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Ricerca a Pollone (Biella)

Inviato: venerdì 13 novembre 2009, 9:42
da bigtortolo
Una anziana signora francese mi ha contattato per avere notizie su suoi antenati.
Si tratta dei predecessori di :
- Maria Caterina Vigliani, n. Pollone 24 - 6 - 1802, maritata con Francesco Coda Zabetta di Giuseppe Antonio di Cossila.

Genitori di Maria Caterina sono:
- Pietro Augusto Vigliani
- Lucia Belletti

Confido in qualche indigeno, altrimenti le suggerirò di contattare il Parroco.

grazie,
V.

Inviato: venerdì 13 novembre 2009, 11:02
da uantiti
Ciao Big,
una mia zia viveva a Pollone ma appunto "viveva". Ho guardato sui microfilm dei Mormoni ma Pollone inizia dal 1870. Non so quanto sia disponibile il parroco ma credo sia l'unica strada. Ho aiutato un amico americano recentemente (che aveva antenati da Valle San Nicolao e Bioglio) e ho trovato un parroco molto gentile e disponibile. Posso provare ad informarmi per vedere se lo è altrettanto quello a Pollone, se serve.

Ciao Ada

Inviato: venerdì 13 novembre 2009, 11:25
da bigtortolo
Ciarea Ada... era proprio a te che pensavo.
Come contattare il Parroco andrebbe benone, poi se la vedrà la signora di Digne.
Se s' jutuma nen tra paisan...

Grazie,
Vittore

Inviato: venerdì 13 novembre 2009, 11:44
da uantiti
Big,
ho letto qualcosa sul sito di Pollone e dice che l'archivio comunale andò distrutto nel 1700 e qualcosa, quindi rimane solo il parroco, che è:

Don Mario Maculan
P.zza Parrocchiale, 1
13814 POLLONE
Tel.: 01561166

Credo che, come al solito, la signora dovrà parlare di "un'offerta" per il disturbo.

"Eh, que 't veuli, venta jutesi ogni tant, se no povri nui!"

Per chi non avesse compreso, trattasi di tipico dialetto russo.

Ciau

Ada

Inviato: venerdì 13 novembre 2009, 14:17
da bigtortolo
Grazie Ada, comunico subito a Madame Reine.

Inviato: venerdì 13 novembre 2009, 16:59
da stevo91
Ma al Piemontèis sa scrivi nen parèj! :roll:

Inviato: venerdì 13 novembre 2009, 17:22
da uantiti
stevo91 ha scritto:Ma al Piemontèis sa scrivi nen parèj! :roll:
Vedi Stevo, il piemontese che si parla nel Biellese è molto più chiuso di quello che si parla da Torino in giù. Ci sono delle differenze, noi non diciamo parej ma parècc (le due "c" dovrebbero suonare come la "c" di "ciao") e la "e" è molto chiusa. Addirittura diremmo 'nsì piuttosto che parècc. Comunque ho vissuto tre anni anche in provincia di Torino e non ci sono mai state difficoltà nel capirsi.

Ciau :memeo:

Ada

Inviato: venerdì 13 novembre 2009, 17:35
da bigtortolo
Steu (Stevo 91), at cunven stè citu.
Lassni parlè cmè juma voja.
Eppoi parlo in dialetto tutte le volte che posso, sono allenatissimo.

Casà ca son son cà... pensa un po' che parlata....lasa perdi.
(peccato non ci sia una comoda mappa dei caratteri , per gli accenti...)

Inviato: venerdì 13 novembre 2009, 18:32
da uantiti
bigtortolo ha scritto:
Casà ca son son cà... pensa un po' che parlata....lasa perdi.
(peccato non ci sia una comoda mappa dei caratteri , per gli accenti...)
:wow: :wow: Appunto, trattasi di dialetto russo (con variante giapponese).

A.

Inviato: venerdì 13 novembre 2009, 20:41
da stevo91
bigtortolo ha scritto:Steu (Stevo 91), at cunven stè citu.
Lassni parlè cmè juma voja.
Eppoi parlo in dialetto tutte le volte che posso, sono allenatissimo.

Casà ca son son cà... pensa un po' che parlata....lasa perdi.
(peccato non ci sia una comoda mappa dei caratteri , per gli accenti...)
nò nò a j'è na grafìa gista : http://www.piemonteis.com/grammatica-pi ... ntese.html

così bigtortolo potrai scrivere correttamente gli stranòm dei tuoi antenati!

per uantiti: sì lo so, ogni paese ha il suo dialetto, io ad esempio parlo il monferrino alessandrino, ma già qui ad Asti mi guardano strano :roll:. Il fatto è che il Piemontese è una lingua con una storia e una letteratura ben distinte dall'Italiano e dal Francese. Deriva dal Latino e dal Ligure antico, con influenze italiane, francesi, catalane, persino saracene e germaniche. Ha una koinè comune di base e tutte le varianti sono abbastanza intellegibili tra loro, infatti ho capito cosa diceva, ma la grafia è sbagliata.

scusate per l'OT :D

Inviato: venerdì 13 novembre 2009, 21:14
da ariannaghilardo
Sapete che cos'è la "rataraua"? (nel dialetto acquese di mia nonna...)
Conoscerete già questo sito carino con vocabolario piemontese:

http://xoomer.virgilio.it/nmndem/vocab1.html

ciao
arianna

Inviato: venerdì 13 novembre 2009, 22:34
da uantiti
Eh sì, se mi metto a leggere tutta quella roba, la scrivo domani la frase in dialetto. :risata:
E' come leggere le prime pagine dei dizionari dove ci sono tutti quei segni ortografici per la pronuncia.
Tanto ci siamo capiti.

Spiacente ma la "rataraua" non l'ho mai sentita e non ho idea di che cosa sia :roll:



Ciao :lol:

Ada

Inviato: sabato 14 novembre 2009, 9:09
da bigtortolo
x Arianna : la" ratatùja" è un piatto povero (più o meno) , un pasticcio di verdure e salciccia.
Trovi anche la ricetta in rete
Il "cirujùn" invece è ancora peggio : un pasticcio di uova e pomodori.
L' ho sempre odiato.

Ragazze, approfitto per regalarvi un insegnamento antico, tramandato da generazioni :
non infilate le mani nelle tasche dei maschietti, c' è il rischio concreto di toccare la testa del demonio.

Inviato: sabato 14 novembre 2009, 11:21
da uantiti
Ma la "ratatùja" so che cos'è, anche se non la mangio, Arianna aveva scritto "rataraua".
Ho visto questo pasticcio di uova e pomodoro e lo odio anch'io, non sapevo si chiamasse "cirujùn".

Big, scusa ma le ragazze in genere non mettono le mani nelle tasche dei maschietti, tendenzialmente avviene il contrario.

:banging: sulla testa del demonio.


A.

Inviato: sabato 14 novembre 2009, 15:53
da mattmar
Scusate se mi intrometto ma una piccola parte del mio DNA piemontese mi ha trasmesso una forte curiosità in merito a questi piatti locali (ma fa proprio così schifo questo pasticcio di uova e pomodoro?)
inoltre, un pasticcio di verdura e salciccia....yum,yum!!

Se credete, accetto volentieri ricette via MP! (anche per non trasformare questo sito in tuttogastronomia.it)

m.

P.S. Ovviamente posso ricambiare con ricette lagunari e non