Atti dell'Archivio Diocesano di Udine

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felipecastanho
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Atti dell'Archivio Diocesano di Udine

Messaggio da felipecastanho »

Ciao a tutti! Ho ripreso da poco le mie ricerche genealogiche e vorrei chiedere il vostro prezioso aiuto per cercare di comprendere due documenti che ho ricevuto dall'Archivio Diocesano di Udine.

Non intendo chiedere una trascrizione, ma piuttosto un'idea generale di cosa tratta il documento, l'ho anche capito più o meno, ma ho sempre dei dubbi, vorrei anche sapere se agli atti citano altri documenti (come atti notarili e cose del genere), nonché se ci sono particolarità riguardo agli atti ivi registrati.

Entrambi i documenti appartengono allo stesso fondo archivistico (Lupis); Il primo (sotto) è un regstro del mio antenato Zuanne (Giovanni) Pitasso, di Rovereto (Casali Pitassi):
https://drive.google.com/file/d/1TG5c29 ... sp=sharing

Il secondo è un contratto firmato tra il mio antenato Giacomo Cudicio (di Torreano), insieme ai suoi fratelli, mi sembra che stessero acquistando dei terreni:
https://drive.google.com/file/d/14r0SEK ... sp=sharing

Sono immensamente grato per qualsiasi aiuto possiate fornirmi, poiché rende più chiara la mia comprensione di questi documenti.
Felipe 1999 > Luciana 1975 > Odarci 1939 > Antonia 1914 > Giovanni 1878 > Maddalena 1854 > Maria 1815 > Michele 1770 > Paolo 1741 > Maria 1708 > Gio Batta 1684 > Pietro 1652 > Battista 1627 > Pietro 1584 > Giovanni c. 1551 > Antonio c. 1526

Moscjon
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Re: Atti dell'Archivio Diocesano di Udine

Messaggio da Moscjon »

Primo documento:

Ser Zuanne Pitasso, con atto del 28 marzo 1734, inizia una lite giudiziaria contro il canonico Gio.Pietro Lupis per due pezzi di terra un tempo di proprietà del nobile Giuseppe Salomonio, acquistati dal Lupis nel 1723. Pitasso era creditore verso il Salomonio di due capitali livellari, uno di ducati 25 (come da atto notarile del 24 novembre 1709) e l’altro di ducati 30 (come da atto notarile del 6 ottobre 1710).
Ecco quindi che alla vendita dei terreni il Pitasso chiede i suoi soldi al compratore Lupis che, a sua volta, li chiede a suo suocero Gio. Angelo Stampetta che risulta primo compratore dei terreni dal Salomonio (con atto del 20 aprile 1723).
Le prove di tutto questo sono in un “rotolo” (registro di conti) di cui viene chiesta la visione al giudice.




Secondo documento:

Atti presentati il 24 luglio 1723 dal signor Paolo Antonio Cudizzo

- anno 1686, 5 febbraio in Cividale, presenti Francesco Braida di Oleis e Domenico Pauolin (Paulin) di Torreano. Il Reverendo pre’ Valentino, Zuane e Gio. Domenico fratelli Pellessoni di Dolegnano vendono a Giacomo, Zuane e Antonio fratelli Cudicij di Torreano una pensione livellaria francabile di ducati 25 all’anno, di lire 6 soldi 4 per ducato, per il capitale di ducati 400.
Su questo i detti fratelli Pellessoni impegnano una loro braida posta in Dolegnano detta della Code. Poi impegnano un prato detto Prat di Corno posto in Dolegnano: confina a levante con Gregorio Bosco. Poi impegnano un campo e mezzo detto Campo Palomp: confina a levante con terreni dei Colombi di Dolegnano. Poi impegnano un pezzo di terra detto la Grava: confina a ponente con il torrente Corno.

- anno 1686, 23 marzo. Leonardo q. Gioseffo Pellessone di Dolegnano vende a Giacomo, Zuane e Antonio fratelli Cudicij di Torreano un’annua pensione livellaria francabile di lire 43 e soldi 8 per il capitale di ducati 100. Su questo il venditore impegna un terreno detto Campo di Pra’ di Corno. Poi impegna un campo detto la Grava. Poi un terreno con casa e orto in Dolegnano.


