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Domanda su una dote del XIX secolo
Inviato: giovedì 2 novembre 2023, 23:40
da vairanoPatenora
Nel 1817, a Vairano Patenora (nel Regno delle Due Sicilie), mio bis-bis-bis-bisnonno ha fatto una dote per sua figlia.
Promette in dote al fidanzato 75 ducati, 1 moggio di terreno con rendita di 2,70 ducati. Dopo due anni del matrimonio, promette 60 ducati.
Che cosa dice dallo stato socioeconomico del mio antenato?
Grazie.
Re: Domanda su una dote del XIX secolo
Inviato: venerdì 3 novembre 2023, 1:07
da mmogno
Aveva altre figlie?
Re: Domanda su una dote del XIX secolo
Inviato: venerdì 3 novembre 2023, 1:22
da vairanoPatenora
Sì, ho trovato 2 altre figlie. Questa figlia è la più vecchia (che ho trovata).
Domanda su una dote del XIX secolo
Inviato: domenica 5 novembre 2023, 18:36
da LUIGIRUSSO007
Sicuramente non era povero perché in questo caso non andava proprio dal notaio. Non si tratta di una persona ricca, ma di appartenente alla classe medio-bassa, probabilmente un artigiano o piccolo proprietario.
Dico ciò per una conoscenza non solo legata a quest'atto in particolare.
Occorre dire che per farsi un'idea un po' meno approssimativa occorrerebbe studiare/analizzare una grande quantità di atti di questa famiglia in modo da farsi un'idea più precisa del contesto socio-economico. Il consiglio dunque è quello di approfondire quanti più atti e documenti della medesima famiglia e poi, alla fine, provare a farsi un'idea più precisa.
Re: Domanda su una dote del XIX secolo
Inviato: lunedì 6 novembre 2023, 19:26
da vairanoPatenora
Grazie ! Ciò ha senso - questo antenato era un sartore.
Re: Domanda su una dote del XIX secolo
Inviato: martedì 7 novembre 2023, 10:44
da gvvcc
Per dare un contesto a questi dati bisogna considerare che solo meno del 20% della popolazione del regno delle Due Sicilie possedeva beni immobili e quindi figurava tra i contribuenti della fondiaria (tassa sui beni immobili) e di questi pochi “privilegiati” la vastissima maggioranza dichiarava rendite imponibili (cioè rendite reali ridotte di circa un terzo) inferiori ai 10 ducati annui (quindi relative a piccoli appezzamenti, botteghe o abitazioni molto modeste, per esempio un singolo basso a Napoli poteva rendere 15 ducati lordi annui).
Un esempio illuminante è la situazione in Calabria nel 1820: su circa 113.000 possidenti, ben 89.500 hanno rendite sotto i 10 ducati, altre 21.500 tra i 10 ed i 100, meno di 2000 tra i 100 ed i 300, 700 tra i 300 ed i 1000, e soli 199 dichiarano rendite superiori ai 1000 ducati.
Quindi la situazione socioeconomica di un artigiano con piccole proprietà immobiliari, specialmente se abitante in un piccolo paese, è comunque da considerarsi di un qualche benessere, almeno relativamente ai grandi numeri del tutto privi di possedimenti.
Re: Domanda su una dote del XIX secolo
Inviato: giovedì 9 novembre 2023, 1:05
da vairanoPatenora
Grazie, questo contesto e molto informativo!