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Muratori Gio.Batta del g. Domenico

Inviato: sabato 17 ottobre 2009, 15:56
da GiacomoGori
Salve a tutti!

Questo è il mio primo messaggio, così come è la mia prima ricerca. Mentre tentavo di ricostruire il mio albero genealogico, andando oltre i nonni dei nonni (1860/1870), mi sono imbattuto in Ancestry. Quando ho constatato che avevano tutti gli archivi di stato civile dal 1866 al 1937 per la provincia di Siena non credevo ai miei occhi. Mi sono iscritto, per comodità, ed ho iniziato a spulciare. E' da una settimana che rigiro come un calzino quei registri e sono ad un buon punto.

Per ora mi sono dedicato alla famiglia di mia madre, Muratori, sia perché hanno un cognome raro nella mia zona (Abbadia San Salvatore, Siena) sia perché hanno una storia genealogica più appassionante, pur rimanendo nella normalità della vita contadina o montanara.

Avevo già un bagaglio, riguardo all'abero genealogico, molto robusto: merito di un illuminato professore delle medie che ci ha spinto a fare l'albero genealogico delle nostre famiglie. Quindi da allora già ero in grado di arrivare fino a circa il 1866; rimanevo alcuni buchi che sembravano incolmabili.

Avrei potuto forse usare gli archivi dell'anagrafe, sarebbe stato più deontologicamente preferito, ma sguendo la legge della furbizia o della sopravvivenza(massimo risultato, minimo sforzo) ho deciso di buttarmi su Ancestry.

Come dicevo predentemente ho ricostruito l'intera Famiglia Muratori dal 1866 al 1937. Certo le copie possedute da Ancestry non sono complete, alcuni atti sono mancanti, alcuni allegati illeggibili, ma conoscendo la materia, cioè la mia famiglia ed unendo a tutto l'aiuto dei (pochi) anziani rimasti, ce l'ho fatta. Sono risalito a due ceppi, con due progenitori distinti, nati approssimativamente attorno agli anni 1820/1830, conosco anche i nomi dei loro padri, ma non le loro date di nascita. Per procedere oltre devo per forza consultare gli archivi parrocchiali. Sto già ungendo le ruote di questi ingranaggi, smuovendo la l'intellighenzia badenga: niente di ché, solo un parente che conosce bene il parroco :lol: .

L'obbiettivo? Risalire perlomeno fino al 1791. Infatti ahimé temo che non potrò procedere oltre! Un incendio ha bruciato la Chiesa di Santa Croce, e credo pure tutti gli archivi. Il monastero del San Salvatore era già stato chiuso per le riforme leopoldine verso il 1780 e sinceramente non ho trovato ancora nessuno che mi abbia saputo dire dove sono finiti quei Registri. I registri del Comune, so benissimo che fine hanno fatto. Tutto quanto esiste prima del 1866 è stato bruciato... per ignoranza o per dimenticanza, e in questo purtroppo rientrano anche un po' i mie geni (tralasciamo).

L'unico appiglio a procedere oltre è una Società collettiva della Macchia Faggeta, con una storia particolare, tra cui compaiono due Muratori, fratelli.

Muratori Gio.Batta del Fu Domenico
Muratori Giovanni del Fu Domenico

Questo nel 1800. Come potete intuire, molto probabilmente i due Capostipiti contenuti in quei documenti corrispondono con i due ceppi da me rilevati. Per questo ieri sono partito alla volta della Società Macchia Faggeta

http://www.macchiafaggeta.com/

Ovviamente come da Statuto, mi hanno permesso di cosultare gli Archivi.. e... e.... DELUSIONE! Hanno gli archivi, con la successione dei capostipiti solo dal 1950, e non hanno mai tentato di risalire indiero. Addirittura per uno dei due capostipiti il nome inserito nelle schede è sbagliato, cioè non corrisponde con quello scritto nel documento originale del 28 Febbraio 1800. E mi hanno addirittura chiesto di portargli l'albero genealogico a lavoro concluso, perché così almeno di due famiglie i loro archivi saranno apposto. Cosa che farò.

