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Ciao a tutti!
Per la prima volta questo pomeriggio ho visionato degli atti notarili, e subito mi sono venuti dei dubbi.
Questo è il testamento redatto per conto del mio antenato Domenico Angelo Brandi nel 1845:






Dai registri parrocchiali Domenico risultava aver avuto cinque figli: Loreta, Paolo Antonio, Serafino, Ascenzio e Giuseppe. Come potete vedere, tra la fine della seconda pagina e l'inizio della terza sono menzionati Loreta, Serafino e Ascenzio, mentre Paolo Antonio è nominato più avanti nella terza pagina insieme a un altro figlio Giulio.
Ci sono due punti sui cui avrei bisogno di un parere:
- Per quanto riguarda Serafino c'è scritto "[...] al fu Serafino e per esso allo di lui figlio Luigi [...]". Significa che Luigi era il figlio di Serafino e che, essendo il padre morto, avrebbe ricevuto lui una parte dell'eredità del nonno?
- Mi piacerebbe credere che Giuseppe e Giulio fossero la stessa persona, ma è molto più probabile che mi sia sfuggito il battesimo di Giulio nei registri parrocchiali e che Giuseppe fosse morto giovane. Se un figlio era morto senza eredi era normale che non venisse menzionato nel testamento, giusto?
Grazie in anticipo!

P.S. Ovviamente ho intenzione di consultare di nuovo i registri parrocchiali come conferma, ma al momento non è possibile accedere all'archivio diocesano.

Riscrivo per evitare che il post venga "sepolto" c'è qualcuno che sa aiutarmi?

Credo che le tue ipotesi siano entrambe giuste, ovvero:
- Serafino, figlio di Domenico, è morto e quindi la sua quota di eredità spetta al figlio Luigi, in quanto erede di Serafino.
- Sono d'accordo anche sul fatto che Giuseppe e Giulio non siano la stessa persona; un figlio morto senza eredi, magari in giovane età, non credo che fosse citato nel testamento.

Se può esserti utile, avevo trovato un testamento di un mio antenato datato 1597 l' eredità venne lasciata al nipote (figlio di suo figlio) perchè nel frattempo il figlio era morto. I figli morti in giovane età senza a loro volta eredi non erano menzionati.

Ciao

I figli defunti senza eredi non sono mai citati nei testamenti, anche perché non avrebbe senso, se il figlio è morto e non ha eredi di fatto non può ereditare e quindi non gli si può lasciare nulla.
Ciò che si evince poi è che i due figli a cui tocca la maggior parte dell'eredità sono quelli che erano ancora in casa e, quindi, si suppone siano i più piccoli o quelli che avevano qualche difficoltà, magari una malattia. Gli altri tre, invece, vivono già fuori casa e, come si capisce, due erano sicuramente sposati (il defunto Serafino e la vedova Loreta), mentre del primo citato non è specificato ma è probabile fosse sposato anche lui.
Per quanto riguarda Giuseppe e Giulio mi è capitato di recente un caso strano: un bambino nato il giorno di san Bernardo venne chiamato a battesimo Giuseppe, ma fu poi sempre chiamato Bernardo, nonostante non avesse ricevuto quel nome. Quindi io non escluderei con certezza che Giuseppe e Giulio possano essere la stessa persona. L'unico modo per confermare la cosa è cercare le nascite/battesimi di Giuseppe e Giulio e le loro morti.

Grazie a tutti! In tal caso quando l'archivio diocesano riaprirà cercherò di venirne a capo.

Avrei bisogno di un parere anche su un altro atto notarile. Le pagine sono undici e per risparmiarvi di leggerle tutte ho cercato di interpretarlo da solo, ma essendo la mia prima volta ho molti dubbi.








Da quanto sono riuscito a capire i tre fratelli, Clemente, Emidio e Niccola Stella, figli di un morto Domenico Stella a sua volta figlio del fu Niccola, dovevano pagare una somma alla zia paterna Agata Stella, erede delle loro altre zie paterne defunte Maria e Domenica. Questa somma è stata poi raggiunta cedendole diversi terreni e una casa, oltre che soldi veri e propri.
Potrei facilmente sbagliarmi, ma mi sembra che i tre fratelli avessero questo debito a causa di un'irregolarità commessa da Domenico quando era in vita, che non aveva rispettato le ultime volontà del padre Niccola sulla distribuzione dell'eredità tra figlio e figlie.
Quello che non sono riuscito a capire in che modo esattamente Domenico non avesse rispettato i diritti della sorella (o delle sorelle). Potreste aiutarmi?
Grazie ancora!