Continuo a non essere convinta. Brater non vuol dire niente; Bruder significa sì fratello, ma in tedesco. In russo è brat, ma al plurale fa bratia.
Volendo, esiste anche Bratesina: è in Serbia.
E' Bratersina che proprio non ha riscontri. Un hàpax legòmenon dovuto alla fantasia di don Olmo?
La penso come Arianna.
Don Olmo scrive di tutto, adatta a piacer suo nomi e luoghi a seconda di come gli vengono riferiti (in dialetto).
Anche se questo nome fosse di origine balcanica o tedesca, non mi risulta che i mercenari al soldo del Duca o dell' Impero fossero granchè introdotti nel tessuto sociale, tanto da trasmettere loro tradizioni.
Anzi erano visti come una presenza fastidiosa e per di più parlavano una lingua incomprensibile.
Se con francesi e spagnoli poteva esserci comunicazione (più con i primi), tanto da trovare registrazioni di nozze e battesimi tra paesane e qualcuno di loro, i soli tedeschi annotati sono defunti.
Mi pare che tutto questo affannarsi non porti da nessuna parte. Esiste il cognome Bratto (attestato in Piemonte ed in Liguria). Esiste la località Bratto in provincia di Bergamo. Non vedo tutta questo timore ad attribuire ad un'alterazione possibile e magari dialettalmente presente ad opera di un vero parroco con licenze. E poi a guardare e riguardare è Brattosina.
Ormai va bene tutto.
Bractea /brattea (lat.) = pagliuzza d' oro.
Oppure:
Brattea (ita)= fogliolina che involge il fiore prima che sbocci.
Se salgo in solaio, sfoglio il diz. Greco, chissà cosa succede.
Se poi trovo il dizionarietto Swahili (occomecavolosiscrive) lasciato dagli zii, non oso pensarci....
Mi pare che le soluzioni casereccie non siano così male.
Vedi che la signora poteva essere una dolce carina pagliuzza d'oro, un fiorellino che ancora deve sbocciare e da cogliere, altro che scarafaggetta...
Però però, quel Brattosina sa tanto di una trovatella a cui è stato messo un nome al vezzeggiativo e gli sia stato dato il cognome di chi poi l'ha allevata. Questo lo dico seriosamente. E non sarebbe male l'idea di una fogliolina... Era tipico dei nomi per abbandonati: ho letto nel XVIII secolo una Fiordimalva, una Fiordaliso...
Goddamn! (esclamazione da giubba rossa inferocita)
Ma Bratty (nozze anno 1632) è figlia di Jaccomino Perazzo.
Sembra tutto in regola; fosse stata una bastarda riconosciuta o adottiva il curato l' avrebbe scritto.
Bwana Matt, cosa intendi per bene con la B maiuscola?
Devo preoccuparmi?
Sai qualcosa che io non so?
Comunque grazie, pare di si.
bigtortolo ha scritto:Goddamn! (esclamazione da giubba rossa inferocita) e pesantina....[/i]
Ma Bratty (nozze anno 1632) è figlia di Jaccomino Perazzo.
Sembra tutto in regola; fosse stata una bastarda riconosciuta o adottiva il curato l' avrebbe scritto.
Bwana Matt, cosa intendi per bene con la B maiuscola? dopo un punto non ci va la maiuscola?
Devo preoccuparmi? direi di no
Sai qualcosa che io non so? ridirei di no
Comunque grazie, pare di si. e ciò mi conforta
El savio no sà gnente, l'inteligente sà poco, l'ignorante sà tanto, el mona sà tuto!
Matt, dolente di non aver potuto risponderti in madrelingua.
Anche Ada e Rachis si destreggiano bene.
E' la lingua di Babinga, terribile pigmeo finito chissàcome a combattere a fianco del Grande Blek?
Oppure quella di Andalù, indimenticabile assistente di Angelo Lombardi?
Ada, ti dedico questo atto.
Si tratta di una autentica bellezza biellese:
Dimenticavo : Goddamn per dannazione, dannato (e basta).