Il nonno paterno della bambina era già morto, perché prima del segno c'è la q. di quondam. Forse non ha scritto il nome dei genitori e ha messo ecc. In effetti nel primo dei due simboli non riesco a vedere un nome abbreviato.
io 1983-G.Pietro 1955-Antonio 1920-Carlo Andrea 1886-Pietro 1850-Giulio 1812-G.Batta 1789-Francesco M. 1760-G.Batta 1717-Francesco M. 1692-G.Batta 1657-Carlo G. 1629-G.Batta 1591-G.Andrea 1565-Pietro-G.Francesco-Pietro di Bartolomeo Broffadelli e Rosa Pisati di Leonino-Bertolino-Leonino? (v. 1428)
Grazie, non ho molta esperienza ma non mi era mai capitato di trovarlo, e qui c'è due volte nello stesso atto. Nel secondo mi sembra di leggere una "c" dopo il segno.
Anch'io ho pensato non conoscesse il nome, ma in questi casi avevo notato che si lasciava uno spazio vuoto al posto del nome...
In effetti lasciavano lo spazio vuoto o non mettevano niente, in quanto i nomi dei nonni erano segnati a discrezione del sacerdote compilatore. Il minimo indispensabile era costituito dal nome del battezzato/a, dei genitori e dei padrni/madrine. La madre, almeno all'inizio non era sempre segnata o non veniva messo il suo cognome.
io 1983-G.Pietro 1955-Antonio 1920-Carlo Andrea 1886-Pietro 1850-Giulio 1812-G.Batta 1789-Francesco M. 1760-G.Batta 1717-Francesco M. 1692-G.Batta 1657-Carlo G. 1629-G.Batta 1591-G.Andrea 1565-Pietro-G.Francesco-Pietro di Bartolomeo Broffadelli e Rosa Pisati di Leonino-Bertolino-Leonino? (v. 1428)
Nei documenti più antichi che ho trovato io non c'era neanche il nome del bambino. Si limitavano a scrivere "Per un battesimo il figlio di mastro Nicola...".
La memoria è la porta indispensabile per entrare nel futuro!
K.