Ricerca ferma agli inizi del 1700, come continuare?
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Ricerca ferma agli inizi del 1700, come continuare?
Ciao a tutti,
vi espongo il mio problema con la speranza che qualcuno mi dia un'idea per continuare la mia ricerca.
Sono ferma con il mio albero genealogico al 1702 data di nascita approssimativa di Sante figlio di Giovanni Battista. Di Sante ho trovato il matrimonio con la 1° e 2° moglie, la nascita dei 3 figli (avuti al primo matrimonio) e la morte delle 2 mogli. Il mio problema è che per quanto riguarda Giovanni Battista conosco solo il nome e il paese di "residenza".
Sugli atti dove compare il suo nome c'è scritto " Gio:Batta da Rotorscio o "Ioannis Baptistae Beltrami de castro Rotursii".
Sante si è sposato e risiedeva ad Apiro, oggi in provincia di Macerata, mentre Rotorscio, ora Castellaro, è in provincia di Ancona.
Ho pensato di cercare negli atti notarili, nella speranza di trovare qualche informazione,(compravendite, testamento....) ma contattando telefonicamente l'Archivio di Stato di Macerata e Ancona mi è stato detto che se non si conosce il nome del Notaio e il periodo è impossibile fare una ricerca.
I registri dei Battesimi, Matrimoni.... relativi a questo periodo non ci sono. Allora, come continuare???
Grazie.
Rosanna
vi espongo il mio problema con la speranza che qualcuno mi dia un'idea per continuare la mia ricerca.
Sono ferma con il mio albero genealogico al 1702 data di nascita approssimativa di Sante figlio di Giovanni Battista. Di Sante ho trovato il matrimonio con la 1° e 2° moglie, la nascita dei 3 figli (avuti al primo matrimonio) e la morte delle 2 mogli. Il mio problema è che per quanto riguarda Giovanni Battista conosco solo il nome e il paese di "residenza".
Sugli atti dove compare il suo nome c'è scritto " Gio:Batta da Rotorscio o "Ioannis Baptistae Beltrami de castro Rotursii".
Sante si è sposato e risiedeva ad Apiro, oggi in provincia di Macerata, mentre Rotorscio, ora Castellaro, è in provincia di Ancona.
Ho pensato di cercare negli atti notarili, nella speranza di trovare qualche informazione,(compravendite, testamento....) ma contattando telefonicamente l'Archivio di Stato di Macerata e Ancona mi è stato detto che se non si conosce il nome del Notaio e il periodo è impossibile fare una ricerca.
I registri dei Battesimi, Matrimoni.... relativi a questo periodo non ci sono. Allora, come continuare???
Grazie.
Rosanna
- aquilegia2011
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- aquilegia2011
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Sei sicura che Giovanni Battista sia morto a Rotorscio? Può darsi che sia semplicemente indicata la provenienza/ il luogo di nascita del tuo avo, ma che lui sia morto ad Apiro. Comunque a questo punto tentar non nuoce.
Altra strada che sto proponendo a più non posso in questi giorni: hai verificato che l'archivio storico diocesano di Ancona non conservi le copie dei registri delle morti e dei matrimoni che non esistono più presso la parrocchia di Rotorscio?
Altra strada che sto proponendo a più non posso in questi giorni: hai verificato che l'archivio storico diocesano di Ancona non conservi le copie dei registri delle morti e dei matrimoni che non esistono più presso la parrocchia di Rotorscio?
Sono Giulia e svolgo le mie ricerche qui: Isernia, Napoli, Caserta, Gaeta, Palermo, Messina, Roma, Firenze, Arezzo, Isola d'Elba, Perugia, Macerata, Ancona, Milano, Como, Bergamo, Lugano/Svizzera, Pirano/Istria
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Non so se Giovanni Battista si sia mai mosso da Rotorscio perché:
- La seconda moglie di Sante, di 10 anni più grande di lui, muore a Rotorscio a 83 anni nel 1779.
- Il figlio di Sante, Angelo Antonio, si trasferisce a Rotorscio nell'Agosto del 1757 e lì rimane dopo sposato.
Da questi fatti ho dedotto che probabilmente anche Sante è tornato a Rotorscio e Giovanni Battista forse c'è sempre rimasto. E' comunque una mia convinzione, non ho nessuna prova perché come dicevo di Giovanni Battista conosco solo il nome.
L'archivio storico diocesano invece mi sembra un'ottima idea. Mi informo subito se devo rivolgermi ad Ancona o a Jesi.
Grazie per il consiglio.
- La seconda moglie di Sante, di 10 anni più grande di lui, muore a Rotorscio a 83 anni nel 1779.
- Il figlio di Sante, Angelo Antonio, si trasferisce a Rotorscio nell'Agosto del 1757 e lì rimane dopo sposato.
Da questi fatti ho dedotto che probabilmente anche Sante è tornato a Rotorscio e Giovanni Battista forse c'è sempre rimasto. E' comunque una mia convinzione, non ho nessuna prova perché come dicevo di Giovanni Battista conosco solo il nome.
L'archivio storico diocesano invece mi sembra un'ottima idea. Mi informo subito se devo rivolgermi ad Ancona o a Jesi.
Grazie per il consiglio.
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L'Archivio Diocesano di Jesi mi ha risposto: "i processicoli matrimoniali del nostro archivio non possono esserele messi a disposizione per la consultazione di privati....". Me lo aspettavo infatti sul sito parla di accesso riservato: "Accesso: Riservato (Studenti universitari, seminaristi, ricercatori, studiosi, personale interno degli istituti culturali diocesani)".
