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La donna che visse due volte...
Inviato: giovedì 2 maggio 2013, 21:41
da LLUCIO
La donna che visse due volte... citando il famoso film di Hitchcock, anche se forse sarebbe meglio dire "che morì due volte" !
Durante le mie ricerche ho trovato una persona che risulta essere morta due volte: una prima volta nel 1899
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ed una seconda volta nel 1900
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Che la persona citata sia la stessa ho pochi dubbi: stesso marito, stessi genitori (errore di trascrizione del cognome della madre a parte) e soprattutto stesso luogo di decesso (ospedale o ricovero). L'età diversa non è significativa: spesso veniva riportata per approssimazione.
Si saranno accorti all'ospedale ad un certo punto che si trovavano un degente in più (o in meno..) ?

Inviato: venerdì 3 maggio 2013, 8:02
da ciganasimona
Anche i dichiaranti sono gli stessi...
Inviato: venerdì 3 maggio 2013, 8:26
da tiriki
che strano caso! sull'età hai ragione, erano davvero molto approssimativi!
Inviato: venerdì 3 maggio 2013, 8:38
da Gianlu
ciganasimona ha scritto:Anche i dichiaranti sono gli stessi...
Solo uno, l'altro no...
Inviato: venerdì 3 maggio 2013, 12:19
da Kaharot
Studiando attentamente questo documento ho notato due cose interessanti. Anzitutto il cognome della madre è diverso, nel primo è La China nel secondo La Chiusa. Inoltre il luogo della morte è interessante e spiega, a mio avviso, la stranezza degli atti, la prima è morta nel Ricovero di Mendicità, la seconda all'Ospedale. Quindi in entrambi i casi ci troviamo in due luoghi pubblici, esterni alla famiglia, e quindi (all'epoca) facili agli errori (io ne ho riscontrati molti quando si tratta di strutture pubbliche).
Dunque credo che le possibilità siano due: o le donne erano due sorelle oppure erano entrambe Alù Michela, ma - ovviamente - di genitori differenti. Probabilmente l'ufficiale ha inserito le informazioni che mancavano ma, maldestramente ha inserito per tutte e due le stesse informazioni.
Avevo anche pensato a un caso di morte apparente - poiché qui ce ne sono stati molti anche in tempi recenti - ma il fatto che nel primo documento si dica che la sig.ra è morta l'"altroieri" non lascia spazio a questa ipotesi (dato che in tre giorni doveva già essere stata sepolta). E, inoltre, un fatto così eclatante avrebbe, di certo, raggiunto anche l'ufficiale, che avrebbe annotato la "risurrezione" nel registro.
Inviato: venerdì 3 maggio 2013, 13:41
da viviesse
Kaharot ha scritto:................................................................. un fatto così eclatante avrebbe, di certo, raggiunto anche l'ufficiale, che avrebbe annotato la "risurrezione" nel registro.
....Dei nati?

Inviato: venerdì 3 maggio 2013, 14:09
da Kaharot
viviesse ha scritto:Kaharot ha scritto:................................................................. un fatto così eclatante avrebbe, di certo, raggiunto anche l'ufficiale, che avrebbe annotato la "risurrezione" nel registro.
....Dei nati?

haha no, immagino di no. Pensavo piuttosto che, non essendo morta la donna, l'atto erroneamente trascritto sarebbe stato cassato.
Inviato: venerdì 3 maggio 2013, 21:59
da LLUCIO
Ciao Kaharot, anch'io avevo notato ed evidenziato il diverso cognome della madre ma lo considero un mero errore di trascrizione. Il fatto poi che in un atto sia riportato Ospedale e nell'altro Ricovero di mendicità credo si possa intendere come lo stesso posto, in quanto non era desueto che le due strutture fossero locate nello stesso posto (ad esempio lo stesso convento di San Francesco lo fu a fine 1700).
Quello che mi fa propendere per la stessa persona è il fatto che il nome del marito sia lo stesso (omonimia, su omonimia su omonimia ?).
Probabilmente la documentazione sui degenti presenti in "reparto" era alquanto lacunosa ed è stato possibile uno scambio di identità. Nei registri successivi che sto ancora scartabellando proverò a cercare se per caso ci sia stata una.... riesumazione postuma !

Inviato: sabato 4 maggio 2013, 3:35
da Kaharot
Ma all'epoca di questi documenti il Ricovero e l'Ospedale erano già due strutture separate. L'Ospedale era nell'ex Convento dei Cappuccini e si chiamava Ospedale Vittorio Emanuele, oggi detto "Spitali vicchiu", mentre il ricovero di mendicità era (ed è ancora oggi) in Viale della Regione, e si chiama "Testasecca", in onore del fondatore.
Il ricovero, fra l'altro, venne messo su proprio in quegli anni e, probabilmente, alcuni degenti dell'ospedale (che prima fungeva anche da ricovero di mendicità) passarono al Testasecca. Se fossero state al contrario le denominazioni (cioè prima "ricovero" e poi "ospedale") allora sicuramente si sarebbe potuto ipotizzare che entrambe le defunte (o la defunta entrambe le volte) si trovavano all'Ospedale Vittorio Emanuele.
Ma, in questo caso, credo che sia successo un qui pro quo. Si potrebbe ipotizzare uno scambio di persona: Michela Alù muore e il suo posto viene dato alla signora X, smemorata, nel turno successivo la signora X viene dimessa e trasferita al Ricovero, e, per sbaglio, vengono forniti al personale del Ricovero i documenti di Michela Alù, che ancora non erano stati archiviati e corrispondevano al letto n. Tale. Nel Ricovero, ovviamente, non avendo diretto contatto con l'Ospedale non potevano sapere che la Alù era un'altra persona già defunta, e così la signora X è diventata Michela Alù.
Protendo per questa ipotesi anche perché si occupavano sia dell'Ospedale che del Ricovero le Figlie di S. Anna (che però non appartenevano alla stessa casa, cioè erano due comunità indipendenti l'una dall'altra), quindi sicuramente le persone che non avevano bisogno di cure ospedaliere ma di assistenza venivano inviate al Ricovero.
E anche se Ospedale e Ricovero nei documenti di sopra si riferissero allo stesso luogo, penso che l'ipotesi dello scambio di cartelle mediche sia la più plausibile, che potrebbe essere avvenuta anche al contrario. Ossia la prima defunta era la signora X, ma ne fu denunciato il decesso con gli estremi della signora Alù.
Inviato: sabato 4 maggio 2013, 6:32
da LLUCIO
Concordo con le tue conclusioni.
Vediamo se prima o poi riusciremo a scoprire chi era l'altra persona.
Ciao.