sonia67 ha scritto:pasian ha scritto:
Trovo incredibile che i documenti parrocchiali non siano disponibili o non siano stati scannerizzati.
Perché incredibili? forse è solo molto deludente ed scomodo per chi come noi facciamo genealogia.
Senza entrare qui in troppi dettagli, gli Archivi Parrocchiali sono proprietà Ecclesiastica, non sono pubblici, loro sono un ente privato, non assoggettato alle leggi di stato civile, e come tale non hanno l'obbligo di essere accessibili come succede con gli Archivi civili.
In quanto alla digitalizzazione se ha fatto tanto, ma non credo che ci siano nemmeno le risorse ne il personale adatto per farlo, sfortunatamente...
Palese che gli archivi parrocchiali siano di proprietà ecclesiastica ed è altrettanto palese che la loro fruizione non sia soggetta alle leggi che regolamentano lo Stato Civile... almeno non in toto.
Per l'accessibilità vi è l'obbligo eccome. Non solo in base alle stesse regole ecclesiastiche, attraverso canoni generali e regolamentazioni diocesane specifiche ma anche in base alle intese tra la CEI ed il Ministro per i beni e le attività culturali (1996/2000/2005). Quindi, un parroco non può rifiutarsi di farvi accedere in archivio, salvo che non vi siano giustificati motivi... e la mancanza di tempo o l'indifferenza, non lo sono di certo.
Semmai, il problema nasce quando vi è inadempienza da parte della figura diocesana preposta a far rispettate i regolamenti (o più semplicemente a comprendere la reticenza del parroco di turno) e ad intercedere per una risoluzione. Ovvero il Cancelliere o un mediatore preposto dal Vescovo (in alcuni casi anche il direttore dell'archivio diocesano).
Quando non vi sono i presupposti di un giustificato motivo e vi dicono che non possono obbligare un parroco a farvi accedere in archivio è solo una scusa per non inimicarsi il parroco stesso o perché ritengono che la vostra, sia una necessità futile e questo è un comportamento grave (e per l'appunto, un'inadempienza che potrebbe avere risvolti spiacevoli).
Per quanto riguarda, invece, la digitalizzazione, parlare di risorse è a mio avviso riduttivo. Bisogna parlare di progetti ma soprattutto di obiettivi. Di risorse parlerei solamente quando vi sono i presupposti per la conservazione dei registri, in sede diocesana (per poi non avere gli spazi adatti e/o la collaborazione dei parroci, oltre al fatto che io, personalmente, sono contrario al prelievo dei registri dalla loro sede naturale).
Qual è l'obiettivo primario della digitalizzazione? direi la preservazione del cartaceo, mentre la fruizione è l'obiettivo secondario. Quindi serve un progetto esoso per forza? direi di no.
Una persona da sola, con una buona fotocamera e qualche supporto, può agevolmente fotografare l'intera "anagrafica" di un archivio parrocchiale di paese, in 30 giorni, dedicandoci qualche ora a settimana. (e con risultati più che apprezzabili). Basta volerlo...
Un saluto
Walter