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Ricerca cartella clinica ex manicomio"casa dei pazzi"di Aversa

Inviato: lunedì 25 settembre 2023, 15:22
da Swiziken
Salve a tutti, sono nuovo su questo forum e non so se la mia richiesta è consona, ma vorrei chiedere aiuto a voi, mi trovo in una situazione dalla quale non riesco ad uscire, sono alla ricerca della cartella clinica (o qualsiasi informazione) del mio Bisnonno, Francesco Sirignano, le uniche informazioni che ho sono la data di nascita e di morte e so che ha passato gli ultimi anni della sua vita nell"ex manicomio"la casa dei pazzi " di Aversa.
Ho letto che alcuni hanno avuto un caso analogo al mio, sapete consigliarmi su come muovermi per arrivare alle informazioni che ricerco? Grazie anticipatamente a tutti.

Francesco De Rosa

Re: Ricerca cartella clinica ex manicomio"casa dei pazzi"di Aversa

Inviato: lunedì 25 settembre 2023, 17:46
da mmogno

Re: Ricerca cartella clinica ex manicomio"casa dei pazzi"di Aversa

Inviato: mercoledì 4 ottobre 2023, 6:06
da Swiziken
Avevo già trovato questo sito ma purtroppo non è di nessun aiuto, ho provato anche a contattare i numeri e le email che c'erano ma tutti mi dicono che ora non è possibile vedere le cartelle cliniche

Re: Ricerca cartella clinica ex manicomio"casa dei pazzi"di Aversa

Inviato: domenica 8 ottobre 2023, 14:47
da Nico2000
Ciao
Anche io ho un antenato recluso nella casa dei pazzi e deceduto li
Purtroppo nessuno ha mai risposto alle mie mail
Bisognerebbe sollecitare l’Asl Caserta ma dubito che abbiano personale incaricato

Re: Ricerca cartella clinica ex manicomio"casa dei pazzi"di Aversa

Inviato: domenica 8 ottobre 2023, 17:29
da Giovannimaria_Ammassari
Nico2000 ha scritto:
domenica 8 ottobre 2023, 14:47
Ciao
Anche io ho un antenato recluso nella casa dei pazzi e deceduto li
Purtroppo nessuno ha mai risposto alle mie mail
Bisognerebbe sollecitare l’Asl Caserta ma dubito che abbiano personale incaricato

Tutta la documentazione pare sia ancora in possesso della ASL di Caserta, depositata in chissà quale luogo.
Detta documentazione è stata studiata e catalogata.
Nel 2011 fu curato un Inventario che poi è un testo a stampa che si può scaricare in formato pdf, il link è:
https://cartedalegare.cultura.gov.it/fi ... dalena.pdf

È presente nel sito web che ha segnalato mmogno.

https://cartedalegare.cultura.gov.it/home

Lì vi sono i riferimenti di chi attualmente è il possessore dell'archivio.

Vedi:

Home / Guida agli archivi / Campania / Ospedale psichiatrico Santa Maria Maddalena di Aversala storia

Ospedale psichiatrico Santa Maria Maddalena di Aversa

Sede: Aversa (Caserta)
Date di esistenza: 1813 - 1980
Condizione giuridica: pubblico

Altre denominazioni
Reali Case dei Matti di Aversa 1813 - 1865
Reale Manicomio di Aversa 1865 - 1834
Reale Ospedale psichiatrico 1834 - 1947
Manicomio civile di Aversa
Reale Morotrofio di Aversa