Invece in un documento dell'Archivio di stato a Siena del 1789, un elenco di possidenti, e del valore dei loro possedimenti, compaiono 3 fratelli Muratori, sempre figli di Domenico.

Muratori Francesco del fu Domenico
Muratori Giovanni del Fu Domenico
Muratori Gio.Batta del g. Domenico.

1) qualcuno mi sa dire cosa voglia dire quel "g.". Per caso, sta ad indicare che Gio.batta era il figlio Primogenito?

2) qualcuno sa, o per deformazione professionale, o perché ha trovato casi simili in Toscana, che fine hanno fatto gli archivi dei Monasteri chiusi con le riforme leopoldine della seconda metà del settecento?

3) La memoria collettiva della famiglia Muratori è abbastanza forte. Merito di una Bisnonna, Nonna Ilde, viva fino a 6 anni fa, e morta a 90 anni, che ci ha raccontato quasi tutto. Sappiamo che discendiamo da quel Gio.batta, e che proveniamo dalla zona dell'Emilia Romagna. Qualcuno sa suggerire un motivo per cui una famiglia, sicuramente contadina, abbia dovuto spostarsi dall'Emilia o dalla Romagna per finire nel profondo Sud della toscana, in un paese che all'epoca avrà contato 1200 persone e la cui unica economia erano le castagne, il legno e il Monastero? (questa domanda è troppo difficile, lo so. Ma idee nuove sono sempre accettate)

4) Non una domanda, una precisazione. L'altro ceppo Muratori, si è estinto nel 1988. La loro scheda alla Società Macchia Faggeta non riporta altri eredi; questo torna con quanto noi sapevamo, che dei Muratori "di Convento" non ne era rimasto alcuno, mentre i Muratori "Manini" ancora vivono, tra Siena e Abbadia San Salvatore. Se qualcuno controlla la distribuzione del cognome Muratori da Siena e Abbadia lo informo che la metà dei Muratori a Siena appartiene alla stessa famiglia. L'altra è un ceppo completamente diverso, credo dei "Molini" e senese.

Vi chiedo scusa per il mio essere prolisso. Mi sto appassionando, se non si vedeva :D , e nel mio essere giovane c'è anche la voglia di raccontare il tutto. Sto infatti pensando, se riuscirò a raccogliere altre preziose informazioni, di collegare tutti i dati, farci una rapida introduzione e una trattazione e spedirlo ai parenti. Così, che non si dimentichino da dove provengono e le loro origini.

Grazie per avermi letto

Jack

Inviato: sabato 17 ottobre 2009, 16:20
da bigtortolo
Ciao Jack,
relativamente al punto 1 sei certissimo che la g. non sia una q. , nel qual caso Giovanni Battista sarebbe figlio del fu (quondam) Domenico?
Banale, ma non si sa mai.
Benvenuto.

Inviato: sabato 17 ottobre 2009, 16:30
da bigtortolo
Temo di aver detto una idiozia (ma non ne sono sorpreso).
Quella g., visti i "del fu" precedenti già identificati da te, significherà altro?

Inviato: sabato 17 ottobre 2009, 16:32
da GiacomoGori
Non ho l'assoluta certezza. Quello che ho consultato è una trascrizione, contenuta in un libro "Abbadia San Salvatore: Comune e Monastero in testi dei secoli XIV - XVIII". Nell'elenco di nomintivi però non è l'unico a comparire con un" g." invece del fu.

Jack

Inviato: sabato 17 ottobre 2009, 16:40
da Vincimanno
del fu e del q(uondam) non si autoescludono tra di loro, cioè si possono trovare anche nello stesso documento con lo stesso significato.
secondo me la "g" è una "q", non vedo altra possibilità...

Inviato: sabato 17 ottobre 2009, 16:42
da Vincimanno
nel frattempo Giacomo ha postato una precisazione che sembrerebbe andare contro la mia tesi, fatta salva l'eventualità che la trascrizione sia stata fatta da studioso poco affidabile...

