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studi a cui attingere per migliorare le nostre conoscenze
Inviato: sabato 22 giugno 2019, 9:36
da cannella55
Ho notato che molti utenti hanno una "cultura" genealogica e non superiore agli altri e mi sono chiesta da dove attingano le varie informazioni su cui sembrano avere un dominio quasi assoluto.
Dopo 10 anni di ricerche da autodidatta, vedo che il mio bagaglio è scarso, decisamente insufficiente per proseguire anche nell' ambito storico-sociale, che è alla base della mia passione.
Cito tra tutti Kaharot, che padroneggia disparati argomenti con naturalezza. Visti i miei studi, lontani e la mia preparazione classica, mi sono incuriosita parecchio sulle sue competenze.
Potreste dirmi come avete fatto?Studi, libri, esperienze varie,metodo, lavoro?
Libri ne ho parecchi,ma nessuno esaustivo.
Resto in attesa di consigli e grazie per l'attenzione.
Inviato: sabato 22 giugno 2019, 12:53
da Kaharot
Visto che mi citi inizio a rispondere io.
Comincio col dire che non ho mai letto un libro che parli di genealogia. Praticamente tutto quello che so mi viene dall'esperienza e da ricerche personali.
Anzitutto ho una formazione classica, ho studiato latino già dalla scuola media, ma è una lingua che mi è naturale, se credessi nella reincarnazione direi che nei tempi antichi ero un romano. La preparazione classica e la conoscenza del latino aiutano molto, perché ti danno degli strumenti interpretativi della realtà che nessun altro tipo di scuola ti dà.
La seconda fortuna che ho è quella di essere appassionato di storia, grazie a dei professori che sono stati davvero illuminanti e me l'hanno fatta amare. Conoscere un periodo storico, soprattutto a livello locale, ti aiuta ad entrare nella mentalità del tempo e a capire alcune cose che con le categorie di oggi risultano incomprensibili.
La terza fortuna, che è poi la cosa più importante secondo me, è il fatto di essere molto curioso. Per questo motivo quando ho trovato qualcosa che non conoscevo nelle mie ricerche ho subito cercato di capire cosa significasse, e lì ho dovuto ovviamente consultare testi di varia natura: linguistici, giuridici, canonici, storici, talvolta anche genealogici. Ho anche frequentato assiduamente gli archivi, quindi con il tempo ho preso familiarità un po' con tutte le tipologie di documenti.
E, magari sembrerà strano, ma guardo molti documentari di storia e di arte, che sono, tavolta, migliori dei libri stessi, perché ti raccontano il particolare, il fatterello. Per fare un esempio: una cosa è sapere che Raffaello dipinse le logge vaticane, un'altra è sapere che morì per le febbri causategli da una sudata fatta per i "suoi eccessi amorosi". La prima notizia ti dice cosa ha fatto, la seconda ti dice chi era Raffaello e, di conseguenza, ti dà la chiave interpretativa delle sue opere (non che le sue opere c'entrino tutte con gli eccessi amorosi, è solo un esempio).
Ho iniziato senza l'aiuto di nessuno, non avevo neanche internet quando cominciai, e quindi mi sono dovuto aiutare da solo, ho sbagliato molte volte, ovviamente, ancora adesso compio degli errori di interpretazione o valutazione di qualche documento o notizia, ma questo fa parte del gioco, la cosa importante è sempre verificare e rimanere elastici, accettando le eventuali correzioni da parte di qualcuno che magari in quella determinata cosa ne sa più di te. Da noi si dice "nessuno nasce imparato", e il detto italiano dice anche "si impara fino alla bara".
Penso, dunque, che siano questi i "segreti" per diventare "esperti":
1. Essere curiosi, cercare sempre di capire ciò che ci è oscuro, fosse anche una virgola.
2. Farsi una cultura storica per avere, almeno a grandi linee, conoscenza dell'ambiente in cui un determinato documento è stato redatto o una determinata opera è stata realizzata.
