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DNA
Inviato: mercoledì 15 maggio 2013, 20:59
da pier
Creare una mappa genetica che individui le somiglianze e le differenze tra le popolazioni delle diverse regioni di Italia e più in generale tra coloro che vivono sul Mediterraneo. E’ il senso della ricerca che stanno portando avanti all’università di Pavia e che nello scorso week-end ha ricevuto un grosso contributo dall’adunata degli alpini a Piacenza, ai quali è stato individuato il dna attraverso alcuni sciacqui con il collutorio. Circa 600 i campioni raccolti, che vanno ad arricchire un archivio di 4.000 prelievi già in laboratorio. La ricercatrice Anna Olivieri ci ha spiegato che con il materiale a disposizione oggi, sono rappresentate praticamente tutte le zone di Italia. Le analisi, che consisteranno in elaborati test genetici, iniziano ora. Tra un anno sono attesi i risultati.
Inviato: mercoledì 15 maggio 2013, 21:02
da ziadani
Vogliamo poi l'aggiornamento!
Inviato: giovedì 16 maggio 2013, 6:13
da fullons2
l'idea è buona. A livello culturale, lo studio delle popolazioni stanziate nella penisola italiana, lo possiamo ricostruire fino al 2000 a.C. circa, attraverso lo studio delle lingue (indoeuropee, e preindoeuropee), attraverso le manifestazioni religiose, e infine attraverso l'archeologia e le tradizioni letterarie.
Voler impostare una mappa genetica italiana inserita in un contesco quale il Mediterraneo, è sencondo me un azzardo in quanto prima di studiare la popolazione italiana attuale dovremmo studiare quella di epoche più remote in modo di creare una specie di registro storico delle immigrazioni. Uno studio "a zona" su 4.000 individui, non rappresenta secondo me la diversità genetica italiana.
Sfortunatamente lo studio di dna antico è qualcosa di estremamente complicato, e inusuale. Spesso ci poniamo le domande sbagliate del tipo "da dove venivano gli etruschi? " mentre invece dovremmo chiederci "come si è formato il popolo etrusco?"...
Inviato: giovedì 16 maggio 2013, 9:25
da Kaharot
fullons2 ha scritto:
Sfortunatamente lo studio di dna antico è qualcosa di estremamente complicato, e inusuale.
Ed è, anche, difficilissimo trovare DNA integro, perché anche se il sangue può rimanere per millenni, il DNA si rovina con il tempo e diviene non utilizzabile.
Inviato: giovedì 16 maggio 2013, 9:43
da LeVit
Da quanto ne so, il problema non è lo studio del DNA antico, ma individuare la parentela di ciascuno dei 600 alpini con gli altri 599. Cioè stabilire, in base allo studio del DNA, a quante generazioni risale un antenato comune.
Inviato: martedì 28 maggio 2013, 21:41
da fabiolabedin
si può donare un po' di DNA per la ricerca?