Inviato: sabato 17 ottobre 2009, 16:50
da Vincimanno
Per quanto riguarda il prosieguo della ricerca, sono sempre un po' dubbioso quando mi sento dire che "tutti gli archivi sono scomparsi, bruciati ecc. ecc.".

Ma il fondo notarile ci sarà, o anche quello è finito nel camino del Granduca?
vedi qui:
www.maas.ccr.it/PDF/Siena.pdf

Inviato: sabato 17 ottobre 2009, 17:48
da Luca.p
La via dei registri parrocchiali è la più semplice e la più sicura, ma non è l'unica. Oltre ai notarili ricordati da Vincimanno ci sono, ad esempio, gli archivi diocesani nei quali potresti trovare copia degli stati delle anime delle varie parrocchie e gli acta matrimonialia. Ci sono poi gli archivi delle varie congregazioni di carità (magari i tuoi antenati potevano essere tra gli "amministratori"), quelli dei vari Spedali, le liste di leva (per la seconda parte dell'800, ovviamente), i catasti e, probabilmente, altro che adesso non mi viene in mente.
La ricerca richiede tempo e pazienza e qualche botta di ...fortuna ;)

L.

P.S.
Benvenuto (e ti faccio i miei complimenti per come ti sei presentato :aplauso: )

Inviato: sabato 17 ottobre 2009, 17:52
da wiwa
Ciao benvenuto!
Non ricordo più bene dove era stato postato il link..., ma il portale Cattolico (quello che avevamo discusso a proposito della richiesta di inserire anche il nr di telefono) mi pare riguardasse proprio dei comuni della Toscana. O mi sbaglio?

Inviato: sabato 17 ottobre 2009, 20:28
da celanzit
ecco il sito citato da Wiwa

http://www.memoriadeisacramenti.it/main.php

Ciao
Tiziana

Inviato: domenica 18 ottobre 2009, 2:03
da Stefania_Fangarezzi
Scusa, ma... hai mica considerato lo Stato Civile Toscano in Archivio di Stato di Firenze? Copre il periodo dal 1808 al 1865, con nascite (battesimi), matrimoni e morti, più il consimento del 1841. Ci sono indici, tutto è microfilmato e comodo, tutto sommato.
Sepoi hai la forutna di trovare qualche matrimonio del periodo napoleonico, lì di solito c'è una minieradi informazioni, con tanto di allegati (certificati di nascita dei genitori, a volte, secondo i casi, dei nonni e dei bisnonni... i francesci erano scurpolosissimi.).
s.

Inviato: domenica 18 ottobre 2009, 12:48
da GiacomoGori
Il libro che ho consultato è di Mario Ascheri, valutando il suo curriculum, lo reputo affidabile, ma la trascrizione di questo documento non l'ha fatta (ovviamente) lui, da bravo prof universitario ma l'ha affidata ad una ricercatrice ( di cui non riveleremo il nome per privacy). Quindi un errore di trascrizione è possibile, ancor più perché mi avete dato un'ipotesi plausibile. Per ora vada per quondam.

Vincimanno, Lucap, Wiwa, Celanzit e Stefania mi avete dato una miniera di informazioni, aprendo tante vie tutte insieme. Non troppe, perché per ora procedo con gli Archivi Parrocchiali, vediamo se riesco ad arrivare almeno fino al 1791, non sarebbe poco.

Poi, ho preso appuntamento con il Priore Don Amedeo del Monastero di San Salvatore per fargli alcune domande riguardo ai vecchi archivi fino al 1780 dispersi dopo la soppressione leopoldina.

Vi farò sapere non appena ci avrò parlato. Sto anche cercando qualche storico locale, che mi possa dare un consulto, almeno su dove cercare. Sapete ho saputo, l'ho letto da qualche parte, che la maggior parte della biblioteca del monastero è stata letteralmente svenduta, finita nelle mani di collezionisti. Solo pochi documenti sono contenuti alla biblioteca Laurenziana, ma stiamo parlando del Codex Amiatinus. Non credo contengano gli archivi che io cerco.