Pagina 1 di 2

Atti notarili, un approccio

Inviato: sabato 18 marzo 2017, 11:00
da fullons2
Buongiorno, prossimamente andrò all'archivio di Stato di Roma a indagare sugli atti notarili del paese che mi interessa, Castelnuovo di Porto. Il problema è che il fondo che comprende anni dal 1402 al 1872 si compone di 160 buste, registri e volumi, un materiale enorme considerando che posso chiedere non più di tre unità archivisitiche alla volta.
Dato che la mia ricerca comprende pressochè tutto l'arco cronologico utile e quasi un terzo delle famiglie del paese, da dove mi conviene iniziare, dagli atti più antichi o quelli più moderni ?
tenete conto che la ricerca non serve per scoprire i nomi dei miei antenati, che ho già trovato nell'archivio parrocchiale, ma è per fare una breve biografia sugli stessi. grazie

Inviato: sabato 18 marzo 2017, 11:06
da gianantonio_pisati
Dipende dal tempo che hai a disposizione e dalla capacità che hai di leggere i documenti. Io inizierei dagli atti più antichi, perché sono più interessanti e permettono di trovare nomi di antenati più antichi (non penso che li conosci del xv secolo).

Inviato: sabato 18 marzo 2017, 11:10
da gianantonio_pisati
Quanto ai pezzi alla volta è così un po' ovunque (alcuni archivi sono più generosi e/o comprensivi). Guarda comunque che per far passare una filza notarile di medie dimensioni (alta 20 cm) ci vogliono due o tre ore se uno ha una buona dimestichezza, altrimenti altro che tre ore al pezzo...

Inviato: sabato 18 marzo 2017, 11:23
da Luca.p
Io invece farei l'esatto opposto, iniziando dagli atti più recenti, al massimo settecenteschi, per prendere confidenza con i notarili, con le formule, con le parti essenziali da andare a ricercare negli atti e perché, in ogni caso, possono uscire fuori informazioni diverse da quelle fino ad ora in tuo possesso (non mi riferisco solo alle notizie anagrafiche, ovviamente). Poi, pian piano, mi sposterei indietro perché già la scrittura seicentesca a volte risulta ostica ma quella cinquecentesca di primo acchito è quasi impossibile da capire.
Per i pezzi da prelevare (qualora ci siano degli indici a fondo pagina che ti permettano di visionarli con velocità, altrimenti ha ragione Gianantonio, l tempo per visionarne uno è già sufficiente per far passare tutta la mattinata) poi usare la tecnica della prenotazione dei prelievi, in qualche AdS lo permettono, ossia prima di andare via prenoti i pezzi per la successiva visita (se avverrà in tempi brevi, ovvio) così se nella mattina in cui andrai a consultarli dovessi procedere spedito con la verifica dei pezzi già prelevati, avresti l'opportunità di fare i tre prelievi giornalieri concessi.

Inviato: sabato 18 marzo 2017, 12:22
da Tegani
Luca.p ha scritto:Io invece farei l'esatto opposto, iniziando dagli atti più recenti, al massimo settecenteschi, per prendere confidenza con i notarili, con le formule, con le parti essenziali da andare a ricercare negli atti e perché, in ogni caso, possono uscire fuori informazioni diverse da quelle fino ad ora in tuo possesso (non mi riferisco solo alle notizie anagrafiche, ovviamente). Poi, pian piano, mi sposterei indietro perché già la scrittura seicentesca a volte risulta ostica ma quella cinquecentesca di primo acchito è quasi impossibile da capire.
Concordo in pieno. Io ho fatto così e mi sono trovato bene. Tra non molto arriverò al '400 e lì saranno guai: a vedere quel che gira su questo forum, sembra arabo. Per cui, Fullons, se cominci dal 1402 vedrai che spontaneamente andrai a cercare i documenti ottocenteschi.

Inviato: sabato 18 marzo 2017, 16:27
da gianantonio_pisati
Dipende appunto dalla dimestichezza che uno ha, ma non è una cosa impossibile. A Cremona ci sono giovani e meno giovani che guardano gli atti quattrocenteschi. Con fatica ovvio, ma lo fanno. Poi dipende dalla scrittura del notaio. Talvolta ci sono notai dell'Ottocento molto più ostici di quelli antichi. Dipende. Ha ragione Luca.p, cerca sempre se ci sono i repertori! Velocizzi da matti se ti servono solo i contraenti. Se invece devi guardare anche i testimoni non resta che guardare il documento nella filza. Facci sapere!

Inviato: lunedì 20 marzo 2017, 13:23
da fullons2
grazie mille a tutti, credo che inizierò dagli atti di inizi '800 per poi andare indietro. Più vado indietro e più aumentano le famiglie che mi interessano.

Inviato: lunedì 20 marzo 2017, 15:29
da Strategico8
fullons2 ha scritto:grazie mille a tutti, credo che inizierò dagli atti di inizi '800 per poi andare indietro. Più vado indietro e più aumentano le famiglie che mi interessano.
Bravissimo!
E' questa la metodologia più logica. Buona ricerca e buona fortuna.