3. Essere elastici e cercare sempre il modo per verificare le proprie scoperte o intuizioni.
Quindi per tornare all'ultima domanda:
Studi? Si, nel mio caso mi sono di grande aiuto gli studi classici, quindi latino, greco, storia, letteratura e filosofia, perché ti danno una forma mentis forse più "antica" ma proprio per questo più capace di penetrare attraverso realtà diverse (mentre oggi con questa società fluida non diamo più ai ragazzi gli strumenti per capire e per capirsi).
Libri? Come ho detto non ho praticamente mai usato un libro di genealogia, che sicuramente è buono per chi è agli inizi e non sa come muoversi. Ma per chi è già avanti io consiglio di consultare, di volta in volta, dei testi specifici, in base all'esigenza che si presenta. Ci sono le biblioteche, ma anche internet ormai è fornitissimo, molte risposte le ho trovate su google libri, perché, comunque, parliamo sempre di cose del passato, e lì si trovano molti testi dei secoli scorsi, dove poter confrontare e verificare quanto ci serve.
Esperienze? Ormai da quasi 20 anni svolgo le ricerche genealogiche: documenti di famiglia, foto, archivi parrocchiali, archivi statali, biblioteche. Ho visto e letto un po' di tutto, non sempre ho capito tutto ma mi sono sforzato di capire il più che potevo.
Metodo? La curiosità nel ricercare, l'elasticità mentale, l'umiltà di chiedere.
Virtù? La pazienza. Non che io sia un grande esemplare di pazienta, ma come più volte si è detto su questo forum, un vero genealogista deve avere tanta tanta pazienza.
Inviato: sabato 22 giugno 2019, 16:16
da MamyClo
"Penso, dunque, che siano questi i "segreti" per diventare "esperti":
1. Essere curiosi, cercare sempre di capire ciò che ci è oscuro, fosse anche una virgola.
2. Farsi una cultura storica per avere, almeno a grandi linee, conoscenza dell'ambiente in cui un determinato documento è stato redatto o una determinata opera è stata realizzata.
3. Essere elastici e cercare sempre il modo per verificare le proprie scoperte o intuizioni. "
pazienza e anche rigore
Grazie Karahot per avere scrivetto quello che penso
Ciao Claude
Inviato: sabato 22 giugno 2019, 16:59
da Alente
Io sono sempre stato un autodidatta, sempre appassionato di storia e di questa grande passione chiamata genealogia. Ritengo la genealogia come la storia applicata alle proprie origini. Più faccio ricerche e più mi acculturo, devo anche dire che la conoscenza della storia per me è stata molto utile per andare avanti.Piano piano mi sono fatto una cultura in quanto ho imparato un po' di latino, ho imparato a conoscere l'ambiente dei miei antenati, e molte cose che se non avrei avuto la passione della genealogia non avrei mai imparato. Basta analizzare un atto di matrimonio all'epoca napoleonica e i rispettivi allegati per imparare qualcosa di nuovo.
Quoto quello che ha scritto Karahot nella firma ; La memoria è la porta indispensabile per entrare nel futuro.
Senza la conoscenza della storia non si va avanti
Inviato: sabato 22 giugno 2019, 18:42
da ginamarquardi
non so se posso annoverarmi tra chi riesce ad ottenere buoni risultati, ma di certo una base classica, la curiosità e l'amore per la storia sono indispensabili.
a me, ahimè, manca la prima. però trovo sempre figure disposte ad aiutarmi (grazie cannella55 per le tue preziose traduzioni dal latino!) e che mi ispirano.
le ricerche genealogiche sono come i fiumi del Carso.. spariscono i riferimenti, ma tornano all'improvviso alla luce.
