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Dal mese di gennaio 2018 cerco di avere delle certificazioni di morte e di nascita relativi a mio nonno e bisnonno materno. Ho scritto varie volte al comune competente ed ho anche telefonato diverse volte ottenendo sempre risposte negative tipo: “ non lo troviamo non era residente qui ecc. ecc.” Ultimamente ho fatto una ulteriore richiesta nel dicembre 2019 e sollecito il 2/2/2020 senza ottenere alcuna risposta. Oggi chiamo il comune di competenza e la solita impiegata mi risponde che da poco è cambiata la normativa e queste informazioni non possono più essere date senza un motivo valido. Io rispondo che il mio è un motivo più che valido inquarto sono il nipote in linea diretta di discendenza. La signora al mio insistere mi ha chiuso il telefono “in faccia”.
Vi risulta che la normativa sia cambiata? E se si gli estremi di riferimento della nuova norma.
Ringrazio tutti coloro che possono darmi una mano.

Purtroppo la legislazione in materia e' (sorpresa... sorpresa...) poco chiara. Se a questo aggiungiamo che l'interpretazione della legislazione, emanata dal ministero dell interno, sembra fondamentalmente sbagliata, la situazione appare disperata. Allego "IL REGOLAMENTO DELLO STATO CIVILE: GUIDA ALL’APPLICAZIONE" che recita (pag.17 - 3.1.2): "L’art. 450 del codice civile, pur affermando il principio della pubblicità dei registri dello stato civile, esclude che essi possano essere consultati direttamente dai privati, demandando ai soli ufficiali preposti al servizio di rilasciare estratti o certificati e di svolgere negli atti affidati alla loro custodia le indagini domandate dai privati"
A leggerlo, l'articolo 450cc, sembra non escludere nulla... A mio parere il D.P.R. 396/2000 e D. Lgs. 196/2003 non aggiungono nulla di rilevante, pero' sarei contento di ascoltare un parere da chi ne sa piu' di me, che ho un background scientifico-ingegneristico e quindi di giurisprudenza ne so poco.

Non si puo' allegare... qui il link al documento https://drive.google.com/open?id=1f9UQA ... ioWyJJ3Zoi

Io cercavo dove fosse morto il mio bisnonno, secondo mio padre a Bologna pur essendo residente altrove. Ho scritto allo stato civile di Bologna e mi hanno risposto "Sconosciuto" . Poi Ho scritto all'archivio di Stato di Ancona, risposta: deceduto a Bologna il 2 ottobre 1886........

Leggendo il Massimario degli atti di Sttao civile, si evince (come sapevo io)che trascorsi 70 anni dalla redazione del documento richiesto, non sussiste più "l'interesse personale e concreto". Direi che gli uffciiali di stato civile, obbligati per legge a fare ciò che chiede il privato cittadino, si "smarcano" tirando fuori questa storia dell'interesse personale e concreto.
Secondo me, i dinieghi che spesso leggo da altri utenti, si avvicinano all'abuso e omissione in atti d'uffico. Che ne dite di questa mia interpretazione?
Io le ultime richieste (via PEC) le ho fatte aggiungendo la seguente dicitura e nessuno si è ancora rifiutato:
"La ricerca che sto svolgendo segue le regole del garante della Privacy come da: "Regole deontologiche per il trattamento a fini di archiviazione nel pubblico interesse o per scopi di ricerca storica pubblicate ai sensi dell’art. 20, comma 4, del d.lgs. 10 agosto 2018, n. 101 - 19 dicembre 2018"
Saluti.
Francesco.