Domanda su una dote del XIX secolo
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Domanda su una dote del XIX secolo
Nel 1817, a Vairano Patenora (nel Regno delle Due Sicilie), mio bis-bis-bis-bisnonno ha fatto una dote per sua figlia.
Promette in dote al fidanzato 75 ducati, 1 moggio di terreno con rendita di 2,70 ducati. Dopo due anni del matrimonio, promette 60 ducati.
Che cosa dice dallo stato socioeconomico del mio antenato?
Grazie.
Promette in dote al fidanzato 75 ducati, 1 moggio di terreno con rendita di 2,70 ducati. Dopo due anni del matrimonio, promette 60 ducati.
Che cosa dice dallo stato socioeconomico del mio antenato?
Grazie.
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Re: Domanda su una dote del XIX secolo
Aveva altre figlie?
Emilio Lussu: “Che ne sarebbe della civiltà del mondo, se l’ingiusta violenza si potesse sempre imporre senza resistenza?”
Slava Ukraine! 
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Re: Domanda su una dote del XIX secolo
Sì, ho trovato 2 altre figlie. Questa figlia è la più vecchia (che ho trovata).
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Domanda su una dote del XIX secolo
Sicuramente non era povero perché in questo caso non andava proprio dal notaio. Non si tratta di una persona ricca, ma di appartenente alla classe medio-bassa, probabilmente un artigiano o piccolo proprietario.
Dico ciò per una conoscenza non solo legata a quest'atto in particolare.
Occorre dire che per farsi un'idea un po' meno approssimativa occorrerebbe studiare/analizzare una grande quantità di atti di questa famiglia in modo da farsi un'idea più precisa del contesto socio-economico. Il consiglio dunque è quello di approfondire quanti più atti e documenti della medesima famiglia e poi, alla fine, provare a farsi un'idea più precisa.
Dico ciò per una conoscenza non solo legata a quest'atto in particolare.
Occorre dire che per farsi un'idea un po' meno approssimativa occorrerebbe studiare/analizzare una grande quantità di atti di questa famiglia in modo da farsi un'idea più precisa del contesto socio-economico. Il consiglio dunque è quello di approfondire quanti più atti e documenti della medesima famiglia e poi, alla fine, provare a farsi un'idea più precisa.
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Re: Domanda su una dote del XIX secolo
Grazie ! Ciò ha senso - questo antenato era un sartore.
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Re: Domanda su una dote del XIX secolo
Per dare un contesto a questi dati bisogna considerare che solo meno del 20% della popolazione del regno delle Due Sicilie possedeva beni immobili e quindi figurava tra i contribuenti della fondiaria (tassa sui beni immobili) e di questi pochi “privilegiati” la vastissima maggioranza dichiarava rendite imponibili (cioè rendite reali ridotte di circa un terzo) inferiori ai 10 ducati annui (quindi relative a piccoli appezzamenti, botteghe o abitazioni molto modeste, per esempio un singolo basso a Napoli poteva rendere 15 ducati lordi annui).
Un esempio illuminante è la situazione in Calabria nel 1820: su circa 113.000 possidenti, ben 89.500 hanno rendite sotto i 10 ducati, altre 21.500 tra i 10 ed i 100, meno di 2000 tra i 100 ed i 300, 700 tra i 300 ed i 1000, e soli 199 dichiarano rendite superiori ai 1000 ducati.
Quindi la situazione socioeconomica di un artigiano con piccole proprietà immobiliari, specialmente se abitante in un piccolo paese, è comunque da considerarsi di un qualche benessere, almeno relativamente ai grandi numeri del tutto privi di possedimenti.
Un esempio illuminante è la situazione in Calabria nel 1820: su circa 113.000 possidenti, ben 89.500 hanno rendite sotto i 10 ducati, altre 21.500 tra i 10 ed i 100, meno di 2000 tra i 100 ed i 300, 700 tra i 300 ed i 1000, e soli 199 dichiarano rendite superiori ai 1000 ducati.
Quindi la situazione socioeconomica di un artigiano con piccole proprietà immobiliari, specialmente se abitante in un piccolo paese, è comunque da considerarsi di un qualche benessere, almeno relativamente ai grandi numeri del tutto privi di possedimenti.
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Re: Domanda su una dote del XIX secolo
Grazie, questo contesto e molto informativo!