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Salve a tutti.

Prima che il matrimonio civile venisse introdotto in Italia con il primo Codice dello Stato postunitario nel 1865, i matrimoni venivano celebrati soltanto in Chiesa. A quanto ho capito, con l'introduzione dello stato civile della restaurazione nel 1820, venne introdotto anche il cosiddetto "atto della solenne promessa di celebrare il matrimonio" che, nel lato destro, indica la data dell'avvenuta celebrazione canonica.

Quando la data di matrimonio indicata sull'atto di promessa differisce da quella indicata sull'atto della chiesa (come nel caso che vi mostro in seguito), quale delle due dovrei tenere in considerazione?

https://www.antenati.san.beniculturali. ... s_id=66530 (Immagine 25) - Data della promessa 29/11/1822 - Data di celebrazione 30/11/1822

https://www.familysearch.org/ark:/61903 ... at=1165103 - Data dell'atto 10/11/1822

Io ritengo che la data del matrimonio sia quella della celebrazione religiosa fondamentalmente perché la coabitazione iniziava dopo il matrimonio ecclesiastico (anche se al Comune sposavano dopo) e, comunque, socialmente, era considerato matrimonio quello ecclesiastico, mentre la questione civile era considerata dai più solo un contrattempo.
Ovviamente poi ci sono anche le eccezioni di chi non si sposava in chiesa. Ma in linea generale era così e penso che noi dobbiamo cercare di considerarlo così come lo consideravano i nostri antenati.
Una cosa non secondaria è anche la diversa concezione del matrimonio religioso e del matrimonio civile, che, pur avendo lo stesso nome e alcune conseguenze comuni (la coabitazione, l'istituzione di un nucleo familiare, la legittimazione sociale) rimangono due cose profondamente diverse perché il matrimonio religioso è una solenne promessa che si fa dinanzi a Dio e che ha, quindi, implicazioni di carattere etico; mentre il matrimonio civile è un contratto che si fa davanti allo stato e ha implicazioni di carattere giuridico ma non etico.

Comunque la maggior parte dei programmi per costruire l'albero genealogico prevedono la possibilità di inserire più date per il matrimonio.

Ti hanno già spiegato in modo esauriente, ma il matrimonio, che si dovrebbe considerare è quello religioso, che aveva più "valore", sociale e non, agli occhi dei nostri antenati.

Ma a quanto ho capito, prima del 1865 non esisteva il matrimonio civile ed avveniva unicamente il matrimonio religioso; successivamente, a partire dal 1820, la celebrazione canonica inizia ad avere una sorta di valore civile, infatti nella colonna destra degli atti (civili) di "promessa di celebrare il matrimonio" veniva indicata la data della celebrazione canonica.

Se ciò che ho appena scritto è corretto, nel caso che ho mostrato, tra atto civile e atto ecclesiastico, esistono due date discordanti riguardante l’unica celebrazione del matrimonio (quella canonica).