Inviato: sabato 22 giugno 2019, 18:51
da Tegani
Sono pienamente d'accordo coi tre punti individuati da Kaharot. Personalmente, è stato fondamentale il diploma di maturità classica (se non si sa il latino è un bel guaio per chi fa ricerche genealogiche). Poi ho cercato informazioni di ogni tipo su internet e sui libri: ne ho trovati diversi a carattere storico sulla zona geografica dei miei avi. E poi esperienza diretta, consultando migliaia di documenti nel corso degli anni. Curiosità e passione portano più avanti di quanto ci si immagini.
Inviato: sabato 22 giugno 2019, 21:35
da fabifado69
Che bravi che siete! come invidio i vostri studi classici...io avrei dovuto fare il classico ma poi ho optato per il liceo artistiaco...quindi purtroppo arrivata ai testi in latino mi ha aiutato un genealogista non professionista di tuttogenealogia ...comunque grazie al suo aiuto vado avanti e chissà dove riuscirò ad arrivare! grazie sempre a tutti per il prezioso aiuto che ho avuto anche da parecchi di voi!!
Inviato: sabato 22 giugno 2019, 21:50
da Kaharot
Una cosa che voglio dire ai "non-latinisti": non arrendetevi in partenza. Quando consultate gli atti ecclesiastici difficilmente troverete testi che si discostano dalle formule solite, perché all'epoca la maggior parte dei sacerdoti sapeva appena qualche rudimento di latino, quindi non era capace di fare un discorso e si limitava a trascrivere la formula integrandole con le notizie specifiche per quella persona. Quindi in quel caso basta imparare la formula e il gioco è fatto, e imparando la formula riuscirete anche ad individuare le parti aggiunte e farvi aiutare su quelle.
Siccome la maggior parte delle ricerche genealogiche si fonda sugli archivi parrocchiali, potete andare sereni.
Quando poi vorrete ampliare la ricerca ad atti comunali, notarili o giuridici allora lì sarà necessario lo studio e un po' più di applicazione, ma, essendo questi atti scritti in una lingua molto gergale, le vostre difficoltà non si discosteranno molto da quelle di qualsiasi latinista (perché studiare il latino classico non significa conoscere la terminologia giuridica o notarile o medica o ecclesiastica del tempo). In quel caso gli approfondimenti sono necessari. Chiedere aiuto, consultare testi, usare dizionari e raccolte specifiche, anche perché la maggior parte dei termini gergali usati in quei testi sono rimasti nel linguaggio giuridico-notarile-medico-ecclesiastico attuale.
Inviato: domenica 23 giugno 2019, 9:34
da cannella55
Grazie a tutti per le risposte.
I miei studi sono classici, e la laurea anche, in lettere classico-moderne, ma subito dopo la tesi, sono andata a lavorare in ambito commerciale e per decenni non ho più usato le mie conoscenze, dovendo, per forza, imparare altro, per me ostico e non amato.
Quando mi sono riavvicinata alla ricerca, tutto era sparito o quasi, se non le basi del latino, nulla del greco, evaporato nel corso degli anni, e quasi nulla sulla storia romana o greca.
Non essendo una ragazzina, ho trovato molta difficoltà a padroneggiare di nuovo il linguaggio .
Sono estremamente curiosa, ma forse il fatto di fare ricerca solo in un ambito, quello del paese dei miei, dove dimorarono dal 1500 in poi, non mi ha consentito di ampliare gli orizzonti del sapere.
Nel nostro luogo di origine, erano quasi tutti contadini, non esisteva "la grande Storia", se mai solo sfiorata;nè opere d'arte degne di nota; nè famiglie notabili o almeno poche, sempre le stesse.
Sto imparando molto dalle persone, che fanno parte di questo gruppo e anche se la maggior parte delle cose , che leggo non le posso applicare nella mia ricerca, sono felice di aggiungere dei tasselli al mio bagaglio personale.
Per Gina:lo sforzo nell'aiutarti con il latino, non è stato tale, anzi...Un piacere e se vorrai, sono a tua disposizione.