Non trovo la cosa molto normale.....comunque, qualche altra idea?
Non trovo la cosa molto normale.....comunque, qualche altra idea?

- aquilegia2011
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A me non viene in mente nessuna idea aggiuntiva.
Ma non conosci nessuno appartenente a queste "categorie" che possa fare la ricerca per te?
Comunque è davvero strano il caso di Jesi: certo, l'accesso agli Archivi Storici Diocesani non è mai semplice come per gli Archivi di Stato, ma di solito è sufficiente la raccomandazione di un parroco o conoscere un addetto interno, come nel caso di Milano.
Ma non conosci nessuno appartenente a queste "categorie" che possa fare la ricerca per te?
Comunque è davvero strano il caso di Jesi: certo, l'accesso agli Archivi Storici Diocesani non è mai semplice come per gli Archivi di Stato, ma di solito è sufficiente la raccomandazione di un parroco o conoscere un addetto interno, come nel caso di Milano.
Sono Giulia e svolgo le mie ricerche qui: Isernia, Napoli, Caserta, Gaeta, Palermo, Messina, Roma, Firenze, Arezzo, Isola d'Elba, Perugia, Macerata, Ancona, Milano, Como, Bergamo, Lugano/Svizzera, Pirano/Istria
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Ho già scritto che, se possibile, mi farò accompagnare da un monaco "esperto di Archivi".
Aspetto la risposta.
All'Archivio Diocesano di Camerino comunque tutti possono entrare liberamente e consultare il materiale presente. Chi fa ricerche negli archivi sa bene quanto siano delicati questi documenti. C'è un responsabile, molto preparato, che quando può da anche una mano.
Aspetto la risposta.
All'Archivio Diocesano di Camerino comunque tutti possono entrare liberamente e consultare il materiale presente. Chi fa ricerche negli archivi sa bene quanto siano delicati questi documenti. C'è un responsabile, molto preparato, che quando può da anche una mano.
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Questa è la risposta dell'archivio di Jesi:
"Gentilissima Sig.ra,
le ribadisco che tali documenti non sono accessibili. L’interesse meramente privato e personale della sua ricerca non giustifica il pericolo cui vengono esposti i medesimi. Si tratta di materiale presente in archivio, ma non catalogato e classificato come non consultabile, non ne troverà infatti traccia nei regesti per il pubblico."
Sembra che questo archivio, per i comuni mortali, non sia consultabile!
"Gentilissima Sig.ra,
le ribadisco che tali documenti non sono accessibili. L’interesse meramente privato e personale della sua ricerca non giustifica il pericolo cui vengono esposti i medesimi. Si tratta di materiale presente in archivio, ma non catalogato e classificato come non consultabile, non ne troverà infatti traccia nei regesti per il pubblico."
Sembra che questo archivio, per i comuni mortali, non sia consultabile!

- aquilegia2011
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Motivazioni assurde e pretestuose. O incarichi uno specialista che svolga la ricerca senza menzionarti, inventando una ragione plausibile, oppure riprendi in considerazione gli atti notarili. Sarà probabilmente una ricerca complessa, ma quanti notai vuoi che ci fossero a Rotorscio? Non era certo una grande città. Inoltre il periodo puoi circoscriverlo , conoscendo le date salienti della vita del figlio Sante.
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- Cristiana
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- Iscritto il: giovedì 8 ottobre 2009, 9:40
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Cara Rosanna, e ti chiamo cara perchè capisco benissimo la situazione, purtroppo l'archivio diocesano di Jesi è inaccessibile. Sono anni che dicono che devono catalogare il materiale eppure non lo hanno mai fatto. A questo punto sono convinta che non ci sia alcuna volontà di farlo. Le strade che puoi percorrere sono due:
1) mandi uno studioso al tuo posto che fa finta di dover fare altri tipi di ricerca;
2) contatti la soprintendenza archivistica di Ancona e cerchi di spingere per fare in modo che questa inizi una collaborazione con l'archivio diocesano di Jesi e finalmente cataloghino i documenti.
Ti consiglio di buttarti su gli atti notarili.
1) mandi uno studioso al tuo posto che fa finta di dover fare altri tipi di ricerca;
2) contatti la soprintendenza archivistica di Ancona e cerchi di spingere per fare in modo che questa inizi una collaborazione con l'archivio diocesano di Jesi e finalmente cataloghino i documenti.
Ti consiglio di buttarti su gli atti notarili.
Cristiana
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Grazie Cristina per la solidarietà, ma credo che il problema non sia tanto il catalogare il materiale quanto piuttosto il fatto che questo archivio è accessibile solo a pochi intimi. Comunque non mi arrendo, ci vorrà molto di più, ma prima o poi troverò notizie su questo misterioso Giambattista da Rotorscio!
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stessa risposta che ho sentito io da una parrocchia laziale. le parole "pericolo" e "cittadini privati" correvano vicine. ho chiesto lumi. cosa era successo? un privato alla ricerca della propria genealogia ha preso confidenza con il personale, e dopo varie visite, quando oramai lo lasciavano girare le pagine da solo e leggere le carte dato che sapeva il latino, ha danneggiato un libro per asportare certi atti!
Dopo il l'atto doloso: mai più ricerche ai privati.
chissà cosa è successo in quell'archivio...
Dopo il l'atto doloso: mai più ricerche ai privati.
chissà cosa è successo in quell'archivio...