TuttoGenealogia.it

ciao,
chiedo aiuto per questo atto notarile pieno di abbreviazioni e formule tecniche a quanto pare.

si tratta di (credo) un atto in cui i figli minori del defunto Gio Peretti, vengono presi in cura da Bartolomeo Rizzi (che poi scopro altrove essere lo zio materno).

Non capisco però se erano già sotto la sua curatela ed essendo il più grande 20enne chiede di essere svincolato (e di diventare quindi il capo famiglia) oppure se è proprio l'atto di curatela.





questo è quello che leggo io:

Cura e procura (??)
Il giorno 23 ottobre 1700, in villa albisani, in casa di gio batta perotti, presenti gio batta pertotti di domenico, e lorenzo vedovelli di fu gio antonio, entrambi di questo luogo,
davanti il Vicario di Torri, Carlo Marai (?), compaiono Benedetto e Pietro, questi minori figli di fu Gio Peretti e Gio Batta, puppillo fratello, come pure Pasqua, e Domenico pure minore figlio di fu Bortolo Peretti, gli quali fecero ………….
Bartolomeo Gradenigo Podestà di Verona….
…Bartolomeo Rizzi q Benedetto, del suddetto (o dei suddetti) zio materno ad effetto di poter costituire procuratore (?)…..difendendoli da molestie …dei figli.
La qual honesta…aveva la…in questo loco…tribunali, in ogni caso voglia ….il predetto Bortolo Rizzi, pur anche dicendole …
Liberandolo dalla….non avendo da amministrare cosa aliena.
(varie formule magiche da notai)

Poi credo segua l'atto di curatela vera e propria firmato dall'autorità cittadina

aggiungo che prima di quella data tutti gli atti indicano "eredi di Gio Peretti" mentre dopo quella data si inizia a parlare di "Benedetto q Gio Peretti e fratelli", per questo mi chiedo se questo non fosse l'atto in cui Benedetto esce dalla curatela e diventa capo famiglia (servivano 21 anni se non erro)