io emigrerei proprio!
E pensare che se l'America avesse le nostre ricchezze e la nostra storia le trasformerebbe subito in business!!!
I beni archivistici della chiesa, secondo me, dovrebbero essere statalizzati per consentire a tutti di essere consultati, senza "certificato di buon cristiano" o altre fesserie che non fanno altro che alimentare la burocrazia, e soprattutto perdere altro tempo inutilmente. Ma forse sarebbe ancora peggio, perchè il nostro Stato ormai non investe più in cultura, per cui i nostri archivi non hanno più nemmeno la carta per le fotocopiatrici: piuttosto che "buttarmi a sinistra", o a destra o al centro...io emigrerei proprio!

E pensare che se l'America avesse le nostre ricchezze e la nostra storia le trasformerebbe subito in business!!!
- Giovanna Maria
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Per fortuna la "ricchezza" che interessa dei "poveri" genealogisti come noi è ben poca cosa!
Comunque c'è sempre qualche sacerdote che ti ripaga con cortesia e disponibilità. Ne sono un esempio certi archivi citati anche in questo forum, ed altri che, pur non essendo particolarmente visibili in internet, rispondono con cortesia a telefonate e lettere, come ad esempio la diocesi di Nola e alcuni parroci di Pavia. Questo andava detto ad onor del vero.
Un saluto a tutti i ricercatori e auguri di buon onomastico!
Comunque c'è sempre qualche sacerdote che ti ripaga con cortesia e disponibilità. Ne sono un esempio certi archivi citati anche in questo forum, ed altri che, pur non essendo particolarmente visibili in internet, rispondono con cortesia a telefonate e lettere, come ad esempio la diocesi di Nola e alcuni parroci di Pavia. Questo andava detto ad onor del vero.
Un saluto a tutti i ricercatori e auguri di buon onomastico!

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PArro
ciao,
io ho fatto delle ricerche negli archivi parrocchiali, è importante che il parrocco abbia fiducia di noi, poi che il parrocco non perde tempo con le nostre ricerche.
Ho potuto fare ricerche da solo in 3 archivi, in uno ho anche potuto portare i libbri a casa, in un'altro chiudevo io la casa parrocchiale quando avevo finito la ricerca, passavo in chiesa e faccevo un'offerta.
A+
Pat
io ho fatto delle ricerche negli archivi parrocchiali, è importante che il parrocco abbia fiducia di noi, poi che il parrocco non perde tempo con le nostre ricerche.
Ho potuto fare ricerche da solo in 3 archivi, in uno ho anche potuto portare i libbri a casa, in un'altro chiudevo io la casa parrocchiale quando avevo finito la ricerca, passavo in chiesa e faccevo un'offerta.
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Ma sarà mai possibile fare ricerche senza fare "l'offerta"?? E' possibile che un uomo di chiesa debba essere pagato per avere fiducia in uno studioso??
Cmq, come già è stato detto in questa discussione, diamo onore a quei preti"mosche bianche" che si rendono aperti e disponibili ai ricercatori!
Filippo
Cmq, come già è stato detto in questa discussione, diamo onore a quei preti"mosche bianche" che si rendono aperti e disponibili ai ricercatori!
Filippo
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Re: Come convincere un Parroco.
Salve a tutti,
riesumo questo tread per sentire le vostre opinioni sulle mie esperienze.
In una parrocchia di un paesino il Parrocco si è rifiutato davanti alla mia richista dopo che mi sono educatamente presentato di persona siccome non rispondeva alle mie telefonate e mail e in un altra parrocchia in pieno centro di Genova il Parrocco si lamentava ogni minuto dicendo sempre che oggi viene uno, poi domani un'altro e così via...ma poi non si ricordava neppure che l'archivio era a destra della sua scrivania!
Addirittura ha anche preso una scala per arrivare ad un armadio situato in alto nonostante gli avessi detto di controllare quello più in basso, intuizione poi esatta.
Ha anche detto una cosa che non mi è piaciuta per niente, diceva che non aveva tempo nonostante non stava facendo niente in quel momento e c'era pure un chierichetto ventenne disponibilissimo ad aiutarlo...ero pieno di rabbia e stavo per dirgli che il tempo avrebbe fatto il resto cioè deteoriando gli archivi.
Invece altri parrocci si sono dimostrati molto disponibili a cui ho lasciato anche un offerta.
Direi che dopo queste mie prime esperienze bisognerebbe che tutte le Parrocchie mandino i loro archivi alla propria diocesi o in una sua sede per semplificare tutto il processo di ricerca genealogica.
E in questa sede si potrebbe installare anche un impianto antiincendio e di videosorveglianza e soprattutto un buon impianto di aerazione. Alcune Parrocchie non li conservano a dovere e addirittura un archivio era a fianco ad una fotocopiatrice, se questa va in cortocircuito addio a tutto.
Inoltre molti preti potrebbero lavorarci su commissione e rispondere in tempi brevi e non eterni ma anche tutti noi avremmo accesso facendo un offerta e consultare gli archivi sotto la loro supervisione per evitare danneggiamenti e manomissioni con penne biro o altro. E sarebbe anche un ottima occasione per la digitalizzazione.
riesumo questo tread per sentire le vostre opinioni sulle mie esperienze.
In una parrocchia di un paesino il Parrocco si è rifiutato davanti alla mia richista dopo che mi sono educatamente presentato di persona siccome non rispondeva alle mie telefonate e mail e in un altra parrocchia in pieno centro di Genova il Parrocco si lamentava ogni minuto dicendo sempre che oggi viene uno, poi domani un'altro e così via...ma poi non si ricordava neppure che l'archivio era a destra della sua scrivania!