Durante il periodo napoleonico nel Regno di Napoli, particolare importanza riveste la fondazione della Reale Casa de' Matti in Aversa.
In precedenza i folli erano ricoverati in una sezione speciale dell'ospedale degli Incurabili di Napoli, antica istituzione risalente al XVI secolo, che come altre grandi istituzioni ospedaliere napoletane (Ave Gratia Plena, Pellegrini) ed innumerevoli istituzioni di beneficenza (confraternite, monti, ospizi, orfanotrofi, ricoveri, ecc.) aveva offerto nei secoli assistenza alla grande massa dei regnicoli poveri che convergeva verso la capitale, nella speranza di rimediare di che vivere.
Il manicomio di Aversa venne creato nell'antico convento della Maddalena dei Frati minori osservanti, che aveva già in origine ospitato l'Hospitium leprosorum S. Mariae Magdalenae, per la cura dei lebbrosi. Ma ben presto il convento si rivelò insufficiente, ed iniziò per alcune sezioni del manicomio una serie di traslochi, sempre alla ricerca di spazi più ampi, atti a ricevere il numero sempre crescente di degenti.
Napoli e poi Aversa furono quindi per molto tempo le uniche sedi di "ricovero per i malati di mente" di tutta l'Italia meridionale.
La costante nell'attività del morotrofio aversano può essere sintetizzata in: "disciplina, cura e occupazione", che si sostituì quindi a repressione e segregazione; si iniziò a considerare causa della pazzia una patologia del cervello, da poter curare.
Agli inizi del XIX secolo iniziò un periodo di decadenza, dovuto soprattutto a gravi ristrettezze economiche e all'affollamento di malati in edifici insufficienti o inidonei.
La rinascita è da collegarsi con l'opera di Biagio Gioacchino Miraglia, che, dopo avervi lavorato come medico, nel 1860 divenne direttore del manicomio; abolì subito i mezzi di coercizione, che riunì nell'apposito "Museo delle anticaglie"; incrementò il "Museo craniologico e patologico". Nella convinzione perdurante che il lavoro fosse la migliore medicina e l'ozio il maggior danno, i folli furono impegnati nell'agricoltura, nella lavorazione delle manifatture delle tele; non si sottovalutò l'utilità dei divertimenti, e soprattutto si mitigarono i mezzi di repressione, abolendo gli antichi "cassoni", e l'uso del cosiddetto "bagno di sorpresa".
Alla fine dell'Ottocento fu istituita la scuola dei "Medici praticanti indigenti", ai quali si offriva vitto, alloggio e mezzi di studio e si fondò la sezione per donne agitate e criminali, "Sezione criminale femminile", unica in Italia, per speciale contratto tra il manicomio e il Ministero dell'Interno.
Agli inizi del Novecento il manicomio si era trasformato compiutamente in ospedale, aumentando e migliorando il personale sanitario e di assistenza, riformando la cura medica e il trattamento dei malati.
Nel marzo 1944 presso l'ospedale psichiatrico fu costituito il Comando del Centro raccolta profughi del Ministero dell'Interno. Notevole fu l'afflusso dei profughi, determinando l'allontanamento di molti folli; fu anche messa in liquidazione la colonia agricola: il manicomio ormai si era trasformato in Centro profughi. Solo nel 1946 i folli dispersi o ricoverati altrove ritornarono e in Aversa la vita ospedaliera ricominciò: dal degrado verificatosi negli anni durante e dopo la guerra si giunse al riconoscimento di Aversa come punto di riferimento nella psichiatria, fino alla chiusura alla fine degli anni Ottanta del Novecento.
All'indomani della legge 724/94 la Regione Campania dispose la definitiva chiusura dei manicomi della regione, provvedendo anche a nominare le unità di dismissione degli stessi. Il processo fu piuttosto lungo, tanto che l'ultima dimissione ad Aversa si ebbe nel mese di giugno 1999.


ultimo aggiornamento
11 luglio 2014 "


il testo a stampa edito nel lontano 2011 che provvide all'inventario e riordino è questo:


Le case dei matti, a cura di Candida Carrino e Raffaele Di Costanzo, presentazione di Maria Rosaria De Divitiis, Centro Ricerche e Studi sulla Psichiatria e le Scienze Sociali "Le Reali Case dei Matti", ASL Caserta, Soprintendenza archivistica per la Campania, Napoli, Filema, 2011. "

La Dott. ssa Candida Carrino è attualmente la Direttrice dell' Archivio di Stato di Napoli.
È un Archivista di Stato ancora in attività.

La documentazione resta il fatto che la conserva l'ASL di Caserta.

Vedi :
"Ospedale psichiatrico Santa Maria Maddalena di Aversa

Azienda sanitaria locale - ASL Caserta
via S. Lucia, 30
81031 Aversa (Caserta)

Telefono: 0819212111; 0815001426; 0815001427
E-mail: protocollo@pec.aslcaserta.it

Siti web
ASL Caserta


ultimo aggiornamento
6 ottobre 2019"

Personalmente contatterei anche la Soprintendenza Archivistica per la Campania.
Buona Ricerca

Re: Ricerca cartella clinica ex manicomio"casa dei pazzi"di Aversa

Inviato: lunedì 19 febbraio 2024, 6:37
da Lolli
Oggi contatto la Asl di Caserta. Ho parlato con la Dott.ssa Candido
Lorella

Re: Ricerca cartella clinica ex manicomio"casa dei pazzi"di Aversa

Inviato: mercoledì 21 febbraio 2024, 13:29
da Nico2000
Ottimo! Facci sapere se ci sono novità!

Re: Ricerca cartella clinica ex manicomio"casa dei pazzi"di Aversa

Inviato: venerdì 19 aprile 2024, 9:28
da Ransie
Ciao...
E' dal 2016 che io cerco di entrare in possesso di una cartella clinica ma presso l'OPG.

Se invece mi parli del solo ospedale psichiatrico di Aversa, so che tutto è stato digitalizzato e si può reperire m olto più semplicemente.

Chi avesse agganci con l'OPG attuale casa di detenzione sempre di Aversa, per favore se potesse aiutarmi.

Grazie