25 luglio 1723: lite civile dei Cudicio contro i Pellessone.

29 luglio 1723, nella Abbazia di Rosazzo, davanti al giudice sostituto: continua la lite civile dei Cudicio contro i Pellessone. Alla fine del documento: per il Reverendo pre’ Gio. Battista e fratelli Cudicio riferì Leonardo Bosco, uomo di Comun del villaggio di Dolegnano, aver il 18 corrente presentato una citazione a comparire al Reverendo pre’ Valentino Pellessone, trovato Francesco suo fratello al quale venne lasciata, citando come in quella.



M.

felipecastanho
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Re: Atti dell'Archivio Diocesano di Udine

Messaggio da felipecastanho »

Moscjon ha scritto:
mercoledì 27 settembre 2023, 17:54
Primo documento:

Ser Zuanne Pitasso, con atto del 28 marzo 1734, inizia una lite giudiziaria contro il canonico Gio.Pietro Lupis per due pezzi di terra un tempo di proprietà del nobile Giuseppe Salomonio, acquistati dal Lupis nel 1723. Pitasso era creditore verso il Salomonio di due capitali livellari, uno di ducati 25 (come da atto notarile del 24 novembre 1709) e l’altro di ducati 30 (come da atto notarile del 6 ottobre 1710).
Ecco quindi che alla vendita dei terreni il Pitasso chiede i suoi soldi al compratore Lupis che, a sua volta, li chiede a suo suocero Gio. Angelo Stampetta che risulta primo compratore dei terreni dal Salomonio (con atto del 20 aprile 1723).
Le prove di tutto questo sono in un “rotolo” (registro di conti) di cui viene chiesta la visione al giudice.




Secondo documento:

Atti presentati il 24 luglio 1723 dal signor Paolo Antonio Cudizzo

- anno 1686, 5 febbraio in Cividale, presenti Francesco Braida di Oleis e Domenico Pauolin (Paulin) di Torreano. Il Reverendo pre’ Valentino, Zuane e Gio. Domenico fratelli Pellessoni di Dolegnano vendono a Giacomo, Zuane e Antonio fratelli Cudicij di Torreano una pensione livellaria francabile di ducati 25 all’anno, di lire 6 soldi 4 per ducato, per il capitale di ducati 400.
Su questo i detti fratelli Pellessoni impegnano una loro braida posta in Dolegnano detta della Code. Poi impegnano un prato detto Prat di Corno posto in Dolegnano: confina a levante con Gregorio Bosco. Poi impegnano un campo e mezzo detto Campo Palomp: confina a levante con terreni dei Colombi di Dolegnano. Poi impegnano un pezzo di terra detto la Grava: confina a ponente con il torrente Corno.

- anno 1686, 23 marzo. Leonardo q. Gioseffo Pellessone di Dolegnano vende a Giacomo, Zuane e Antonio fratelli Cudicij di Torreano un’annua pensione livellaria francabile di lire 43 e soldi 8 per il capitale di ducati 100. Su questo il venditore impegna un terreno detto Campo di Pra’ di Corno. Poi impegna un campo detto la Grava. Poi un terreno con casa e orto in Dolegnano.


25 luglio 1723: lite civile dei Cudicio contro i Pellessone.

29 luglio 1723, nella Abbazia di Rosazzo, davanti al giudice sostituto: continua la lite civile dei Cudicio contro i Pellessone. Alla fine del documento: per il Reverendo pre’ Gio. Battista e fratelli Cudicio riferì Leonardo Bosco, uomo di Comun del villaggio di Dolegnano, aver il 18 corrente presentato una citazione a comparire al Reverendo pre’ Valentino Pellessone, trovato Francesco suo fratello al quale venne lasciata, citando come in quella.



M.
Caro Roberto, il tuo aiuto è sempre indispensabile con questi registri di Udine, rimango sempre incantato dalla tua destrezza e profonda conoscenza, grazie mille!!!

Da quello che posso capire, nel primo documento il mio antenato Pitasso rivendica valori che dovrebbe ricevere attraverso la vendita del terreno da parte del nobile Salomonio?

