All'interno di un registro notarile del 1580-83 ho trovato questo foglio scritto in volgare, che non riesco ad interpretare. La cosa mi incuriosisce perché: 1. è citato Bernardino dalla Costa, figlio del mio antenato; 2. l'atto non è completo, è solo un frammento, l'unico che ho trovato; 3. non sembra affatto essere un atto notarile e non ne capisco la natura; 4. ci trovo delle parole, diciamo, ... poco "notarili".
Se qualcuno mi aiuta a interpretare e a capire di cosa si può trattare, gliene sarei grato.
Dovrebbe essere il verbale di un interrogatorio fatto nel corso di una causa giudiziaria, redatto da un notaio dei malefici.
Ho messo tra virgolette le risposte dell’esaminato ai giudici.
"...in casa, et dicto te disselo che non vole
far (...) con ti ma che ti voleva
bene castigare", respondit “non so quello
lui respondesse perchè tornai subito
in casa come ho detto et dicto se ha
impresso che quando Bernardin dalla
costa li prese per un braccio che tu li
dicesti lassiami andare tu biastimiasti
Putana de Dio, et che medesmamente
quando che tu fosti tenuto che volevi
ussire con la picha di casa tua
contra bianesin preditto, tu li dicesti
vecho can(?) becho io ti troverò ben..
et biastemasti all’hora la medesima
biastema putana (...) pero bisogna
tu ti risolvi de dire meglio la ve(rità)
intorno a questa biastemia almanco
la giustizia te lo fara dire con li debiti
suoi mezi”, respondit “dissi bene quando
mia moglie mi tene putana lassame
andare ma non e vero altramente che
biastemasse come ho ditto”, Dicens ut supra
“credo de si che questo succedesse doi
giorni doppo la festa de Santo Andrea
proximo passato (...) che la zobia seguente la ditta
festa” (...) (...) (...) (...) pone
in carcere (...)
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