Inviato: giovedì 23 marzo 2017, 15:39
da fullons2
Sono appena tornato dall'archivio di Stato di Roma.
Purtroppo ho fatto un buco nell'acqua nel senso che non avevano nella sede centrale il materiale che mi interessa, e dovrò andare alla Sede di Galla Placidia.
Per adesso mi sono limitato a fare molte domande e fotografare l'inventario dei notai di Castelnuovo.
Da ciò ho alcune domande:
Nell'elenco del materiale appaiono tre volumi indicati come "liber testium", alla mia domanda se si trattava dell'inventario dei testamenti l'archivista si è limitato a dirmi che in latino testium significa testimoni e che quindi si deve trattare di un indice dei testimoni citati negli atti notarili. Secondo voi esistono veramente degli indici che riportano tutti i testimoni di migliaia di atti notarili fin dal 1634?

Secondo voi conviene consultare gli originali o le copie ?

L'inventario è diviso in tre colori: bianca quando sono atti originali; arancione quando sono copie d'archivio e verde per tutti gli altri. Quindi esistono più copie degli atti ? con quale criterio queste copie sono state ordinate prima del 1844, anno da cui vengono ordinate cronologicamente ?

Vi allego un pdf con le foto dell'inventario e un paio di foto che ho fatto camminando verso l'archivio.

ImmagineImmagine Immagine

http://www.filedropper.com/inventariocastelnuovo

Offtopic: c'era una ragazza che cercava il censimento di Roma del 1871 e dopo aver chiamato vari archivi (prefettura, e Stato Civile e anagrafe) sembra che i documenti originali siano conservati in archivio nel "fondo prefettura di Roma".

Inviato: giovedì 23 marzo 2017, 17:14
da bigtortolo
fullons2 ha scritto:Secondo voi esistono veramente degli indici che riportano tutti i testimoni di migliaia di atti notarili fin dal 1634?
Penso proprio di no.
I testimoni necessari andavano da 2 a 7, in un grande collegio notarile si sarebbe raggiunta una cifra spropositata, visto il gran numero di atti tra privati.
I libri testium dovrebbero contenere i testimoni esaminati e giurati che comparivano nei solenni atti pubblici delle comunità.

Inviato: giovedì 23 marzo 2017, 17:18
da octopus
Ciao fullons, io ho lavorato agli archivi di roma. Infatti i notai di porto sobo conservati a galla placidia. Ma perche dici che l inventario é del 1844? Credo che ce ne sia uno del novecento molto piu aggiornato.

Inviato: giovedì 23 marzo 2017, 17:25
da octopus
Sarei interessato al censimento del 1871, ma quando chiesi informazione sui censimenti di fine secolo, mi dissero che non esistevano. Tu hai verificato nel fondo prefettura la sua reale esistenza?

Inviato: giovedì 23 marzo 2017, 19:51
da gianantonio_pisati
Potrebbe essere un registro di testimonianze rilasciate nel corso di procedure giudiziarie, che magari sono conservati lì perché potrebbero riguardare cause e liti che hanno coinvolto il collegio notarile di Roma in merito a privilegi, beni immobili, ecc.

Inviato: sabato 25 marzo 2017, 16:10
da fullons2
Nel 1844 appare una nuova numerazione per le copie degli atti (serie arancione). Se prima di allora erano in ordine progressivo, 1-300; 301-450... 5511-6072, dopo questa data sono in ordine cronologico. Devo capire se queste copie contengono documenti originali, magari con indice e più snelli da consultare, dato che si tratta di appena 22 volumi che contengono più di 6000 atti, oppure se sono semplicemente delle copie utili solo nel caso che l'originale fosse perduto o illegibile.
Riguardo il censimento romano del 1871, posso dire solo che la dottoressa ha trovato delle informazioni utili in quel fondo, che abbiano interesse per noi o che siano solo delle statistiche questo non lo so.
Però esiste un libro consultabile in archivio: " Popolazione e territorio dal 1860 al 1960, coll. 3403.

Lunedì andrò a Galla Placidia a vedere che aria tira. Spero di riuscire a trovare e fotografare tutto il materiale consultabile

Inviato: domenica 26 marzo 2017, 18:41
da octopus
fullons2 ha scritto:Nel 1844 appare una nuova numerazione per le copie degli atti (serie arancione). Se prima di allora erano in ordine progressivo, 1-300; 301-450... 5511-6072, dopo questa data sono in ordine cronologico. Devo capire se queste copie contengono documenti originali, magari con indice e più snelli da consultare, dato che si tratta di appena 22 volumi che contengono più di 6000 atti, oppure se sono semplicemente delle copie utili solo nel caso che l'originale fosse perduto o illegibile.
Riguardo il censimento romano del 1871, posso dire solo che la dottoressa ha trovato delle informazioni utili in quel fondo, che abbiano interesse per noi o che siano solo delle statistiche questo non lo so.
Però esiste un libro consultabile in archivio: " Popolazione e territorio dal 1860 al 1960, coll. 3403.

Lunedì andrò a Galla Placidia a vedere che aria tira. Spero di riuscire a trovare e fotografare tutto il materiale consultabile
"Credo" che alla Sapienza sia depositato solo l'inventario più vecchio. A Galla Placidia dovrebbe esserci quello recente. Li a Galla sono molto disponibili, l'unica pecca e che si trova un pochino fuori mano.
La zona che a te interessa qual'è nello specifico? Galeria? Fiumicino?
Per quanto riguarda il censimento romano, credo che sia solo a titolo statistico :-(. Però se ti dovesse capitare di fare ricerche in merito a questo argomento, tienimi aggiornato.
Un saluto e in bocca a lupo a Galla :-)