Nel secondo documento capisco che i fratelli Cudicio compravano "affitti" (se ho ragione), ma non ho capito il motivo della contestazione finale né il motivo per cui i venditori impegnavano i loro beni, avevano pagare qualcosa? (o dare qualche garanzia).
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cannella55
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Re: Atti dell'Archivio Diocesano di Udine

Messaggio da cannella55 »

https://www.tedioli.com/livello-problem ... soluzioni/

Boh, non ne so niente,ma forse questo articolo potrà aiutarti nella comprensione

Moscjon
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Re: Atti dell'Archivio Diocesano di Udine

Messaggio da Moscjon »

felipecastanho ha scritto:
martedì 10 ottobre 2023, 3:36

Da quello che posso capire, nel primo documento il mio antenato Pitasso rivendica valori che dovrebbe ricevere attraverso la vendita del terreno da parte del nobile Salomonio? (sì, rivendicava dei soldi dal Salomonio)

Nel secondo documento capisco che i fratelli Cudicio compravano "affitti" (sì), ma non ho capito il motivo della contestazione finale (evidentemente i venditori non hanno rinunciato agli affitti) né il motivo per cui i venditori impegnavano i loro beni, avevano pagare qualcosa? (o dare qualche garanzia). Si impegnavano i beni per dare una garanzia.


M.

felipecastanho
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Re: Atti dell'Archivio Diocesano di Udine

Messaggio da felipecastanho »

cannella55 ha scritto:
martedì 10 ottobre 2023, 10:14
https://www.tedioli.com/livello-problem ... soluzioni/

Boh, non ne so niente,ma forse questo articolo potrà aiutarti nella comprensione
Grazie Mille Cannella55! Lo leggerò più tardi. Confesso che questa parte degli affitti, locazioni e simili mi lascia un po' perplesso, mi sento un po' stupido a fare qualche domanda, ma certe cose mi lasciano davvero senza capire
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Re: Atti dell'Archivio Diocesano di Udine

Messaggio da felipecastanho »

Moscjon ha scritto:
martedì 10 ottobre 2023, 14:14
felipecastanho ha scritto:
martedì 10 ottobre 2023, 3:36

Da quello che posso capire, nel primo documento il mio antenato Pitasso rivendica valori che dovrebbe ricevere attraverso la vendita del terreno da parte del nobile Salomonio? (sì, rivendicava dei soldi dal Salomonio)

Nel secondo documento capisco che i fratelli Cudicio compravano "affitti" (sì), ma non ho capito il motivo della contestazione finale (evidentemente i venditori non hanno rinunciato agli affitti) né il motivo per cui i venditori impegnavano i loro beni, avevano pagare qualcosa? (o dare qualche garanzia). Si impegnavano i beni per dare una garanzia.


M.
Grazie Mille Moscjon, soprattutto grazie alla pazienza!

Per quanto riguarda il documento Pitasso, c'era qualche motivo specifico per cui Pitasso ne rivendicava i valori?

Semplicemente non capivo perché i venditori impegnavano i beni, dovevano garantire qualcosa? Come garanzia che i Cudicio avrebbero ricevuto dall'affitto acquistato?
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cannella55
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Re: Atti dell'Archivio Diocesano di Udine

Messaggio da cannella55 »

Figurati, nemmeno io capisco nulla di situazioni legate alla terra!!
Ho letto l'articolo e ho imparato una parola nuova, mai sentita prima,ma non ho mai cercato atti di questo tipo.
Ciao

Moscjon
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Re: Atti dell'Archivio Diocesano di Udine

Messaggio da Moscjon »

felipecastanho ha scritto:
martedì 10 ottobre 2023, 17:20


Per quanto riguarda il documento Pitasso, c'era qualche motivo specifico per cui Pitasso ne rivendicava i valori? (i Salomonio dovevano dare al Pitasso due capitali: uno di ducati 25 e l'altro di ducati 30)

Semplicemente non capivo perché i venditori impegnavano i beni, dovevano garantire qualcosa? Come garanzia che i Cudicio avrebbero ricevuto dall'affitto acquistato? (se c'era qualcosa di irregolare nel contratto di acquisto i Cudicio potevano far pignorare i beni impegnati)


M.

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