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Vorrei semplicemente sapere che cosa ne pensate della situazione surreale, che si è venuta a creare durante il riordino dell'archivio comunale del mio paese.
Due anni fa, sotto mia insistenza e coinvolgendo sindaco, vice sindaco ed assessore alla cultura, sono riuscita ad avviare un progetto di riordino dell'archivio e la sua nuova inventariazione.
Preciso che non abito sul posto e avrei potuto offrire il mio aiuto molto saltuariamente.
Dopo circa un mese dall'inizio dei lavori, a cui ho partecipato, il cane mi ha frantumato il femore.
Sono dovuta ritornare a casa e non ho più potuto dare una mano.
Ho sempre cercato di farmi dare notizie sull'avanzamento dei lavori, ritenendo che tutti i partecipanti al progetto, potessero e dovessero essere informati .
Ogni membro del gruppo, in teoria, avrebbe dovuto anche offrire assistenza agli eventuali fruitori del materiale.
Dopo continue insistenze, ho fatto notare, che mi sentivo fuori dal progetto, dovendo sempre chiedere per avere qualche straccio di novità.
Ho chiesto l'inventario, per farmi un'idea del materiale archiviato e non so che cosa abbiano capito, ma mi si sono rivoltati contro, dicendomi che il progetto era andato avanti e che io non c'ero mai...
Anzi, mi si pregava di consultare eventualmente le carte, solo in presenza delle due persone, che di più avevano contribuito al riordino.
Sono partita in quarta, esponendo con veemenza il mio punto di vista: sono idonea per mettere mano alle carte, ma ora non lo sono per vederle da sola?Sembra una stupida presa di posizione.I due ex amici, che hanno speso molto nel riordino, sono del posto, in pensione e liberi da figli o altro.
Nessuno ha detto loro di fare tutto in modo così compulsivo e nemmeno che sarebbero stati i referenti unici del progetto.Secondo me, tutti i membri avrebbero dovuto essere resi partecipi, con e- mail, o telefonate, per illustrare l'avanzamento dei lavori.
Il risultato è che ho litigato con tutti, non posso più andare in comune perchè i due soggetti dettano regole e condizioni e nessuno, lasciatemelo dire, ha le p...e per ribaltare la situazione, men che meno l'archivista, che in teoria, sarebbe a capo della cosa.
Grazie per la pazienza e aspetto qualche dritta:che faccio? Li sotterro sotto i faldoni? Li archivio? Li faccio estromettere dal progetto? Non ho più voglia di risse e che caspita, come rovinare un bel sogno.....

io ho una massima:
"mai fare un favore a qualcuno se non sei in grado di sopportarne l'ingratitudine". Credo valga anche per la tua situazione.
Se ti può consolare, hai la mia solidarietà.
Marzia

Probabilmente hanno preso la tua rottura del femore come una fandonia che hai inventato per non collaborare più. Della serie hanno pensato che tu avessi detto 'armiamoci e partite. La situazione la vedo un po' compromessa. Magari ti puoi offrire di batter e al computer l'inventario. Quanto agli aggiornamenti continui via mail io sono tendenzialmente contrario, perché se uno partecipa sa cosa si sta facendo e non ha bisogno di aggiornamenti. Se uno non partecipa, si vede che non gli interessa. Detto questo mi spiace che abbiano frainteso il tuo reale problema di salute con conseguente riabilitazione. Al comune non interessa per niente farvi andare d'accordo, quello stanne certa.

Hai dato l'opportunità di assumere un po' di potere e importanza a qualcuno che non sarebbe stato in grado di fare un progetto. Ora ti meravigli che si tengano stretto il ruolo?
Coraggio...

Io non penso che gli abbia dato modo di assumere un po' di potere. Semplicemente si sono sentiti abbandonati e sono diventati gelosi del loro lavoro.

gianantonio_pisati ha scritto:Io non penso che gli abbia dato modo di assumere un po' di potere. Semplicemente si sono sentiti abbandonati e sono diventati gelosi del loro lavoro.

sei troppo buono

Grazie, ma uno dei partecipanti mi è venuto a trovare in ospedale, quindi, ha visto il mio gambone operato!!!
Sì, all'inizio erano molto titubanti sul progetto, anzi, mi avevano chiesto di prendere la direzione dei lavori, cosa che sarebbe stata impossibile anche da sana.A onor del vero, sono tutti e due dei ricercatori, da anni e collaborano con l'archivio vescovile, però, la cosa che mi ha più amareggiato è il loro comportamento.
Tra amici ci si dovrebbe confrontare, non tacere e poi dare addosso, alle spalle.
Credo anche io che non ci sarà modo di sanare la situazione, ma rinunciare mi disturba non poco.
Apprezzo molto la vostra partecipazione e vi saluto caramente.