Caro aldebaran,
sto seguendo da un po' di tempo la tua ricerca sugli Imbriani e devo dire che ogni tanto mi "spiazzi" per il tuo ondivago cercare girovagando (te lo dico con la più grande simpatia!).
In un'altra discussione hai esclamato pochi giorni fa:
"eureka, Roccabascerana! origine degli Imbriani",
ma io avevo letto una erudita (e lunghissima) ricostruzione prosopografica degli Imbriani di Roccabascerana postata un anno fa da renim (un altro Imbriani) proprio all'inizio di quella stessa discussione! Possibile che te ne eri dimenticato?
Era stata fatta da un certo Coppola (?) e secondo me è FONDAMENTALE per le tue ricerche. Si tratta, è vero, della ricerca genealogica tesa a ricostruire le origine degli Imbriani famosi (i patrioti napoletani, per intenderci), ma ha tutta l'aria di un lavoro fatto con grande acribia, tanto che io sospetto che sia stata commissionata proprio dal Paolo Emilio a un ricercatore locale.
Quella ricerca (che risale fino al cosiddetto "capostipite" Giovanni, XVI secolo) fu fatta su atti notarili, catasti e libri parrocchiali (lo si capisce dalle notizie desunte, anche se mancano le date...). Hai avuto una grandiosa fortuna, ma non mi pare che tu finora l'abbia sfruttata. Si parla di due rami Imbriani (il principale che si estingue coi patrioti e il cadetto che ha una notevole ascesa sociale, da contadini a notai!); si parla soprattutto di persone di cui "non si ha più notizia" ovvero "si perdono le tracce"..., forse morte con la peste del 1565 (in realtà, almeno qualcuna, io penso, trasferitasi in altri luoghi del Regno di Napoli!!!)
Ti hanno detto di seguire il suggerimento di Ockham, quindi pochi voli pindarici, alcuni punti fermi e giù di rasoio!
Ti dico quello che penso io sulle origini e fanne ciò che credi opportuno:
Roccabascerana non è distante da Capua, quindi puoi considerare l'una o l'altra indifferentemente la culla degli Imbriani. Fino a quando non metterai le mani su documenti del '400-'500 è inutile, credo, che ti ti arrovelli in questa questione di poco (pochissimo) conto.
Elimina dalla mente la possibilità che ad Arnesano (o cmq in Salento) sia nata la famiglia: ci è arrivata (come tante altre famiglie "napoletane" in senso lato) nel XVI secolo o pochissimo dopo con un incarico amministrativo (gestione delle entrate di un feudo, incarico notarile; ma anche questo lo scoprirai più avanti, se parti da qua non arrivi a niente).
Non perdere tempo dietro allo stemma dell'altare di San Francesco. Anche se sembra evidente che ci sia il riferimento all'acqua del diluvio (lat.
imber), questo non vuol dire che la vera etimologia del cognome abbia a che fare con quello: Imbriano = l'uomo della pioggia, del diluvio? ma no! Si tratta della solita fantaetimologia diffusissima negli ambienti eruditi di quel periodo. Poiché il cognome ha origine in area campana; poiché 'Mbriana deriverebbe da Meridiana; la prima cosa da pensare è che 'Mbriano sia la forma dialettale di Meridiano, che non si può escludere sarà stato un nome di persona dal quale è nato il cognome (nel Trecento? nel Quattrocento?). Con buona pace per l'isola Imbro nel mare Egeo, che mi fa pensare che vuoi fare concorrenza agli eruditi umanisti, tipo quelli che trasformarono il povero Petraccone in un'arca di pietra (=Petrarca).
Per il prosieguo delle ricerche:
1. tempo fa avevi parlato dei processetti matrimoniali da cercare in Curia e sembrava che avessi già dei riferimenti precisi, poi non ci hai fatto sapere più niente, o sbaglio io?
2. Notarili: dove finiscono i parrocchiali, si può sperare solo in estimi e catasti (ma per la Puglia non ce ne sono di così antichi) o finalmente nei documenti notarili. Anche se non cambia molto, devi sapere che erano i notai che si spostavano da un centro all'altro per rogare gli atti e non le persone che andavano nello studio (?!) di un notaio nella grande città. Ovvero, se Arnesano non aveva un notaio in pianta stabile, non vuol dire che all'occorrenza gli abitanti andassero da un notaio di Lecce (mi sembra che era una tua ipotesi, lontanissima dalla realtà); succedeva invece che un notaio (quello di Monteroni p.es.) una-due volte alla settimana o al mese andasse a Arnesano a rogare, perché rientrava nell'ambito del territorio di sua competenza per disposizioni superiori. Quindi, con l'aiuto di un archivista dell'A.S.Le o uno studioso di cose locali, devi scoprire al più presto dove puoi trovare gli atti notarili che riguardano Arnesano per il XVI-XVII secolo (è così io sono arrivato a trovare il mio più lontano ascendente del XV secolo!).
E d'ora in poi non devi più dire che sei arrivato al capolinea... della tua ricerca. Capisco che il tempo libero a disposizione delle ricerche è sempre troppo poco, che è difficile trovare, difficile leggere e interpretare; però la ricerca genealogica va fatta seguendo determinate procedure: i documenti forse si sono persi, bruciati, rubati, ma prima bisogna averli cercati.
Ribadisco che ti scrivo tutto questo per la forte simpatia (nel senso etimologico, syn-pathos = sofferenza condivisa) che ho per la tua ricerca e che desidero in tutti i modi darti una mano.
concludo rispondendo alla tua domanda:
no, non conosco l'opera che cerchi; ma cosa credi di trovare (sugli Embriani) in una pseudo enciclopedia compilativa della metà dell'Ottocento? né più né meno che quello che aveva già scoperto Paolo Emilio Imbriani... e che conosci già. Secondo me sarebbe un altro ramo secco della tua ricerca.