Ha anche detto una cosa che non mi è piaciuta per niente, diceva che non aveva tempo nonostante non stava facendo niente in quel momento e c'era pure un chierichetto ventenne disponibilissimo ad aiutarlo...ero pieno di rabbia e stavo per dirgli che il tempo avrebbe fatto il resto cioè deteoriando gli archivi.
Invece altri parrocci si sono dimostrati molto disponibili a cui ho lasciato anche un offerta.
Direi che dopo queste mie prime esperienze bisognerebbe che tutte le Parrocchie mandino i loro archivi alla propria diocesi o in una sua sede per semplificare tutto il processo di ricerca genealogica.
E in questa sede si potrebbe installare anche un impianto antiincendio e di videosorveglianza e soprattutto un buon impianto di aerazione. Alcune Parrocchie non li conservano a dovere e addirittura un archivio era a fianco ad una fotocopiatrice, se questa va in cortocircuito addio a tutto.
Inoltre molti preti potrebbero lavorarci su commissione e rispondere in tempi brevi e non eterni ma anche tutti noi avremmo accesso facendo un offerta e consultare gli archivi sotto la loro supervisione per evitare danneggiamenti e manomissioni con penne biro o altro. E sarebbe anche un ottima occasione per la digitalizzazione.
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Re: Come convincere un Parroco.
Ti rispondo,ma credo di averlo già fatto molte volte.
I parroci hanno altro a cui pensare, sono titolari di più parrocchie e soprattutto nei paesini, sono soli a gestire il loro gregge di...pecore.
I primi tempi delle mie ricerche mi sono arrabbiata moltissimo, non capivo, pensavo che, essendo dati di miei parenti, fossero in obbligo a fornirmeli, ma ho sentito le risposte più disparate e ho rinunciato a capire.
Alcuni, pur non conservandoli correttamente, sono gelosi del materiale, così mi è stato detto e non ci pensano proprio a depositarli presso l'archivio diocesano, ma neppure li fanno consultare.
Altri, per togliersi l'impiccio, invece, li portano e si tolgono da ogni scocciatura.
In circa 20 anni, ho trovato 1 parroco e dico 1 interessato alla materia e che mi ha mandato persino un piccolo albero genealogico, degli altri, decine, nessuno mi ha degnato.
Manca una cultura del genere e non si può pretendere, che un prete, magari anziano, vada a spulciare dei registri senza indicazioni precise...
Se ci fossero dei volontari in parrocchia potrebbero aiutare,ma sono davvero pochi gli appassionati o quelli disponibili.
Credo di aver scritto decine di volte al parroco di Oviglio e solo adesso ho trovato il numero di un gentile signore quasi novantenne, che si dedica a conservare il materiale ed ha le chiavi della chiesa...Mi devo affrettare perchè i tempi sono davvero biblici e noi, io compresa, non siamo eterni!!
I parroci hanno altro a cui pensare, sono titolari di più parrocchie e soprattutto nei paesini, sono soli a gestire il loro gregge di...pecore.
I primi tempi delle mie ricerche mi sono arrabbiata moltissimo, non capivo, pensavo che, essendo dati di miei parenti, fossero in obbligo a fornirmeli, ma ho sentito le risposte più disparate e ho rinunciato a capire.
Alcuni, pur non conservandoli correttamente, sono gelosi del materiale, così mi è stato detto e non ci pensano proprio a depositarli presso l'archivio diocesano, ma neppure li fanno consultare.
Altri, per togliersi l'impiccio, invece, li portano e si tolgono da ogni scocciatura.
In circa 20 anni, ho trovato 1 parroco e dico 1 interessato alla materia e che mi ha mandato persino un piccolo albero genealogico, degli altri, decine, nessuno mi ha degnato.
Manca una cultura del genere e non si può pretendere, che un prete, magari anziano, vada a spulciare dei registri senza indicazioni precise...
Se ci fossero dei volontari in parrocchia potrebbero aiutare,ma sono davvero pochi gli appassionati o quelli disponibili.
Credo di aver scritto decine di volte al parroco di Oviglio e solo adesso ho trovato il numero di un gentile signore quasi novantenne, che si dedica a conservare il materiale ed ha le chiavi della chiesa...Mi devo affrettare perchè i tempi sono davvero biblici e noi, io compresa, non siamo eterni!!
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- Iscritto il: domenica 3 aprile 2022, 23:10
Re: Come convincere un Parroco.
Bisognerebbe creare un movimento "liberazione antenati" e convincere la gente a devolvere l'8 x 1000 per l'accesso e digitalizzazione degli archivi e così togliamo il peso a tutti i preti soprattutto quelli più gentili che si sacrificano sempre per noi.
2/2 - 4/4 - 8/8 - 16/16 - 30/32 - 56/64 - 83/128 - 104/256 - ?/512 - ?/1024